Lo guardavo, mentre passeggiavo dentro Parco Sempione: il villaggio dei corridori. Questo è il mio mondo, che se avesse un'odore che potesse contraddistinguerlo sarebbe quello della canfora. Risate, tempi che volano nell'aria. Gente vestita o svestita all'inverosimile, a seconda dei gusti. La pioggerellina di Milano non ha fermato l'orda barbarica dei runners che da lì a poco si sarebbe buttata sulla sede stradale antistante il Castello sforzesco per la Stramilano.
Io che ci facevo? Anche senza pettorale ho voluto partecipare. Avevo preso talmente tanti appuntamenti con amici runners per vederci nel pregara che qualcuno l'ho dovuto bidonare. Ho dato spazio a Lino, amico giornalista di Rw, che avevo conosciuto ad Alghero. Mi ha presentato un suo amico italiano di Dublino conosciuto a New York e poi ci siam diretti verso lo start. Eccoci infilati molto avanti nella griglia, entrando in un buco tra le transenne. Imbucato ah ah. Che fico. La linea di partenza era molto vicina!!
Dentro di me lo sapevo che avrei voluto fare, tentare un 10km così alla come viene.
Provo a riscaldarmi in gara, ma è diciamo operazione venuta un pò difficoltosa. Allo sparo mi sono passati sopra le orecchie in diecimila. Son riuscito a fare quasi 3km ricevendo qualche sportellata (andavo a 6, così per evitare che qualcuno mi montasse mi son spostato sul ciglio continuando a corricchiare) . Quando il "traffico" di podisti si è fatto molto affollato mi son fermato. Ho così assistito alla grazia dei keniani che in quel punto, dove la strada faceva un avanti e indietro, sfilavano sull'altro lato. Mostruosi, fluttuano non corrono. Ho attraversato la strada, poco dopo il passaggio di Denis Curzi. Un milanese del pubblico ha detto "Dove va ch'el lì?". Mi son affrettato a precisare che non ero in gara per giustificare il mio taglio.
Mi son messo quindi a trafficare con il Garmin per impostare una sfida sui 10km. Bip bip biribip. E mò.. Quando mi infilo? penso tra me e me. Valutare la velocità dei corridori da fermo, eccezione per i primi(che li vedi che son oggettivamente veloci) è operazione ardua, così ho stimato male e mi son accodato a gente un tantinello forte. Lucky, a bordo strada, testimonierà che mi ha visto passare poco dopo Paolo che andava a 3'50"/km. Questa volta la strada era più larga, quindi i miei nuovi compagni di corsa potevano superarmi senza colpirmi. Che volete.. quando intorno vanno in tranquillità è difficile accorgersi della velocità. Ho sprecato un sacco di energie credo nei primi 500 metri, per aver lillusione di star con dei "pari grado". La mia gara è stata scriteriata, ma divertentissima. Era un mese e mezzo che correvo in controllo, così questa parentesi che mi son concesso mi ha fatto tornare a sentire il vento nei capelli. Dicevo, dopo quei 500 metri alla follia (tenevo il passo di quelli dei 4') tento di frenare, ma già la cavolata è fatta. Transito al 1°km in 4'23!Al 2° in 4'39. Ma ho già il fiato corto. Accuso, il 3° in 4'46. Nebbia in valpadana. Poi trovo un pò di equilibrio e riesco ad assestare il 4° ed il 5° a 4'41.
Fino ad ora la mia performance è stata condotta sul passo dei 4'37 (primi 5km), ma gestita malissimo. Nel frattempo vedo la schiena dell'amico Dario, fidanzato di una mia vicina di infanzia in quel di Bergamo, con la quale nel mio soggiorno milanese ho ripreso i contatti. Anche lui corre e va per un tempo prossimo all'1h30. Lo raggiungo in uno slancio di eroismo per salutarlo e poi infondergli sicurezza. Lui va. Non duro più di 150 metri in sua prossimità. Intanto però se ne è andato un altro km, il 6° a 4'50 (che ha in sè lo scatto più il conseguente rifiato).
Oramai ho scollinato il 4'47 del 7° mi lascia un pensiero positivo. E' il passo medio del mio precedente primato. Ancora reggo. L'8° è sempre il più duro. Senza scatti qui non riesco a portar via più di 4'55. Non sto facendo fatica però, strano a dirsi. Anche se non riesco ad esprimermi come al principio potrei continuare qualche altro km, questo il mantra che mi cerco di infondere. Il 9° non lo guardo, scoprirò che è uguale al 10°: 4'49. Piazzo comunque sul finire un'acceleratina per passare sotto lo striscione del mio traguardo virtuale: 47'26. (era 47'46).
Esulto e forse mi danno del pazzo perchè non capiscono che non mi sto ritirando, ma ho appena siglato il mio piccolo personale. Corro ancora un pò. Al ristoro del 15° afferro the caldo e ne bevo in quantità, dopo aver avuto l'autorizzazione dei volontari (il mio scrupolo di non esser iscritto in principio mi ha fatto rifiutare i precedenti rifornimenti).
Sono contento. Poco importa sinceramente che la seconda parte mi ha visto calare di13"/km. So che posso valere qualcosa in meno, ma oggi la cosa più bella è stata correre senza calcoli, come un barbaro, felice tra la mia gente.