Non è stato facile tenere a freno l'irruenza del corpo che chiedeva di andare più forte, ma la mente in questi frangenti, si sa, deve essere come un pilota che sa che sta guidando una macchina con qualche difettuccio.Il suo scopo è di cavarne il meglio.
Pilota di me stesso perciò ho posto in essere un'uscita molto celebrale, in continuo controllo delle sensazioni e alla ricerca della rilassatezza delle braccia e delle spalle, di solito molto contratte.
Ho focalizzato l'attenzione su un dato "anche se 30 secondi più piano del solito, il mio corpo viaggia nelle campagne senza cedimenti" e questo senz'altro è positivo. Franchino nel commento al post sotto me l'ha ricordato che comunque c'è un effetto allenante..l'importante è correre!
Ed io ho corso e mi son divertito per le 3 ore e passa dell'uscita..anche se quelle che sto scrivendo sono la sicurezza e la serenità del dopo corsa. Prima infatti mica ero così sicuro di farcela!Timoroso, mi son fatto seguire da un certo punto del percorso in poi..oramai i miei si divertono nel supportarmi quando ne ho bisogno, farei loro un monumento.
Le gambe direi che han recuperato in fretta mentre scrivo.Ho finito fresco e in spinta. L'ultimo paio di km ho accellerato, facendoli più veloci di 25"/km rispetto al ritmo tenuto sino a quel momento. Son sicuro che anche in maratona l'avrei tenuto sino alla fine..La curiosità per una prestazione così regolare, mi spinge a domandarmi quale sia, una volta ristabilito, il mio punto di equilibrio..quella velocità che mi permetta, come oggi, di non avere cedimenti. Ci penserò nei prossimi giorni.. :-)