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martedì 14 aprile 2009

Di maratona, Parigi.. e di un nuovo allenatore.. Ugo

Passa la maratona e vengono le corse più belle. Rigeneranti sgroppate per recuperare la gamba. 
Ne sto facendo di rilassanti,  ora in compagnia degli amici Sebastiano e Pierpaolo, ora di mio fratello.
Ma penso ancora a Parigi. La maratona non mi è andata male. E' la prima che ho costruito seguendo un criterio, una road map segnata da una tabella che mi ha dato la preparazione che sognavo. La consiglio vivamente..
Certo l'under 4h non è venuto,  ma è frutto delle difficoltà intrinseche alle maratone estere e partecipate, in cui il ritmo non è mai regolare.  Oltretutto quando son in quelle città son ancora più turista che corridore. Non mi risparmio dalle fatiche del visitatore( cerco comunque di far un programma sobrio per il giorno precedente), perchè resto dell'idea che la corsa sia una soltanto delle cose che deve arricchire questo tipo di visite. Si dice che una città quando la corri diventi tua, confermo. Ti dona una prospettiva che solo noi maratoneti possiamo avere. Prendiamo dominio degli spazi invasi dai motori e li coloriamo delle nostre storie. Se poi siamo in grado di viverla appieno per tutto il resto che ti sa offrire lo diventa ancora di più..
Pigalle la via del sesso, zona del nostro alberghetto e i suoi negozi tutti da ridere (sexodromo in testa) ..l'inquietudine provata a salire sulle guglie di Notre d'ame tra gargoille mostruosi, l'emozione stordente di entrare nella Saint Chapelle, una scala a chiocciola e poi improvvisa eccola una cappella che a 360° è  composta da altissime vetrate colorate, in grado di squarciarti dentro. Versailles e la passeggiata nei giardini incredibili, tra  statue e tempietti neoclassici..potrei andare avanti per ore... ma mettendo dei puntini di sospensione passo ad un argomento diverso.. Parigi da il là ad una decisione, mi farò allenare. 
Gli amici blogtrotters romani  mi hanno permesso di conoscere un amico che blogtrotters non è, ma è molto vicino al nostro movimento, che tutti conoscete, che scrive e commenta, che ho ospitato anche sul blog per qualche intervento. Si tratta di Ugo. E' forse stato il primo a dirmi chiaramente in faccia che io come atleta ho qualche pregiudizio da smontare sulle mie possibilità. Mi ha saputo leggere dentro, come m'avesse fatto una radiografia. E' verissimo tutto quanto ci siamo detti  nelle chiacchierate de visu.
Voglio adottare il profilo basso, solamente facendo sapere che dietro gli allenamenti  futuri ci sarà lui. La mentalità mia, abituata a seguire comunque uno schema di allenamento( prova ne è la fedele osservanza della tabella i 6mesi scorsi),  è ben predisposta a questa nuova avventura. Sarà anzi uno stimolo in più.. Pochi  consigli personali valgono infatti ben più di cento tabelle anonime. 

27 commenti:

Davide R. ha detto...

Bene!! credo che sarà proprio un'ulteriore scintilla per alimentare la fiamma della tua passione!!! ciao.

Daniele ha detto...

Adesso anche l'allenatore hai........ sei un professionista! :-)

Anonimo ha detto...

così FINALMENTE conosceremo i segreti del buon ugo... spero che continuerai a pubblicare le sedute, se no non sarai più mio amico. luciano er califfo.

Daniele Uboldi ha detto...

Con Ugo come trainer sono sicuro che migliorerai ancora!

Anonimo ha detto...

Leggere i tuoi Post è sempre un piacere. Complimenti......

GIAN CARLO ha detto...

Questa è una news da prima pagina.
In bocca al lupo a te e anche al tuo nuovo allenatore. Metti sempre in linea la tabella che stai seguendo.

Fat_Stè ha detto...

Agogno di sapere gli sviluppi del nuovo allenamento e ti seguirò con ancor maggior interesse... :)

Mathias ha detto...

@Califfo: non riuscirei a non scrivere dei miei allenamenti, tranquillo. Non farlo significherebbe rinunciare al blog e sinceramente son troppo affezionato a questo mondo fatto di amici in carne e ossa. a proposito, quando vieni organizziamo una pizzata e o corsa tutti insieme dai :-)
@Daniele: più che professionista mi vedo..dilettante allo sbaraglio!
@Giancarlo: crepi.. :-) la news l'ho messa in secondo piano nel post per esser il più discreto possibile..ma una notiziona non si riesce a nascondere.
@agli altri sino ad ora intervenuti: tutti alla finestra a guardarmi, però fatemela vivere senza eccessivi carichi di responsabilità, che comunque stiamo sempre a giocare (la corsa però è uno uno dei più belli che ci sia..e anche nel gioco si può diventare..bravi! :-)!!)

Mic ha detto...

Califfo! Chi si rivede?! eri sparito da un pò, o sbaglio?
Math: Scelta approvata. A me essere seguito da un allenatore (bravissimo) ha dato grande motivazione e fiducia nei miei mezzi. Metto un gran rigore nel seguire i suoi programmi. Ho capito che per avere risultati mi è sufficiente seguirlo con fiducia, con la sola accortezza di badare a tenermi alla larga dagli infortuni. L'unico limite che noto è dovuto alla scarsa conoscenza reciproca: credo sia molto più efficace lavorare insieme, quando allenatore e atleta si conoscono bene.

insane ha detto...

Bravo Math,un ulteriore passo avanti,tienici aggiornati..

Mathias ha detto...

@Mic: l'ultima che dici..è una grande verità. Se l'allenatore conosce dubbi, paure, sensazioni post allenamento del suo allievo allora gli offre un quadro più completo. Sto leggendo Mente e Maratona, regalatomi da Lucky(che non smetterò mai di ringraziare, con firma autografa di Speciani :-) ) e c'è una parte in cui si dice che, specie ove si alleni a distanza, il corridore deve comunicare tutte le percezioni, anche quelle di contorno. Altrimenti si entra in una spirale in cui l'allenato omette di dire di aver fatto fatica , l'allenatore suppone vada bene e si arriva al punto in cui gli allenamenti, magari più pesanti, diventano insostenibili. Riprometto di farci un post, perché parlarne in commento è un peccato. Per quanto ti riguarda vedrai che la conoscenza con il tuo mister con il tempo si affinerà..

Filippo Lo Piccolo ha detto...

Maratona all'estero: si deve fare, in Europa ci sono fantastiche alternative.
Parigi, grazie ai tuoi racconti, è da correre, spero tra non molto tempo.
Correndo, davvero è il modo migliore per ricordare le bellezze di una Città, specie quando corri dentro (Non come Carpi, non come Treviso o Padova).
Il crono, non sò, affrontare le trasferte è sempre molto personale. Magari mi organizzerei in modo da essere turista solamente per i giorni successivi alla gara (rimanendo magari il lunedì, martedì, ecc.).
In genere ritengo molto stimolante incontrare nuovi avversari, e poi l'Italiano all'estero deve spiccare, no?

Mic ha detto...

Certo che l'italiano spicca all'estero e si fa notare! Ma ancora di più il palermitano, che finisce in 2h20! :-) O magari anche sotto...

ME ha detto...

sei grande!
e poi a me piace un sacco leggere questo blog scrivi troppo bene :)
sembra di essere li con te leggendo!

Marco "Zanger" ha detto...

Bravo Math!!! Con un buon allenatore i tuoi risultati non potranno che essere una sequenza di successi e soddisfazioni!!!

Anonimo ha detto...

math, il 30 sono a roma. vi manderò via mail il mio telefono. sono sempre fermo e non so se potrò correre, ma mi piacerebbe molto conoscerti. luciano er califfo.

ugo ha detto...

Mi è capitato di fare il mio lavoro davanti a 300 persone pronte a spararmi al minimo errore e non mi sono sentito mai così sottotiro, ed allora mi limito a chiarire dei punti sui quali molti concordano e che hanno solo bisogno di una sintesi, magari personale, cioè la mia, visto che sono chiamato in causa.
Luciano non ho segreti, vedo solo le cose da un punto di vista diverso e non sono l'unico, nel corso del tempo avremo modo di fare considerazioni e sicuramente tutti impareremo qualcosa in più.
Poi anche se infermo, l'appuntamento per una pizza ancora non l'ho disdetto, no?
Ha ragione Speciani che il contatto diretto, anche solo telefonico è fondamentale.
Cogliere i minimi effetti di un determenato carico su un atleta, significa calibrare e limitare i rischi di infortunio mentre si migliora.
E' però altresi vero che pochi hanno studiato gli effetti di una preparazione impostata sul potanziamento muscolare riferendola alle corse di lunga portata diciamo, e qui si deve ancora decidere molto e credo che molti siano in sintonia.
Confesso di essere stufo di vedere programi la cui unica preoccupazione è tritare i "MALLOREDDUS" dei podisti con estenuanti e inibenti lunghi.
Il lungo c'è e forse lo si fa anche spesso solo che non ce se ne accorge.
Ha ragione Mat che in fondo è solo un gioco, tra l'altro, e ribadisco, io sono solo un medico che studia da un pò di anni l'argomento ma nemmeno specializzato.
Ha ragione il saggio Gian Carlo che tra le righe suggerisce "Non gettare tutto della vecchia via, almeno come riferimento", mica siamo scemi e del resto Mat è uno che i conti se li sa fare e non è facile prenderlo in giro.
Ha ragione chi sostiene che l'aspetto emotivo e psichico ha una parte fondamentale nella costruzione del nostro "involucro", con Mat e non solo con lui potrebbe essere addirittura la principale!?!
Anche se non è stata formulata come domanda, tante risposte sono nei 20' in sottrazione in 100 giorni delle maratone di Mary, Firenze Roma, non c'è niente di trascendentale o di illecito ma solo identificazione dei limiti e un pò di divertente lavoro sulle gambe! Il giorno della gara si passa solo "alla cassa", poi quello che viene viene!

ugo ha detto...
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theyogi ha detto...

math, la pizzata senz'altro, magari ci presenti ugo.... e visto che apparteniamo allo stesso range, anch'io aspetto curioso le tabelle ;)

Mathias ha detto...

@Ugo: mi spaventa la definizione di "divertente lavoro sulle gambe".. :-) scherzo..
Il divertirmi nelle gare sarde/romane avrà un altro gusto sotto la tua direzione.
ps: Noto che tu prendi alcune maratone come verifica del procedimento dei lavori (in fondo credo che Roma sia stato per Mary un gratificante test!!)

ugo ha detto...

E' così!ti rimando a leggere l'augurio che ho inviato a Gian Carlo sul suo blog.....presto arriverà anche a te!spero!!!

Rocha ha detto...

Penso sia utile avere qualcuno con più esperienza di noi che ci aiuti e dispensi consigli, in bocca al lupo per i tuoi prossimi obiettivi !

Furio ha detto...

Bene ed allora in bocca al lupo per la nuova collaborazione; l'importante è mantenere un equilibrio che mantenga il divertimento sempre tra le priorità.
Ciao!

Mathias ha detto...

Divertimento Uber alles Furio..( se si scrive così in tedesco). :-) Diciamo che a me piace correre. Il come me lo lascio suggerire. Ieri era una tabella, oggi è un amico.. ma alla fine non cambia molto: è la stessa ora di libertà che tutti si concedono, katzen e tabellari, interisti o milanisti, di destra o di destra. Finchè si prova gioia per il movimento in sè nessuno può fermarci..
Grazie annche a Rocha e yogi..che oltre che amico di corsa, mi sembra un buon amico di forchetta. (a roma ti avevo dii spalle, ma la prox fianco a fianco, ti devo marcare stretto :-) )

Anonimo ha detto...

ti faccio notare il lapsus freudiano: "... di destra o di destra..."
luciano er califfo.

Mathias ha detto...

..e anche quelli di sinistra o di sinistra.. :-)

theyogi ha detto...

a tuo rischio e pericolo! a tuo rischio e pericolo.... ;D