Vienna è un gioiello incastonato nel centro dell'Europa..è arte, splendore, sudore e fatica. Vienna è un abbraccio senza parole al termine di una giornata da ricordare. La maratona di Vienna, un sogno divenuto realtà in una calda domenica di fine aprile.
Che cosa volete che vi dica, a me è piaciuta da morire..mi son tuffato in questa nuova avventura con al fianco la mia
Ele e gli amici cari con il quale abbiamo costituito l'Italian stars team. L'abbiamo vissuta, dominata e conquistata, ognuno a suo modo. E' stato magico passeggiar tra monumenti e parchi imperiali, dai quali ancora riecheggiano i fasti dell'impero asburgico, per poi rituffarsi nell'adrenalinica atmosfera della vigilia.Heldenplatz. Prove tecniche di trionfo.L'ingresso nella piazza sotto un arco bianco.Un arrivo
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su di un prato verde, messo per l'occasione a testimoniar che qui ci saranno gli europei di calcio. Son cose che ti prendono lo stomaco e ti fanno salir i brividi per la schiena..e i pensieri volano al domani, che sarà domani passare da qui dopo 42 km.
Mi fan male le gambe, ho girato tanto, ho il raffreddore che si è traformato in una specie di
otite, mi son mancate settimane di allenamento..schegge di pensieri impazzite, rimbalzano dentro di me.Ma che importa, anche se ferito il guerriero si getta nella battaglia. Non c'è gloria senza sofferenza ed io sono pronto a viverla pur di ripassare da queste parti domani.Conosco anche due amici blog runner, fratelli maratoneti pure loro, Nick e Frate Tack, molto simpatici, corridori veri e tosti. Ci incrocieremo molte altre volte nel weekend ed anche in gara.Un giro di walzer e mi vedo trasportato sulle sponde del Danubio blu. Domenica mattina. Caldo..attesa, stimoli biologici insopprimibili..per fortuna riesco a risolvere tutto prima della partenza. La partenza già, un altro ponte da superare. Il Danubio sotto i nostri piedi sulle note della musica classica..sullo sfondo Vienna nella quale ci stiamo per immergere. Vado piano, cerco di rispettare i miei propositi..6'10"/km in un continuo zig zag..già perchè non pensiate che Vienna sia una manifestazione piccola. Per i primi 21 km, grazie a tutti gli eventi collaterali han calcato le strade più di 30mila persone.. Che bello correre all'interno del Prater i primi km. Il Prater non è solo la famosa Ruota ma è sinonimo anche di un immenso parco, con vegetazione ed alberi fitti. Mi sento bene, anche se le orecchie e il naso, per questo lungo strascico di acciacchi che mi tiro dietro, ogni tanto mi si tappano, ho con me i fazzoletti per fortuna e soffio. Passaggi ogni frazione di 5 km attorno ai 31' circa..va bene così. Avanti così.Parentesi sui rifornimenti, un lusso i primi km..sognavo la bottiglietta e bottiglietta è stata, poi i km successivi non sarà così, han smesso di dar bottigliette e mi son trovato un pò in difficoltà..Usciti dal Prater ci han fatto sfiorare il centro una prima volta..poi abbiam corso in direzione della residenza estiva della principessa Sissi, il palazzo imperiale dello Shonbrunn. Lungo il percorso balletti organizzati, incitamenti..ma mi dite perchè mi urlavano "Zuppa" i viennesi..non penso si riferissero alla minestra!I 21 km, vicino a Heldenplatz, ma non dentro..intravvediamo l'arco bianco dell'arrivo, lo sfioriamo ma no, non è per noi, i maratoneti prego si accomodino a sinistra. Si prosegue.
Ele è vicina
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..è lì di fronte alla statua del parlamento, mi fotografa mentre arrivo, allargo le braccia per chiuderle solo nell'abbraccio che l'avvolge. La bacio e riparto.Sono istanti, ma intensissimi e che ti si stampano dentro. Con le ali ai piedi riprendo a correre verso l'amica fraterna del maratoneta, la sofferenza. E' lì che mi aspetta da qualche parte, su un cippo al lato della strada..pronta a prendermi a braccetto.Il buio inizia a scender sulla mia prestazione all'alba del 28°km, prima di quanto mi aspettassi le gambe dure mi fanno calare l'andatura si viaggia sui 6'30/km..Sono già accompagnato dall'invisibile amica, quando vedo in sequenza prima
Nick (il 28° e il 38° km a cui si trovava son dirimpettai..in certi punti infatti si ripassa sul percorso già fatto transitando dall'altro capo della strada) quanto va veloce..poi
Daniele al 31°(per lui 33°), l'ultimo nostro staffettista dell'Italian stars team..sorridente raggiante, lanciato verso il traguardo..in entrambi i casi li incito.I km scorrono via lenti, ho sete e come dicevo prima i rifornimenti non riesco a farli bene coi bicchierini..vedo dei rubinetti messi dall'organizzazione per rinfrescarsi, io li uso per abbeverarmici, meglio che niente, anche se l'acqua è più fredda di quella dei tavolini. Il passaggio di nuovo nel Prater attenua un pò la sofferenza, almeno c'è un pò di ombra. Sofferenza che allora cerca di gemellarsi con la solitudine, mi aspettava pure lei..il connubio di queste due forze maligne se non si sa dominare porta al ritiro. Io poi a dirla tutta non so dire da quanto stia correndo. Il mio garmin l'ho settato in modo tale che non mi riporti il tempo totale, ma solo i parziali dei km e i battiti del cuore sempre alti..6'40", 7'/km addirittura in presenza dei rifornimenti.Ma dentro una voglia incedibile di arrivare. 12km tirati avanti così..raschiando dal fondo del barile. A 2 km da Heldenplatz il pubblico, sempre comunque numeroso nei punti strategici, inizia a diventare molto caloroso..le mie orecchie si stappano, son su una giostra di emozioni.."zuppa zuppa"..aspettano me..son sul viale chhe arriva a Heldenplatz. Poco prima della curva a gomito a destra, per infilarsi sotto l'arco bianco ed il verde traguardo finale, sento urlare a gran voce il mio nome..è Eleonora, mi sta filmando..io la cercavo sul lato opposto della strada, ma riesco comunque a vederla e salutarla.
Gli ultimi metri sono il delirio, passo sotto l''arco..percorro il manto verde, vedo la mia immagine nel maxi schermo..mi tuffo così sotto la finish line in 4h36'25", mio record.Gioia.. Un minuto e qualcosina in meno e direi di non starci tanto a riflettere sul dato cronometrico.Questo era quello che potevo dare in questo momento, sommando tutte le variabili in cui sono incorso. Rimane la dolcezza del dopo, del presente che è diventato passato
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e sfuma nel ricordo
..
di quella volta a Heldenplatz, di quando Mathias ha scritto la seconda pagina della sua storia di maratoneta.