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lunedì 2 marzo 2009

Lo zen batte l'agonista.Storia di un lunghissimo nero diventato rosa..

Comunanza di corpo e spirito, oggi ho capito di che si tratta..se uno non va l'altro è difficile che si esprima al meglio. L'umore mio non era eccelso stamattina. Avevo un lunghissimo da fare..ieri, rinviato ad oggi per dare il tempo al corpo di rifiatare dalla corsa del venerdi, abbastanza sofferta.
Fortuna vuole (o sfortuna se volete) che possa gestirmi e concedermi il lusso di una corsa il lunedì mattino.  Uno zaino idrico di 2kg da portarmi appresso più chiavi cellulare, tutto sulla schiena.. un richiamino fisiologico, "aspetta che entro in quel campo" faccio tra me e me. Lì la prima cosa che va storta..non mi accorgo, se non uscito dal campo, che sono più alto di tre cm..mi son tirato dietro 3 cm di fango tutto attaccato sotto le suole, che mi avrebbero dovuto accompagnare per 35km. Son nella piazza di Santa Maria la Palma, borgata a 12km di Alghero, seduto sulle scale dei carabinieri e con un bacchetto provo a toglier più fango possibile..imprecando in sanscrito.
Parto..lo zaino ciondola e mi abbandono al ritmo ipnotico. Il giro che devo fare è bello da paura.. devo ruotare tutto attorno al Monte Forte e ritornare a Santa Maria la Palma transitando per il Lago di Baratz, unico lago naturale della sardegna, con scorci sulla baia di Porto ferro. Strade vicinali, spazi immensi..forrest gump ci avrebbe girato una scena anche qui sicuro.
Eppure..sul principio non me lo godo. Avrei da fare dei km a ritmo maratona intramezzati da 2km di lungo lento..non mi sento speciale, mi da fastidio tutto, il rumore dello zaino..l'andatura che stento a tenere, seppur in principio la segua. Al 5km l'apoteosi..incontro 2 cani di piccola taglia che escono dal lato e ordiscono un attacco nei miei confronti. E' risaputo che il cane se tu ce l'hai davanti sta fermo, se dai le spalle ti insegue..e questi mordevano pure.. stoppo il garmin,il casino è che essendo in due, si mettono uno di qua uno di là..quello alle spalle sistematicamente mi punta le caviglie. Danzo 3' buoni così..cercando di allontanarmi e continuando a girar su me stesso. Una signora impassibile (cogliona) se ne sta lì a guardarmi divertita.. mi allontano un centinaio di metri camminando con le bestie ancora in mezzo alle balle, poi la decisione..adoro gli animali, ma..per legittima difesa assesto un calcio sul muso di un canide e finalmente si spaventano. Riprendo a correre infastidito più che mai..faccio 500 metri e ristoppo il garmin, il pensiero è andato a tutto il giro. "Non vado, sto andando a 6'/km anche nei tratti in cui dovrei tener il ritmo maratona, perchè continuare questo supplizio..c'è una scorciatoia qui vicino che mi riporta in borgata e alla macchina". Cammino un centinaio di metri continuando a sbuffare e pensando a quando l'avrei recuperato, se l'avessi recuperato..e dentro di me vedo che salta tutto, mezza maratona di settimana prox, corsa in maratona di Roma con gli amici.. mi sono fermato. No no.. a me piace correre, a prescindere dal tempo. Che cazzo sto facendo..mollo tutto, ma perchè poi.. sono in grado di correre per ore ed ubriacarmi della bellezza della corsa fine a se stessa lo dico e lo faccio spesso, perchè non farlo oggi.. Ho analizzato oggettivamente la situazione, le gambe non girano perchè lo zaino frena, il percorso presenta un dislivello di 200 metri, quasi tuto racchiuso nei primi 23km.. ha senso su un collinare del genere guardare i ritmi. No.. snobba il gps perciò e vai..
Ho fatto retrofront e mi son involato sulla strada vicinale verso la mia meta lontana..godendo di tutto quello che la natura mi riservava, odori intensi di stallatico, altri più gentili di una primavera che è li lì per ruggire..solitudini verdi e colorate, come i collinoni che tutt'attorno facevano capolino. Si come quelli di uno sfondo del desktop di Windows. Talvolta zigzagavo tra loro, altre volte la strada me li faceva scavalcare, impegnandomi in brevi cambi di pendenza.. La frazione di La corte, dopo 12km di nulla mi richiamava alla civiltà. Breve bagliore..3 case in croce, un vecchio seduto sulla seggiolina, carico di anni e dallo sguardo stupito..poca gente passa per La corte sgambettando, forse nessuno. Nel vedermi con quello strano zaino col tubo avrà pensato ad un marziano.. oltretutto era qualche centinaio di metri che mi stavo facendo ipnotizzare dalla linea bianca. Ho alzato lo sguardo in sua corrispondenza, un saluto e già La Corte era dietro di me..ora la strada saliva di più..quella pendenza leggera, ma continua..che non sai stimare per quanti metri la stai affrontando. E' solo gettando lo sguardo indietro che ti rendi conto della sinuosità a salire. Oramai una 20na di km fatti, il garmin ogni tanto fa bip..e mi impone variazioni di ritmo che gentilmente scanso. Assecondo la strada..dove mi consente lascio girare le gambe.. va un pò meglio lo zaino si svuota, ciuccio il liquido..prendo anche un gel perchè li voglio provare in funzione maratona, sono vicino ai 24. Qui un bellissimo colpo di scena.. imbocco la Strada dell'Eremita(in realtà ha altro nome, l'Eremita è la strada a fianco, ma l'ho sempre chiamato così)..piccolo viottolo di strada bianca, che mi porterà al lago di Baratz. Quasi 4km di strada vallonata dal panorama assolutamente incredibile, che non ho mai corso prima. La gioia della scoperta, di vedere gli scorci del lago dall'alto danno delle botte di adrenalina che mi consumano presto. Son già al gancio..Eremita Mathias..se mi mettessi a camminare con un breviario in mano mi aspetterei di incontrare i bravi..ma ho il calcio pronto, qualcuno un paio d'ore fa se l'è preso sul muso. Arrivo nel piazzale del lago e vengo circondato dagli alberi della pineta, tra l'odor di pino e il  salmastro, dono di un refolo di vento giunto dal mare vicino.Gli amici pini proiettano la loro ombra su di me a proteggermi, son al lumicino..l'agonista si dispererebbe, ma son più zen che mai..prendo un altro gel che si son fatti i 31km, mentre ho risalito la strada che costeggia il bacino. A chiusura ci son 4km di "stupendi rettilinei"..una L per ritornare alla borgata d'origine..torno a giocare con la linea bianca, la mente c'è..è anche fresca, i polpacci iniziano invece a ballare una samba per conto loro, crampi e crampetti negli ultimi due km, ma oramai sono arrivato. La macchina è come la visione di un dolcetto, di quelli buoni che sa fare la mia Ele..
Ho dato il peggio ed il meglio di me in questo giro.  Ho lottato contro un mix di malumori e l'ansia agonistica, ho ritrovato la serenità con la corsa istintiva. Quante incoerenze albergano nell'animo umano. A volte penso che la differenza tra la normalità e la pazzia sia sottile come un foglio di carta..  

ps: ho chiuso i 35km in 3h28 a 5'57  (156 battiti)

16 commenti:

GIAN CARLO ha detto...

Grande Post bravo Math, un vero esempio !

Fat_Stè ha detto...

Quanta testa occorre per portare a termine in modo soddisfacente un Lungo? Se ci sono le gambe ma non c'è la testa, quanto reggi?
Sono domande che mi faccio spesso anch'io e sai che è un argomento a me molto caro!
Gran bel lungo, Math! ;)

Anonimo ha detto...

ma anche in sardegna si dice "da paura"? hai fatto bene a continuare lentamente. la differenza fra il normale e il pazzo? il normale è incerto se è normale o pazzo, il pazzo è certo di essere normale. luciano er califfo.

Francorre ha detto...

Bel racconto. Sviscera i dubbi e le paure di un lonely runner. Quando parti da solo le distanze sembrano infinite ed il tempo per percorrerle è ad un tempo tanto ( quanto tutto il tempo che ci vorrà) e poco quanto il ritmo che immancabilmente lento.
A me piace correre da solo, mi da l'impressione di aumentare i miei sensi

Michele ha detto...

Hai fatto bene: hai allenato la tenacia più che il fisico.

Daniele ha detto...

Fortuna o sfortuna? Fortuna! Goditela finchè puoi… quei lunedì un domani non torneranno più! Il mio lunedì, mentre tu pensavi e godevi di un paesaggio incantevole, ha visto una sveglia alle 5:20, 250 km di macchina e poi l’immergersi fino alle 8 di sera nel casino di una grande Azienda.. Goditi questi tuoi lunedì!

Detto questo, non posso che ridere a pensare a quei 3 minuti nella morsa dei cani.. e ad immaginarti in quella scena… :-)))) mi perdoni?

Sarah Burgarella ha detto...

I lunghissimi in solitaria e in autonomia sono spesso una sofferenza, se poi ci si mette pure l'attacco dei cani! Da paura vero! L'importante è riuscire a superarli cogliendo il bello che c'è intorno! Mi è piaciuta tanto l'immagine dei pini!

Unknown ha detto...

Grande Mathias, personalmente non riesco a correre in solitaria per tutto quel tempo. Per fare il lungo ho dovuto abbinarlo ad una gara e fare gli ultimi 11 km in compagnia.
Quando hai visto i cani...di quanto sono andati su i battiti???:-))))

Ele ha detto...

anche a me vien da ridere se penso a come te la sei cavata con i cani!!ahahah...dai amo l'importante è che il malumore ti sia passato e che comunque sia l'hai finito!

Ele ha detto...

anche a me vien da ridere se penso a come te la sei cavata con i cani!!ahahah...dai amo l'importante è che il malumore ti sia passato e che comunque sia l'hai finito!

albertozan ha detto...

Che bella avventura ci hai raccontato...grande Matty...e oltre alla mente ne beneficerà anche il fisico...!!!

Davide R. ha detto...

....non ho parole..e pensare che io n quei posti lì andavo ad allenarmi in bici...pensare che ci sei arrivato a piedi..mammamia..poi la zona del Baratz mi dà un senso di mistero è veramente bella!..hahah La Corte è proprio come dici tu..quando passavo mi sembrava un luogo deserto, rallentato dall'effetto dei vecchi seduti sulle porte..mi ricordo ancora un giorno in cui ho visto una signora che sarà stata almeno 2 ore sull'uscio con un ragazzo portatore di Handicap ..forse a prendere il sole della sera..io ero andato verso l'argentiera e poi al ritorno era ancora lì..mi ha fatto proprio una sensazione particolare, indescrivibile..

Anonimo ha detto...

Bel racconto, Math. Certo meglio del tuo allenamento... :-p Questo discorso lo fa a volte mio Papà, specie nei miei periodi di allenamento intensi, molto precisi su ritmi, recuperi e ripetute. Mi dice di fare qualche allenamento solo per il gusto di correre, su percorsi più rilassanti a contato con la natura. E non penso abbia tutti i torti. Conosco quelle sensazioni: gambe che non ne vogliono sapere di andare, scarsa cognizione del ritmo, con tratti troppo veloci, alternati ad altri decisamente troppo lenti; non ti invidio. Un buon sistema per trovare slancio è correre i lunghi in compagnia, ma è difficile trovare un compagno di pari valore; in genere succede che 1 si scanna e l'altro si allena male. Io in tutta sincerità, al momento credo di non esserci tagliato per queste distanze.

Mathias ha detto...

grazie a tutti.. mic da ultimo inizio a rispondere a te. hai centrato il problema dei lunghi in compagnia. E' difficilissimo trovar chi va esattamente al tuo ritmo e quindi, per stare insieme si finisce per allenarsi male..a me è capitato più di una volta, scoppiare tremendamente perchè avevo tenuto un ritmo troppo veloce. Detto questo ho fatto distanza e salita, il prossimo lunghissimo sarà in piano e lo affronterò come una grande simulazione..un paio di km di riscaldamento, poi via al ritmo parigino. Del resto non mi preoccupo ancora, se son stato in grado di correre per una 30na di km a 5'30/40..perchè non devo esser in grado di arrivar a 35(per ora)?

@daniele te che ridi tanto..la prima volta che vieni ti porto a trovar le bestiole :-)

@califfo: non so se si dica anche qua, da paura non credo..ma io ho radici in tutta italia :-)

@ele: passato il malumore amo :-)

@fabio: eran veramente piccoli i cani, ero infastidito più che spaventato..i battiti ci fosse stato un cane grosso penso sarebbero saliti prossimi ai 200!!

paolo72 ha detto...

ciao mat, gran bel post, purtroppo la cosa brutta nelle nostre zone che i cani sono dappertutto e a volte ti viene l'angoscia di tornare indietro, ma la bellezza dei posti e la forza di proseguire è sempre tanta

insane ha detto...

Bellissimo racconto! La particolarità delle tue descrizioni fa rivivere la situazione...con meno fatica :D ..
35Km non son mai da buttare,quindi bravo!
Quando corro in solitario,i cani, sono anche per me un pensiero da non sottovalutare..