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mercoledì 28 gennaio 2009

Ognuno in preda al demone suo..

Ancora una foglia cade e si posa sul manto erboso del piccolo giardinetto di fronte a casa. Povero angolo di verde,  insultato dai liquidi di ogni genere rovesciati dagli ubriachi che escon di notte dal locale qui vicino. Non è un osteria fuori porta di gucciniana memoria, è un luogo che vende illusioni, di donne che ti dicon sempre di si, al prezzo di un'ubriacatura. Gli effetti che l'alcool sa infondere nell'umanità più becera sconfinano nelle risse. Ah si, si scazzottano sovente qui sotto la mia finestra. Frazioni di secondo, pensieri richiamati in modo buffo, e chissà con quale nesso di causalità, da una semplice immagine della natura.
Il refolo di vento che ha staccato la foglia porta con sé anche il profumo dell'imbrunire, che preannuncia la sera. Strana atmosfera che sa infonder malinconia di un non so chè, forse del tempo che scorre sempre uguale, come le ore. Non così per me, non sempre, io ho un segreto. Mi affaccio e scruto il cielo, le prime stelle s'intravvedono di già, alte nel cielo a preceder le compagne. Ho voglia di dare un tono diverso a questo stilliccidio di tic toc che il mio vecchio orologio a muro rimanda.
Quante centinaia di volte l'ho fatto, quante spero lo farò..ritrovarmi  in strada, vicino al muretto dei "cazzottari" a riscaldarmi, tra un mojito mezzo consumato ed un ichnusa rovesciata, lì dalla sera prima. Adoro chi sa fare il suo lavoro, come i netturbini di questa mia sporca città.
Ritrovarsi in corsa è un'istante, sparisco nelle nebbie dei miei pensieri ed il tempo non è più uguale. E pure dovrebbe esserlo, come si spiega questo fatto, come render l'idea a chi non corre e forse non sa.. Oggi son egoista, non voglio convincere nessuno. Che ognuno in fondo scelga e viva le passioni sue.  Io vivo con il piede che scalpita e mi consumo solo in apparenza.  Il mio cuore in quell'ora batte molto più veloce dei tanti cuori che placidi si riposan dalla stanchezza del vivere. Non spreco i miei battiti no, li risparmio per il futuro. Il cuore si tempra e nelle ore di quiete a lui, mio motore interno, saranno sufficienti veramente pochi palpiti per far andare "la macchina". Mi piace risparmiare su tutto.. perchè farlo funzionar tutti i giorni, a tutte le ore, a tutti i minuti a 70, se  con quest'accortezza riesco ad accontentarlo con 40!?
Mi si darà dello spilorcio, ma son generoso per quanto attiene le emozioni che mi so regalare. Nelle ore in cui viaggio dai 140 in su io mi emoziono e non me ne vergogno. Una volta mi è bastato anche non partire per sentirmelo schizzar in petto a velocità vertiginosa. Ero lì fermo quando l'ho vista arrivare..Con  sguardo stupido, ho sentito l'azzerramento di ogni pensiero, attratto come un vortice negli occhi del mio Amore.
Altre volte, come questa in cui mi affanno e sudo, sono volutamente alla ricerca della percezione distorta e da sospensione temporale che regala il viaggiare a quei battiti. Di sicuro non mi annoio, come può sembrare da fuori. Il Nirvana è lì, un passo oltre. Basta una falcata rotonda, un'avanzare  con il giusto equilibrio tra il gesto ed il ritmo del respiro, per afferrarlo per le mani. Magari solo per un momento, ma basta per sballarti e continuare a ricercarlo. Ognuno poi trova il suo..talvolta lo incontri quando corri placido, altre volte serve arrivare allo spasimo delle proprie forze. Di sicuro ti accende un demone dentro..
E chi lo direbbe sia già passata un'ora o forse più. E' buio ed un omino, piccolo minuto come un fantino e mezzo ubriaco sta in piedi di fronte al locale. Si avvicina..grondo sudore. "A che ora apre il Night?" Io "Ma sarà verso le 23". "Ok allora aspetto, son qui per le ragazze". Mi asciugo la faccia, mentre da una tv accesa risuona la sigla del Tg delle 20. Mi fa tenerezza quel vecchino, so già che magari stanotte lo odierò quando, ancor più ebbro, sarà uno dei vocianti sotto la mia finestra. Ma non mi importa, son rilassato, per oggi il mio spirito guerriero si è placato, sopporterò tutto con un sorriso in più. Entro in casa accarezzando un pensiero: "Sembra che la vita scorra uguale,  è  tale però solo in apparenza, finchè ognuno non trova il proprio demone.."

12 commenti:

Ele ha detto...

quanto sei sognatore amore!!!

ugo ha detto...

SIAMO UN PO' TUTTI SOGNATORI IN PREDA....
Vivere è consumare tempo, puoi bruciarlo senza coscienza o essere fobica consapevolezza o farlo ardere alla luce di una candela e contare ogni sinuoso movimento della sua fiamma, vantandone il ricordo almeno, quando sarà spenta.
Correre è per chi corre inseguire il proprio traguardo, non c'è modo di spiegare la ragione di questi affanni ma almeno vanteremo il nostro ostinato tentativo, finchè non sarà spento.
Qualcuno leggerà nella nostra fatica l'idea di una malsana euforia, qualcuno si chiederà cosa dobbiamo dimenticare o nascondere dietro quella coperta, qualcuno non giustificherà il frastuono congestionato del nostro cuore in tumulto, qualcuno.....che sappia guardare oltre, darà inizio ai propri passi, respirando la nostra contaminante energia.
GRAZIE MAT.

Davide R. ha detto...

..son senza parole...che bel discorso!! giuro!!
P.S. ma tu vai a 40 battiti al minuto a riposo?
a presto ciao

franchino ha detto...

Bello Math!
Fossi in te lo manderei a Runners World e a Correre, magari te lo pubblicano!

PS ma il vecchietto è ancora lì?! ;-)

Anonimo ha detto...

Potenza, immane potenza della corsa. Grande Mathias, benvenuto nel mio personale club di poeti sognatori che corrono, così...per riposarsi un pò. Quando leggo post come questi, non mi frega più niente di nessuno. Più o meno come quando sono a metà salita o a metà discesa. Troppo bello...tu mi capisci.

Anonimo ha detto...

ho apprezzato soprattutto il romantico verso: "donne che ti dicon sempre di si, al prezzo di un'ubriacatura". doooveeeeeee??????
luciano er califfo.

Anonimo ha detto...

Mi pari piuttosto ispirato, Math. è un piacere leggere i tuoi pensieri. Ho idea di conoscere qualcuno che potrebbe fare a gara col vecchietto che sta da 3 ore in attesa dell'apertura. Quest'altro, invece, si sparava una 80ina di km in bicicletta, 40 andata e 40 ritorno, per andare al night!...

Daniele ha detto...

Math, per una volta niente ironia, ma complimenti sinceri. Bellissimo racconto!

Anonimo ha detto...

aaahhh! oltre l'ubriacatura c'era il sovrapprezzo... non mi interessa più. logicamente avevo capito, era una battuta in contrappasso con la tua poeticità. a me fanno più pena i clienti che le erogatrici del servizio... sarebbe interessante chiedersi il perchè esista un simile mestiere, che NON E' il mestiere più antico del mondo come vorrebbero farci credere. luciano er califfo.

Anonimo ha detto...

Bellissimo Mathias, passione per i numeri e poesia convivono in te ma dimmi..quando ti vengono in mente questi bei pensieri, proprio mentre corri o quando sei a casa?
Jackie

Mathias ha detto...

@califfo: so che scherzavi.. .-) i clienti è vero son ancor più squallidi :-(
@jackie: appena finito di correre..forse è lì che c'è il massimo rilascio di endorfine :-) sto analizzando quelle performance del passatore che mi hai dato, son sconcertato. devo trovar la delicatezza per insinuar il dubbio senza far nomi, forse ci faccio un post..accostandovi magari un caso conclamato(c'è un esempio qui in sardegna) e poi ponendo una domanda generale utile per la discussione.Nei prossimi giorni..

Fat_Stè ha detto...

Virtualmente sono in piedi davanti allo schermo ed applaudo.
Anzi, no, resto in silenzio ammirato di fronte al tuo nuovo capolavoro letterario...
Qualcuno ha la sensibilità, qualcun altro la capacità di scrivere bene; tu Math possiedi entrambe in abbondanza.
Applausi.