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sabato 10 maggio 2008

Una corsa sospesa nel tempo.La mia pioggia nel pineto

Una giornata leggermete piovosa..una strada di campagna poco percorsa si trasforma in sentiero e si perde su per una collina, nel fitto di un boschetto. Un rudere, i resti di una vecchia miniera abbandonata, così vicini eppure così lontani dalla civiltà. Qui ci si può sedere e abbandonarsi ai pensieri. Scorgere tra gli alberi il faraglione di Capo Caccia in lontananza,sovrastato da un cielo plumbeo e più vicina, ai tuoi piedi, Alghero.
Ristoro dopo una corsa felice e bagnata, inerpicandosi tra ciotoli e lugnhi fili d'erba grondanti.Un momento di pausa. La pioggia da vita al bosco,è la natura che ti entra dentro. In essa non ci si può che sciogliere e chiudere gli occhi.Non è stato oggi, ma un giorno di tanto tempo fa..rivivo quella corsa in sogno ogni tanto. E quando il cielo si fa grigio, e minaccia pioggia, il richiamo della miniera è forte.
Seduto sul muretto a secco, in una pausa di quella corsa sospesa nel tempo, fu allora che ho capito: quello che D'annunzio ha scritto,a cui Gassman nella versione che vi propongo ha dato voce, io ho avuto la fortuna di correrlo..
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1 commenti:

Pimpe ha detto...

..ci sono sensazioni che viviamo facendole nostre ,passi di tempi lontani che riaffiorando ci fanno capire quanto e' bello vivere! ciao Mathias! pimpe