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martedì 25 marzo 2008

Gioco Pag 161 Un uomo di Oriana Fallaci

Ringrazio Ele che mi ha passato la patata bollente di individuare uno dei libri più significativi che abbia mai letto. La scelta è stata dura. E' ricaduta su un libro della giornalista Oriana Fallaci, Un Uomo, che narra la storia autobiografica del suo contrastato amore per un rivoluzionario greco, che si opponeva al Regime dei Colonelli.
Scrivo quello che ho trovato a Pag 161. Il gioco consiste nel riportarne la frase più significativa. Impossibile estrapolarne una sola nel mio, ho voluto proporre un intero periodo, che tra l'altro riassume bene la storia.
"E fu tremendo. Perchè di colpo tutto fu chiaro, e capirlo equivalse a razionalizzare il presentimento che mi aveva morso quando ero giunta ad Atene, ammettere che in quella stanza, dinanzi all'assurdo altarino di Cristi e di Madonne non si stava svolgendo sontanto una resa dei conti con le mie scelte ideali e i miei impegni morali, con ciò che tu rappresentavi o volevo che tu rappresentassi, ma anche una partita a due, l'incontro tra un uomo e una donna portati ad amarsi dall'amore più pericoloso che esista: l'amore che mischia le scelte ideali, gli impegni morali, con l'attrazione e coi sentimenti.
Ritirai le mani, le nascosi sotto il tavolino. Con la viltà di una lumaca che al solo sfiorarla si rifugia dentro il suo guscio, presi a opporti una resistenza sorda, accanita, ora evitando il tuo sguardo, ora barricandomi dietro il baluardo delle domande, ora aggrappandomi alla presenza di Andrea, rivolgendomi a lui anzichè a te.Però le cose che dicevi e che raccontavi, le torture, il processo, la condanna a morte, l'inferno in cui avevi vissuto per anni senza perdere la fede, senza rinunciare a te stesso, mi riconducevano a te come un vento che spazza anche la volontà. E oltre a quel vento c'era quella voce, c'erano quegli occhi, quelle dita che continuavano a cercarmi ostinate. Alla fine mi arresi. Cessai di evitare il tuo sguardo, lasciai che le mie pupille ci annegassero dentro, rimisi le mani sul tavolino perchè tu le trovassi ognivolta che desideravi stringerle, e l'intervista andò avanti così:mentre la presenza di Andrea assumeva un che di inopportuno"

Non so a chi assegnar il gioco, ne scelgo uno a caso tra i miei blog amici..
Carlo (che ora se ne sta in vacanza a Madrid..ma che so già che genere di libro proporrà :-) )

ps: ma perchè proprio la pag 161?

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