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sabato 5 dicembre 2009

100.000 visite e pensieri ancora sulla maratona

(per le considerazioni sull'Ugo training leggi in fondo al post il testo in rosso)

Meriterebbero post separati, ma la concomitanza degli accadimenti me li fanno condensare in un unico messaggio.
Sto bloggetto fa 100.000 visite..è un traguardo non da poco per due soli anni di esistenza. Più di 200.000 le pagine visitate. La giornata più calda l'ho raggiunta proprio da poco, Domenica scorsa con 549 contatti ed oltre 1000 pagine consultate, ma c'era la maratona a trainare la curiosità verso di me.
La cosa che mi stupisce, per rimaner in ambito regionale, è che dopo il sito fidalsardegna son lì a giocarmela con i blasonati siti dell'amatori nuoro e monte acuto marathon. Insomma son sul podio dei siti regionali a tematica runneresca consultati, questo grazie a tutti voi.

Maratona, penso ancora alla mia gara. Due metà praticamente identiche, nessun crollo degno di nota. I numeri dicono che mi son risparmiato e non ho dato quanto è nelle mie corde. Questa preparazione valeva almeno una decina di minuti in meno,. Però il bello è anche sperimentare. Ho accettato di buon grado la proposta del mister. Correr 30km in controllo per poi sferrare l'allungo. E' stato divertente, anche se forse avrei dovuto procedere meno a strattoni nell'ultima parte! Lo dicevo ad Ugo al telefono, quando ho cambiato passo non son stato costante, ma mi son trovato alternare tratti sotto ai 5'/km a tratti sopra nell'ambito di poche centinaia di metri. In pratica ho proceduto come un polpo e questo mi ha fatto sprecar forse un pò di energie, accusando l'eccessiva irruenza in quei km della paura (37-40).
Capitolo recupero post maratona.
Forse perchè mi son risparmiato non ho mai finito una gara in modo così fresco. Già nel pomeriggio di domenica mi son messo a far il turista ed in compagnia di Ele ho camminato almeno una decina di km, a cui ne son seguiti molti altri l'indomani. Come non avessi corso!! Anche il ritorno alla corsa Mercoledì è stato facile. Nessun acciacco postumo o fastidio. Io sarei pronto a ricaricare domani, ma per qualche giorno correrò a sensazione, come è giusto che sia.
Progetti, programmi e ambizioni..li riservo ad un altro post..

Considerazioni sul programma Ugo Training:
Scrivo postumo rispetto alla data di pubblicazione di questo scritto, perchè mi preme lasciare le riflessioni che a caldo nei giorni appena successivi,non ho saputo dare. Queste righe le leggeranno al 99 % i lettori indirizzati che vi capiteranno dal post di raccordo Ugo training. Dovevo tirare la summa di questi mesi e dare la mia impressione, aldilà di come come abbia interpretato io personalmente la gara (righe qui sopra e post sulla maratona ve ne hanno dato un'idea)
E' un programma che lascia il segno ragazzi. Son mutato nella struttura fisica e nello stile di corsa. Questo vale più di un risultato cronometrico.
Dapprima scettico, ho poi capito le ragioni di questo mutamento strutturale. Il merito è della "qualità frazionata" e spalmata nella settimana, che stimola e tiene vive le componenti neuro-muscolari, che da delle botte al metabolismo e lo fa andare ad altissimo regime.
Posso testimoniare che a parità di chilometri rispetto a periodi passati, quelli interpretati con il sistema di Ugo mi hanno fatto bruciare di più. Non son tecnico (nè medico, né atletico), ma cerco a mio parole di farmi capire. Nella corsa è anni che ci do dentro come un cavallo e di km ne ho fatti seguendo anche altre tabelle in modo metodico. Non ho però mai notato significative mutazioni nel mio aspetto, tante quante ne ho invece avute in questi mesi.
Mi ha drogato il sistema metabolico ed ora son un altoforno che brucia ogni cosa. Grazie alle fisse del suo allenamento: le variazioni di ritmo, le ripetute senza un minutaggio al chilometro da rispettare, in cui si cerca di dar il massimo in rapporto al numero delle prove ecc e tutte le particolarità che si possono trovare scrutando le tabelle.
Questa mutazione di base è la vera chiave vincente poi dei risultati cronometrici. Un corpo più reattivo, che tiene sempre sveglie le sue componenti va più forte. Nei programmi passati non ho mai trovato chi osasse così. Delle ripetute e delle sedute di qualità ho visto si ha sempre paura, te le forniscono centellinate, una volta/due max alla settimana, magari in una seduta corposa(talvolta sproporzionata, come certe sedute di Albanesi). Ugo no te la propone, seppur a piccole dosi, molto più frequentemente e questo per chi è abituato ai programmi dei classici allenatori può esser scambiato per "criminale".
Non c'è evoluzione senza innovazione. Questo credo valga anche per la nicchia dell'allenamento podistico.
Non voglio dire che sia il migliore allenatore del mondo o la migliore metodologia quella di cui vi faccio la summa. E' una via che si può perseguire, che consiglio a chi ha di mira una sua crescita organica prima che cronometrica ed accetta l'evoluzione prestativa come fisiologica conseguenza.
Poi certo tante strade posson portar allo stesso risultato. W il proliferare di allenatori ed idee. La poca offerta che offre la rete, nei suoi siti istituzionali dedicati al running, tende a renderci tutti uguali.
Questo mio tentativo divulgativo di un'esperienza vissuta( e che continuerò a praticare, Ugo ancora mi allenerà) spero che possa contribuire alla causa di chi cerca un allenamento diverso dal solito con il quale colorare le sue corse.

24 commenti:

Fat_Stè ha detto...

Argh, mi lasci con la curiosità, mentre leggevo mi domandavo quali fossero i tuoi prossimi progetti a breve, ma da buon scrittore lasci i tuoi lettori appesi al pathos...
:)

insane ha detto...

Ho visto su FB qualche foto del pre/post-gara....mi fai il beato tra le donne?!?!?
Scherzi a parte,queste sensazioni sono di ottimo auspicio. Forse anche riscontri migliori di qualche minuto in meno..ciao

Anonimo ha detto...

certamente non ti sei spremuto... e poi tieni conto che sia il notevole incremento quantitativo che quello qualitativo ("alla ugo") tendono a renderti la gara facile da recuperare.
personalmente non credo che avresti potuto fare 10' meno... oh, sono 15"/km! però con un inizio leggermente più veloce e senza lo strattone troppo brusco a 5/km, 3h55 le facevi.
ma è inutile ragionare sui se e i ma.
luciano er califfo.

theyogi ha detto...

mi cito solo perché è una delle cose meno insensate che abbia mai detto... se avessi corso 'la gara della vita' non avresti altro da migliorare! ;)

Mathias ha detto...

Fat.. un pò di pathos ci vuole :-P
@Insane. mi tratto bene eh eh
@califfo: è vero con i se e con i ma or non si ragiona. La parola alla strada.

GIAN CARLO ha detto...

Io fino a poco fa avevo n contatore visite inaffidabile, ma da che ho ho messo shiny viaggio circa sulle 1000 visite a settimana e in questa che sta finendo dovrei arrivare a 1200 con oltre 2500 pagine visitate.
A tratti penso sia impossibile, poi ieri sono stato alla cena sociale della mia società e parlando quasi tutti avevano letto la mia storia della maratona anche se nessuno aveva commentato

GIAN CARLO ha detto...

Sull'aspetto tecnico concordo con il Califfo, anche se forse potevi fare un altro paio di minuti in meno di come dice lui... ma 3h e 49.30(che era quello che ti serviva) penso che era veramente tosta... quasi impossibile

Anonimo ha detto...

poi un giorno mi spiegherete il mistero del secolo... ossia se con tante visite sul blog si guadagnano SOLDI... (lo apro subito!!!).
luciano er califfo.

Anonimo ha detto...

Complimenti per il personale.
Checchè se ne dica correre è bello ma migliorarsi in gara è fantastico
(soprattutto se si è convinti di potersi migliorare ancora)
carlo lanza

er Moro ha detto...

Ognuno ha i suoi obiettivi, i suoi stimoli, le sue aspettative... Avresti potuto fare meglio di come hai fatto?Nessuno meglio di te lo sa!
Il discorso nn è questo, qll che bisogna valutare èma qnt era importante per te fare meglio?!?
Una vita per migliorarsi può bastare, poi c'è chi vuole riuscirci con + o - tempo!
Se va bene a te, va bene a tutti: questa è la realtà!

franchino ha detto...

Stai recuperando bene perchè vedo che a reintegrazione ci hai dato subito dentro!
Ho sentito Stefano, com'è andata la tua amica Mary?

Francorre ha detto...

Quanta voglia di soffrire eri disposto a sopportare? Finendo bene ti è rimasto desiderio di migliorare alla prossima abbatterai un altro muro. Metodo Bubka, che migliorava il record del mando un cm alla volta.

Marcaurelio ha detto...

Alla faccia Math... c'hai una coscia di ippopotamo come bistecca...complimenti....prima di tutto per il PB... poi per il numero di visite... e quindi, per il recupero facile della condizione tramite quella cuccuma di proteine... ;D

Alla prossima, un abbraccione

Davide R. ha detto...

MI fà impressione l'ultimo pezzo dove dici che la sera ti sei fatto altri 10 km camminando e il giorno dopo un altro bel lungo giro....per quanto mi conosco io, questo è l'esempio che più fà capire la tua freschezza post maratona..

Daniele ha detto...

Hai cenato con al medaglia al collo... mica eri a New York!? Si vede che ti sei già montato la testa... :-)

Unknown ha detto...

Con molto ritardo ma lo ammetto, volutamente, posto il mio commento dopo aver considerato un po' tutto l'indotto.
Piccola premessa, correre 15'' più veloce rispetto ai 5' 40'' è diverso che farlo 4' o a 3' al km.
Non avevo sinceramente interesse a cercare di spingere Mat a provare il limite. Il suo allenamento fa parte di un percorso nel quale la prima regola è creare l'atleta e dargliene coscienza e non cercare ora una prestazione, anche se già da ora avrebbe potuto, a mio giudizio, valere
3h 49' 59''.
I conti sono semplici, se fa una mezza a 5' 00'' ed aggiungiamo in difetto i 20'', che vale un po' per tutti i podisti discretamente preparati, il conto è fatto.
Ma le prestazioni non sono solo mezzo e la dimostrazione l'ha data Mary, per rispondere all'amico che ne chiedeva notizie,
il suo 3h 26' circa non dice dei suoi mezzi attuali, è eguagliato il suo Best di Roma ma aveva altre motivazioni e questo a Firenze era il suo tempo, indipendentemente dalle gambe che pure erano sinceramente impressionanti.
Gambe che avevano altra sostanza in Mat che con un solo lungo ha descritto solo marginalmente il post Maratona, importante almeno quanto il suo durante.
Se vorrà arriverà presto a 3h 39' e poi 3h 29' e poi...
non è un augurio è una certezza!
Per quanto riguarda le statistiche di allenamenti a Luciano dico che ha ragione, fare chiarezza su fisiologie e metodiche conseguenti è praticamente impossibile, ognuno dice la sua e giurerebbe sulla inadeguatezza delle altre, aggiungo solo che ogni tanto qualcuno la rivoluzionela fa!

Anonimo ha detto...

Innanzitutto è stato un piacerone averti conosciuto di persona, e vedo con piacere che hai accolto la mia supplica :-)...
Grande per il pb, anche perchè a Firenze è dura, con tutti i cambi di ritmo che ci sono, sicuramente hai margini di miglioramento visto il dopo gara, io se mi avessero chiesto di camminare 10 km lo avrei potuto decapitare... però ho guidato fino a casa...

Mathias ha detto...

@ugo: leggo e mi liscio la barba. La costruzione non ho fretta a tirarla su, perchè la cosa più divertente non è il risultato da raggiungere, ma il modo in cui farlo. Mi piace allenarmi curando i particolari. Sul post maratona non riesco ad esser così incisivo mi si perdoni. Son bravo a descriver i disagi,non le sensazioni di benessere eh eh
@cristian: dovevan darmi una medaglia per il post gara!!

Unknown ha detto...

Semplicemente ti faccio CENTOMILA complimenti sia per il blog che per la corsa (ma qui state tutti andando a mille....)

Anonimo ha detto...

mah, anche il concetto di rivoluzione è relativo... bisogna vedere con che tipo di atleti si è abituati ad aver a che fare... e magari metodi che in italia sono rivoluzionari, all'estero vengono applicati da 20 anni.
ad esempio, io sto facendo fare qualsiasi lavoro di forza (potenziamento o salite o plio) ALLA FINE delle sedute, anche dure. c'è dietro una precisa filosofia e motivazioni fisiologiche e tante ore di mio studio. non ho mai capito perchè si debba fare prima la forza e poi "trasformare". poi vado a vedere e la cosa la applicano da 20 anni i velocisti di scuola americano-caraibica, la applica canova con i keniani, la applica brad hudson col suo "gruppo di boulder" (dathan ritzenhein e altri)... e mi pare che la statistica dica chiaramente che le idee della "scuola italiana" siano superate.
luciano er califfo.

Unknown ha detto...

.....ed allora solo per l'Italia sono un rivoluzionario, del resto è vero che da 20 anni oltre il canale di Sicilia si applicano certe filosofie.....sarà che conoscono meglio i meccanismi di adattamento organico? comunque, caro il mio Califfone, valle tu a predicarle quì certe filosofie,amatori o assoluti che siano, se ti dicessi come vengono allenati in federazione certi talenti.....

Anonimo ha detto...

so benissimo come vengono allenati in federazione certi talenti...
se qui tutto va avanti per mafia e non per risultati!
luciano er califfo.

Anonimo ha detto...

Beato te che hai voglia di camminare per 10 km. il giorno stesso della maratona, io quando faccio gare dai 10 km. in sù zoppico sia il giorno della gara che il giorno dopo(anche se di meno rispetto al giorno della gara). Secondo me non ti sei impegnato a fondo il giorno della maratona,lo dimostra anche il fatto che avevi voglia di farti 10 km. di camminata, se ti fossi impegnato a fondo avresti fatto 3h30' non di più cioè una media di 5 minuti al km.

Anonimo ha detto...

Rispondendo ad Ugo e al Califfo chiedo: perchè, come vengono allenati certi talenti in Italia? Quando vedo le tabelle di allenamento degli atleti o atlete italiane di vertice mi vengono i brividi altro che poco allenamento! Non dimentichiamoci che la scuola italiana era la migliore del mondo tra gli anni '80 e '90 e negli anni 2000 abbiamo vinto la maratona olimpica con Baldini, e poi gli europei, italiani compresi, non hanno il talento naturale degli africani nella corsa a piedi