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mercoledì 13 settembre 2023

Dry. Un mese senza alcolici


Volevo sfruttare il mio vecchio blog per scrivere con calma alcuni pensieri sull'argomento. 

Sto testando l'essere astemio. E' una improvvisa attrazione magnetica per la sobrietà, che ha il sapore del sovversivo. Perché è una scelta potente e controcorrente, difficile da sostenere in quanto cozza con il socialmente convenuto. E'  una decisione non meditata, ma presa d'impulso che mi butta fuori dalla comfort zone. 
Sfidante come poche cose, perché non vivo su un eremo e constato che la nostra socialità è incentrata sul consumo di alcool. Pensate alle frasi "usciamo a bere qualcosa/ci vediamo per un aperitivo?", sottintendono sempre qualcosa di alcolico!
Fa strano arrivare a queste occasioni ed essere quello che ordina una Coca zero, a meno di non aver conclamati problemi salute. Roba da alieno che questo comportamento sia una scelta volontaria! L'ordinazione analcolica va quindi sempre spiegata, giustificata. Specie se l'amico di turno ti ha sempre visto consumare il tuo drink.

In questi 11 anni di assenza dal blog il mio stile di vita non è cambiato: resto un appassionato podista, ma come bonariamente dice ogni tanto mia moglie "Com'è possibile che nonostante corri sempre [50 km settimana] non sei un corridore "magro?"  
Fisso a 75 kg con pancetta, su un'altezza di 173cm,  nonostante un'attività fisica costante (ma se sciaguratamente rallento o interrompo, filo a 80kg in un Amen!)
 
Sarà una scoperta dell'acqua calda, ma ..dipendeva da Bacco! L'abitudine radicata da anni di bere alcolici, che fosse vino alla sera, la birra con la pizza, i cocktail con gli amici negli aperitivi, spesso l'amaro/grappino serale,  fanno a spanne un centinaio di litri di "bevande spiritose" l'anno, circa 70.000 calorie vuote che introiettavo senza accorgermene. 
E con una fregatura ulteriore che ho scoperto:
Quando gli alcolici arrivano nello stomaco la digestione del resto degli alimenti si mette in pausa. E lo fa istantaneamente perché subentra un'urgenza: il fegato ha la priorità di smaltire prima l'etanolo dell'alcool, percepito come una tossina. 
Dove sta l'inchiappettata? 
Bloccandosi l'assimilazione dei nutrienti,  non parte mai l'input al cervello di sentirsi sazio e così, in ogni pasto dove c'è alcool, è matematico che ci sarà anche più cibo. 
Non ci puoi far niente nei confronti di questo meccanismo, funziona così! Anche uno sgarro di sole 100 calorie, quel tocchetto di formaggio in più, in un anno ti fanno accumulare altre migliaia di kcal che si aggiungono a quelle già contenute nei drink. (Ma in onesta sono solo queste le calorie di straforo? Ognuno di noi sa che durante gli aperitivi la stuzzicheria di accompagnamento all'alcolico non è pinzimonio e c'è il rischio di sbrago totale!!)

Ed io guarda caso  sono storicamente un gran mangiatore. Formaggi e dolci hanno sempre trovato  spazio nel pasto ed al termine. Lo imputavo semplicemente alla mia golosità, non al vino/birra che avevo consumato e che mi impedivano di spegnere la fame.

Così ho deciso dal 13 agosto di mettermi in gioco: stare a secco (sfruttando il traino di un lavoro ai denti che, con l'assunzione di antibiotici, mi ha impedito di assumere alcolici) per il gusto di provare e rimediare ad alcuni eccessi, per vedere se sarebbe successo qualcosa a disancorarmi da una consuetudine e che diamine....è stata una scoperta incredibile!

Dopo una settimana ho iniziato a dormire meglio, l'orologio che misura la quantità/qualità di sonno ha dato risultati mai raggiunti per la durata del sonno profondo e della fase rem, quella ristoratrice. Prima  mi svegliavo spesso nel corso della notte, disidratato e a volte non mi riaddormentavo più! Non ci facevo neanche più caso, lo consideravo un accadimento normale.
Svegliandomi genuinamente riposato, dopo qualche altro giorno, è sopraggiunta una sorta di euforia, un buon umore che non avevo mai provato prima. Sballo da sobrietà? Il fegato che festeggia? :-) Lo posso descrivere  come un fremito che parte da dentro, una felicità così profonda che è difficile da spiegare, ma reale.

L'effetto più curioso l'ho avuto nel rapporto di maggior equilibrio che ho con il cibo durante il pasto.
Mangio in modo più contenuto, più lento e assaporando meglio i cibi. Non desidero più gli extra. Mi alzo dalla tavola sazio al momento giusto, al più gusto un po' di liquirizia pura per concludere, ma finisce lì.
E questo atteggiamento dopo un mese sta facendo vedere gli effetti sulla bilancia, nonostante non stia facendo alcuna dieta. La pesata mi attesta a 73kg (-2kg). 
Mi sento più sgonfio/piatto, un altro me e rifletto sul fatto che purtroppo il peso corretto lo si raggiunge  solo con un comportamento esatto: sport ed alimentazione equilibrata.  Se manca o non si cura uno dei due elementi, non si va da nessuna parte. È cruda realtà!
La mia intensa attività agonistica arginava a stento lo squilibrio a tavola (bruciavo 3500 calorie a settimana,  che recuperavo tutte ma proprio tutte con gli sgarri!). Uno spreco di forze insulso,  per una qualità di vita non eccelsa. Senza riposo anche allenarsi mi costava spesso fatica e non erano rare le occasioni di digestione travagliata che mi trascinavo alla mattina successiva, quando iniziavo a correre appesantito
Sensazioni tutte scomparse da quando ho eradicato gli alcolici, senza toccare nessuna altra componente delle mie abitudini.

Il mese in cui è capitato di iniziare la depurazione è stato complesso. Avrei potuto programmare un inizio a Settembre, ma posticipare una decisione così determinata non si poteva. Certe cose vanno così. Anche quando ho iniziato a correre, 17 anni fa, è stato un giorno di metà agosto. Il giorno prima ero sedentario, quello successivo la mia vita era già cambiata, anche se allora non lo sapevo.
Così da questo ferragosto ho fatto lo slalom tra  un addio al celibato, un matrimonio, aperitivi vari.  Sono stati tutti momenti di test. Sono in grado bere qualcosa di diverso, anche se l'offerta analcolica dei locali è inesistente. A parte il trio Coca/Fanta/Sprite, talvolta una bevanda allo zenzero ed una anonima voce "cocktail analcolico", relegato nell'ultima riga dei menu, di più non c'è! Nei ristoranti preferisco andare di bottigliozzo di acqua frizzante che, sorseggiata, da decisamente soddisfazione.

Il maggior disagio l'ho avuto nel dover precisare agli altri perché ordinassi analcolico. Ho glissato molto in questa fase, ma se spiego devo vincere lo stupore iniziale ed un arroccamento difensivo del mio l'interlocutore di turno,  che difende il proprio consumo personale con frasi di circostanza tipo: io bevo solo birra / basta non esagerare, io non lo faccio /  bevo soltanto nelle occasioni
Ma che diamine, ma se dicessi di non amare il formaggio sulla pasta, riceverei altrettante confidenze sul consumo sporadico di grana padano?! :-)
Tranquillo amico il fatto di vederti  con il calice/boccale in mano non mi da fastidio. Sono io che mi sto privando di una cosa che attualmente sento di non desiderare più. In fondo sono qui per chiacchierare, a prescindere da ciò che stai consumando tu o bevendo io!
Certo c'è ancora qualche battuta da incassare,  come l'altra sera  al ristorante argentino quando hanno servito a me  il calice di vino che aveva ordinato Eleonora:
 Io: "No grazie è per la moglie". 
Cameriere, sorridendo a mia moglie: "Ah, i tempi stanno cambiando, Certo poi Lui deve guidare!" 

La riprova che per non bere ci vuole sempre la giustifica e se non la fornisci tu te la danno gli altri.

Tirando le fila di questo mese posso dire che è talmente lunga la lista dei benefici ed intensa la fase euforica che sto attraversando, che questo mi stimola a continuare. Non so quanto andrò avanti ma non mi fermo qui.
Non rinnegherò mai il piacere di un buon bicchiere di vino di fronte ad un brasato con polenta, è parte della nostra cultura.   Un domani chi lo sa,  dopo aver attraversato tutte le fasi di questo viaggio personale, avrà di nuovo il Suo spazio.
Un'ultima cosa voglio dire, per rassicurare gli amici che passeranno da casa mia: sempre troveranno sulla tavola una bottiglia di vino, una birra od una grappa. L'ospite ed i suoi gusti sono sacri, ci mancherebbe lo costringa a bere il Kombucha (the fermentato cinese) che spunta dal mio frigorifero :-)


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