Pages

mercoledì 22 dicembre 2010

Atmosfera noir al Parco di Trenno: Rainman..anima vagabonda

Non so se definirlo medio progressivo..stasera, in coincidenza con una giornata uggiosa mi son regalato una sgroppata fantastica sotto l'acqua. Come non accadeva da un sacco di tempo (da ottobre) ho fatto 16.2km, in leggera e costante progressione (poi sarà media 5'15"). Avevo una voglia matta di correre e più correvo meno mi sentivo stanco. Il ritmo allegro ma non sostenuto, vagando tra la nebbiolina creata dall'acqua strana che veniva dal cielo (e se ne scendeva). Incerto, ho cambiato idea sul percorso da svolgere più volte. Mi son trovato a Quinto Romano, poi da lì sulla disgraziata (per lo smog) via Novara, poi eremita nel parco di Trenno che ho percorso in lungo e in largo. Qui l'atmosfera era quasi spettrale. Gli alberi spogli immersi nella penombra, o al più raggiunti dalla luce noir dei lampioni, vegliavano sopra i miei passi solitari. Mi teneva compagnia qualche altra ombra nera a scalpitare indomita, sempre rigorosamente o troppo veloce o troppo lenta. La cosa strana in questo mio errare è stata l'assenza di pensieri. Sembra assurdo, ma ero solo io e la mia corsa, con il piacere di portarmi in giro. Quando ho riattaccato la mente cosciente ho pensato che forse, dati i km trascorsi, era il caso di virare verso casa. Così ecco il ritorno coraggioso dal Parco delle Cave, questo si non illuminato e reso un pantano viscido e scivolosissimo (per qualche centinaia di metri ho letteralmente pattinato su quel che rimaneva della neve dei giorni scorsi). Infine il mio quartiere Baggio, ed un rammarico: essere già a casa. Zuppo, dopo 1h25. Lo so che non devo esagerare a sovraccaricarmi di chilometri, quando non li ho più nel motore, ma se avessi dato retta a questa fusione tra corpo, anima ed asfalto, oggi veramente avrei continuato a correre ad oltranza.
Sono le giornate così che vorrei regalare a tutti quelli che, guardando lo scintillio dei miei occhi allorquando si parla di questo sport, si domandano il perchè si possa cadere così a fondo in una passione. Ma come vi regalo un'emozione come questa che, se intuibile forse a chi pratica podismo come me, nella sua declinazione particolare è assolutamente personale. Non so che cosa potreste provare voi, ma vi invito a scoprire e ricercare le vostre sensazioni ed a seguirmi o incrociarmi, sui lunghi ed infiniti viali alberatati di questa Vita. Ch'io poi sia considerato un pazzo, un folgorato o fissato che si tira sotto gli acquazzoni, poco mi importa se vi avrò reso anime perse e vagabonde, scalpitanti e mai dome, come me.

venerdì 17 dicembre 2010

La pace è una corsa nel bianco


































La pace..guardate che corsa mi son concesso oggi con Lucky sulla ciclabile di Cusago in direzione Cisliano. La  neve caduta asciutta ha formato un soffice strato, assolutamente non scivoloso.. Correrci su è stata un'esperienza indimenticabile. Ancora mi mancava una sgambata così. Temperatura in macchina -3.5 alle 14 del pomeriggio, ma noi siamo temerari e non ci fermiamo davanti a niente. Il fisico si tempra e la mente si fa lieve..

mercoledì 15 dicembre 2010

Stupore.. Spiegatemi come funziono

Lo potrei chiamare stupore 2 questo post, perchè già molte settimane orsono evidenziavo la stranezze di questa mia condizione. Che io abbia oramai smesso di correre con la C maiuscola è evidente e me lo evidenziano impietosi i dati di riepilogo, settimanali e mensili. Addirittura solo 109 km nel mese di Novembre. Di questi direi il 70/80% percorsi con Ele a 6'30"/km. Ci sono molte settimane consecutive con chilometraggi inferiori ai 30 km. Infilo anche tre giorni consecutivi di non corsa. Si può dire che corro quando mi capita.
 Sconforto però nessuno.
Mi rimangono le rasoiate che di tanto in tanto ci piazzo a darmi gioia. Come la brace che arde sotto la cenere mi concedo delle mezz'ore, al più 10 km,  intensi. E le soddisfazioni si perpetuano.  Così poco fa ancora 5km veloci, senza guardare l'orologio a 4'43"/km, in un freddo molto intenso. O una decina di giorni fa un 4'54"/km sui 10 con Lucky sulla ciclabile di Cusago. Credo sia la strada giusta, per fare rientrare il qt nella norma, ma allo stesso tempo per mantenere la gamba buona.  Però non capisco come mai, qui lo stupore,ora che i miei km si stanno così contraendo, placando nei ritmi, che non c'è più una ripetuta da 10 mesi a questa parte, io sia lì lì per fare i miei primati (sui 10km ho un 4'45"/km a riferimento) se mi lasciassi veramente andare. Che rischio futuramente di arrivarci in souplesse, frenandomi e senza allenarmi? Sto ovviamente estremizzando, ma mi domando che senso ha tutto questo!?
Riconosco la bontà dell'allenamento e i risultati ottenuti gli anni scorsi. Lo riconosco a tal punto, che ora non capisco come possa migliorare senza di fatto svolgere alcun training (che nella mia logica trovo necessario), assumendo un betabloccante che di suo limita le prestazioni, semplicemente correndo così alla viva il parroco. Non ha senso.

lunedì 6 dicembre 2010

Un nuovo blogtrotters, il Tuq

Amici, volevo scrivere un post per promuovere tra i blogtrotters un nuovo amico. Qui nella fredda Milano, lui già scriveva da tempo sul suo blog. E' il Tuq, alias Dario. Caso strano l'ho conosciuto non attraverso la corsa, ma per il tramite di una conoscenza d'infanzia (la sua ragazza) ritrovata dopo 16 anni su facebook.
Manco a farlo apposta mi son imbattuto in un ragazzo che, verso la passione per l'arte podistica, è un mio clone.
Non esitate ad inserirlo nel blogroll. Alla prima occasione mangereccia/corsaiola lo inviterò ad unirsi..per assaporare le nostre tavolate ove la portata principale sono i minuti al km. :-)
Segnalo il suo ultimo racconto sulla maratona di Firenze, dove ha siglato il suo primato 3h11..