Pages

giovedì 31 dicembre 2009

Decenni..Buon 2010

Era il titolo di una canzone di Minghi, mi torna alla mente ora che il tempo di una decade è volato via. Fa paura come scorre in fretta la lancetta degli anni.
Volevo far un bilancio di che cosa mi lascio alle spalle in questi dieci anni, di che cosa ho guadagnato, cosa perso, quali i valori, i ricordi..ma uscirebbe un pappone. Per una volta meno prolisso e più diretto.
Mi fiondo nella 30na con allegria e la speranza che un sassolino che ho nella scarpa se ne vada presto (che poi tra l'altro è legato alla mia passione e mi pone in stand by con il certificato medico in attesa di esami di controllo e approfondimento. Ogni anno capita. Spero si risolva tutto per il meglio, comunque son contento e mai sostituirei il sistema italiano con altri. Noi atleti abbiamo veramente una grande fortuna ad essere sempre seguiti e non c'è delusione per gare perse che tenga al confronto della maggior tutela che riceviamo in salute.)
BUON 2010 RAGAZZIII

lunedì 28 dicembre 2009

Ciclo Ugo training 2010. scheda 1 (week1) - Si riprende!!

Amici miei dopo tre settimane di scarico lontano da tabelle e ripetute, rieccomi tornato in strada a seguir uno schema. Un programma di rientro, per riprender il discorso da dove l'avevo lasciato. Donarmi un passo migliore e più svelto per sentir con ancora più pienezza l'efficienza della mia macchina e goderne del movimento e dei delicati equilibri che la sorreggono. Mi basta seguir questo mantra per instradarmi in allenamenti mirati. Essi per me son come dei pacchetti regalo da scartare. So già magari che c'è dentro, ma il gusto è aprirli.

Più che a voi che mi seguite per affetto, la traccia dettagliata della mia settimana podistica serve a me e a chi mi segue tecnico. Quindi ecco a voi:

Lunedi le variazioni di ritmo 40"-1'20" (x 40') che tiro ad assoluta sensazione a 3'58"/km e sui 7' i recuperi. Son tornato alle variazioni più brevi. Son in fondo quelle che già c'erano nella primissima scheda che ho seguito

Martedì: Le salite mi saltano. Pausa. Faccio qualche esercizio di potenziamento che inizio a riprendere, ma nulla di che.

Mercoledì degli 8x500 in salita (5% circa) in programma che volevo recuperare oggi, data l'ora tarda mi accontento di una che c'è vicino a casa di 440 metri e poco meno pendente. Insomma ripetute in salita di fortuna. Avevo già un raffronto a novembre, sull'identico percorso ed identica seduta. Là mi producevo a 5'09"/km, forse svogliato chi lo sà..qui però già è netto il cambio passo a 4'43"/km e non può essere tutto imputato al diverso piglio che avevo oggi.

Giovedì: 6x1000 (rec 1000)

Lo stamp incollato qui sopra parla per me. Parto benissimo, poi mi affloscio un pochetto. Credo che comunque devo riabituarmi alla tipologia di seduta, dal momento che è oltre un mesetto che non approcciavo una ripetuta. Mi fanno ben sperare però le sensazioni di fatica. Non è che si può dire mi ammazzi o arrivi allo spasimo. Segno un 4'21 circa di media totale

Venerdi: Doppia seduta venuta così. In programma c'era solo la bici la mattina. Un'oretta non di più nel quale mi son prodotto a cercare di ripetere le salite attorno a casa in fuori sella.
Qui sto avendo dei progressi mostruosi e spiace che a Milano non abbia la bici, a meno che non riesca a procurarmene una..
La sera poi quell'1h lenta da cui è scaturito il racconto della notte di Natale. Diciamo che ho recuperato i km di defaticamento che mi ero saltato un pò qua ed un pò là in questi giorni.

Sabato: riposo del guerriero

Domenica: 1h15 con partenza lentissima, poi progressione e ultimi 15' a manetta.
Eseguo fedele con partenza a 6'30 e piccoli incrementi di pochi "/km sin allo scoccare dell'ora, quando avevo acquisito un passo di 5'30". Poi mi produco in uno scatto alla Gebre dei poveri. Mi brucio un pò..dei 15' ne riesco a far solo 11' a 4'28". Cedo dilaniato. Ma segno il fatto però che prima che nelle gambe lo stop mi è arrivato nella testa. Mi son detto "mò basta" e di lì a pochi istanti mi son fermato!

Alla fine questa prima settimana si chiude con 60km ed ottime sensazioni. Considerato che di mezzo in blocco monolitico c'eran le feste mi ritengo più che soddisfatto!!
In pratica si riprende con 4 giorni di corsa, 1 di bici e due giorni di stacco (nei quali includo anche quello di potenziamento dove non è che fatichi più di tanto). Di mio, in questo primo week, ci ho aggiunto quella corsa digestiva natalizia.

sabato 26 dicembre 2009

Corsa al Chiar di Luna nella notte di Natale. La felicità che nasce dentro di noi senza imposizioni

Ci avevo già provato una volta con la lampada frontale, furono sensazioni strane. Ieri era superflua.
La luce della Luna in cielo rischiarava ogni cosa. Nelle more di un ozioso pomeriggio natalizio, la follia di una corsa primitiva si è impossessata di me e mi son gettato in strada. Impulsivo. Poca gente in giro, poche anime vaganti stanche da pranzi coatti. Una maglietta a mezza manica targata Running evolution (donatami dagli amici di Roma) a griffare una serata insolita, anche nella temperatura. Non c'era bisogno di altro, da non crederci.
Libero in quel momento, come sempre mi rende il movimento perpetuo delle mie gambe. Mi son portato al limitar delle luci della città, carico di un pranzo sostanzioso nonostante l'orologio scoccasse le 19. Di fronte a me una pista ciclabile grezza, che l'algheresità farà finir forse nel 2020. Comunque una sicurezza per affrontare l'oscurità meno scura che ci possa essere. Le luci di Alghero son sparite dietro di me e nel giro di pochi istanti mi son trovato a correre al chiar di Luna su di una strada deserta, quella che porta verso il Santuario di Valverde. 4 macchine in un'ora, largamente preannunciate dal rumore e dalle luci che mi vedevano in un balzo saltar sulla pista il tempo che mi sfilassero, rallentando in mia corrispondenza, alla visione di quello strano animale arancione. Preferivo infatti correr sull'asfalto anzichè sul cemento grezzo della ciclabile. Ed inebriarmi dei profumi della campagna circostante, più intensi mano a mano che il mio corpo si risvegliava dal torpore e, si anche a sfuggire ad ogni logica, che non porrebbe nel pensier comune una persona a correr al chiar di luna. Il fatto è che, una volta accertatomi di una corsa in sicurezza per me e per gli altri, me la sono proprio goduta, ma forse residuerà ancora qualcuno convinto che io sia folgorato. Ci provo quasi gusto nel pormi nel paradosso, per trovar poi una formula che mi assolva.
La prendo da lontano.
Ho visto un ragazzo piangere sulla costiera di Bosa durante la mattinata, appoggiato sul cofano della sua macchina. Un altro paio di persone con animo simile, tristemente passeggiare, più che perse piombate disperatamente nei loro pensieri. Il tutto nel giro di 2km. Questo ieri, a Natale. E mi è venuto da pensare di come questa festa, che dovrebbe portare serenità, invece, talvolta incendia gli animi e aumenta i contrasti. L'umanità si sforza di esser felice qualche volta all'anno, ma è difficile esserlo a comando e sintonizzarsi sull'intento comune.
Per certi versi quindi il Natale rischia talvolta di esser tra i giorni più tristi, perché c'è questa forzatura di felicità dall'alto. Non demonizzo una festa che è bella, voglio farmi solo cantore di ciò che scorgo attorno a me. Esco tutti i giorni, ma mai come ieri mi è capitato di veder quegli animi così tristi. Di persone forse che non hanno trovato un loro equilibrio o lo hanno perso per i motivi più disparati. Loro più che mai ieri sera mi sarei trascinato dietro, lungo la pista ciclabile nel chiaror di Luna, per insegnare il potere antideprimente che, per il tramite delle endorfine, induce la corsa. E' quasi una medicina e serve a lenir le sofferenze o i malumori (oltre che ad esser, come ieri, un efficacissimo mezzo digestivo :-P ).
La libertà di far una cosa che gli altri non fanno, correr di notte nella notte, mentre tutti son imbrigliati in festeggiamenti, è un gusto che non si può spiegare, ma va provato. Significa metaforicamente affermare il proprio diritto ad esser felici come e quando si vuole; equivale ad aver il potere di innestarsi una dose di buon umore a comando, ma il nostro comando però, non quello che ci impone la Società o la tradizione. La felicità artefatta che circola nell'aria o la pietas del potente di turno che in questo periodo va a mangiare alla caritas con i poveri, hanno il sapore di pietanze avariate. Indigeste e vanno smaltite.
Son per le cose genuine e spontanee, come lo è per me il correr di notte nella notte. La felicità è sotto i miei piedi, nell'ebrezza della sospensione e del sudore che mi borda la fronte. Felicità nel gesto, ma non solo per il gesto in sè, è una cassa di risonanza dei momenti più belli, che mi porto dentro, che mica son per forza legati ad un panettone. Son gli sguardi, le parole delle persone che mi vogliono bene, i momenti colorati vissuti in giorni anonimi per l'umanità, che riaffiorano alla memoria ad ogni falcata sotto la Luna.

venerdì 25 dicembre 2009

Buone feste...


Chiaramente fregato da un blog amico ( che poi mi dovete spiegare come le trovate le immagini) anche questo spazio ed il suo simpatico proprietario vi augurano
BUONE FESTE

mercoledì 23 dicembre 2009

Il cane politico

lunedì 21 dicembre 2009

Kitesurf lo sport di mio fratello: la felicità nelle pieghe del vento


Lo sport di mio fratello, tra cielo mare e follia. Il kitesurf è uno sballo da praticare, ma anche da vedere. Il pazzoide di famiglia è in acqua qui ad Alghero anche se fuori ci son zero gradi e fischia il vento. La cosa che mi fa sorridere è che se mi vede uscire a me, correndo con un minimo di condizioni climatiche avverse, si stupisce e dice "ma come fai".
Confesso che provo molta ammirazione per i suoi virtuosismi sulla tavola e che magari un giorno piacerebbe provare anche a me, anche se son conscio che la mia dimensione è quella terrena e che l'asfalto è molto più sicuro.
Un dubbio ve lo lascio su quale dei soggetti dei due filmati (sopra e sotto) sia il fratello.
In ogni caso se ne ricava il principio che in famiglia ci piace faticare, non siam per niente pantofolai. A volte cerco di capire l'origine del fuoco vivo. Saranno i geni di nonno chi lo sa. Se questa sia una predisposizione ereditaria ringrazio la genetica.
Più semplicemente, anche senza capirne l'origine, ne traiamo le piacevoli conseguenze. Il movimento è vita. In fondo è un modo per continuare ad alimentare i propri sogni. Ditemi quale altra cosa crea spensieratezza ed euforia, primordiale direi, come quella di praticare una propria passione, avverso poi magari il pensiero comune (che ci preferisce tumulati nei nostri appartamenti innanzi ad una tv).
Quando fischia la bufera mettete fuori il naso. Sulla via del mare, tra il fragore dei marosi e la salsedine in sospensione, scorgerete due figure, una per mare l'altra per terra. Siamo noi che, ognuno a suo modo, rincorriamo la felicità cercandola nelle pieghe del vento.

venerdì 18 dicembre 2009

Stagioni. Volo a Milano con Ele

Ci sono ci sono. Sol che per una settimana son stato distante dal Pc e dai vostri siti amici trotters. Or dunque, il raffreddor l'ho sconfitto. il calpestar mio è ripreso e scalda i motori verso la nuova tabella che Lunedì incomincerò con rinnovato entusiasmo (poi la condividerò. Piuttosto, devo pensare a come etichettar i nuovi allenamenti. Non posso fare scheda 15 scheda 20 ecc.. forse devo metter uno spartiacque tra il prima e dopo Firenze.)
Ma di corsa e altre facezie tornerò a parlar più avanti, qui invece amici annuncio vobis, per quelli che non lo sanno, che l'anno prossimo dal 8/10 gennaio circa sarò a Milano in zona Baggio, in compagnia della mia dolce metà(che belloo). Sarà un anno nordico, per me è un ritorno alle origini. Son lumbard e mi son sardizzato per ben 16 anni, quindi chi mi incontrasse non potrebbe capire..agli Aio allora affiancherò degli Alura e Pota per rimarcare la mescolanza. La Sardegna comunque è nel cuore e sto già ascoltando con nostalgia i canti sardi e sorseggiando birra ichnusa, mentre il mare, bastardo, qui fuori sulla costiera infrange sordo il suo "Ciao". Ed il pensiero mi si solleva al fatto che le strade della vita son ignote. Dove ci condurranno non lo so. Per non averne paura le affronterò correndo, grintoso come sempre.

venerdì 11 dicembre 2009

Garetta sul Monte Ortobene, mi porta male: al palo raffreddato


Una bella garetta l'altra settimana sul monte Ortobene. Fatta con la voglia di partecipare. Una cronoscalata di 9 km per 550 metri di dislivello. Clima di festa, bella e conciliante la location naturale. Il monte è situato nell'interno e sovrasta Nuoro. Si sale circondati dal bosco. Scenario da favola. Io conduco la gara non amazzandomi al ritmo di 6'/km, si da "defaticar" la maratona. Allungo un pò poi nel km finale per staccare un "avversario" di giornata. Mangiata e risate nel dopo con Paolo e gli amici Sebastiano e Pierpaolo. Bellissimo, vinco pure un premio di categoria quale 5° tm(non ce n'erano altri e mi aggiudico un telo da mare)..e .......i puntini di sospensione? Son a sospendere l'idilio di una settimana che dopo la maratona mi aveva visto percorrere 38km con la pienezza dei sensi. Belle corse dove "son in grado di spararti lì mezz'ora sotto i 5 come e quando voglio".
Lassù faceva un freddo becco (1000 metri slm). Unitamente poi alla sortita a Roma il giorno successivo, ecco che gli eventi son precipitati e mi trovo ora costretto qualche giorno al palo. Che giramento di scatolee.. Non poter correre mi rende una belva in gabbia. Devo evitar che l'intasamento scenda sui bronchi, allora si che mi farei un bel natale senza corsa.
Forse ora si che si prefigura una settimana sabbatica!!.
Il dopo è già lì.. in una tabella del mister, gettatami in pasto da .."iniziar quando voglio". Ci sarà da riprender il mio percorso di costruzione, quello di lungo corso che non si pone obiettivi. Un'idea comunque c'è. Non credo parteciperò ad una maratona primaverile, lo scrivevo al mister. Voglio dedicarmi per il lasso di una stagione alle distanze più corte. Lo rappresento anche qui, avrei la voglia di scender nei miei primati sui 5, 10 e..sin ai 21km.. per ora. Per poi tornar un giorno alla carica della signora 42 km più agguerrito che mai. Con un colpo di tosse roca chiudo qui la mia dichiarazione d'intenti :-P

sabato 5 dicembre 2009

100.000 visite e pensieri ancora sulla maratona

(per le considerazioni sull'Ugo training leggi in fondo al post il testo in rosso)

Meriterebbero post separati, ma la concomitanza degli accadimenti me li fanno condensare in un unico messaggio.
Sto bloggetto fa 100.000 visite..è un traguardo non da poco per due soli anni di esistenza. Più di 200.000 le pagine visitate. La giornata più calda l'ho raggiunta proprio da poco, Domenica scorsa con 549 contatti ed oltre 1000 pagine consultate, ma c'era la maratona a trainare la curiosità verso di me.
La cosa che mi stupisce, per rimaner in ambito regionale, è che dopo il sito fidalsardegna son lì a giocarmela con i blasonati siti dell'amatori nuoro e monte acuto marathon. Insomma son sul podio dei siti regionali a tematica runneresca consultati, questo grazie a tutti voi.

Maratona, penso ancora alla mia gara. Due metà praticamente identiche, nessun crollo degno di nota. I numeri dicono che mi son risparmiato e non ho dato quanto è nelle mie corde. Questa preparazione valeva almeno una decina di minuti in meno,. Però il bello è anche sperimentare. Ho accettato di buon grado la proposta del mister. Correr 30km in controllo per poi sferrare l'allungo. E' stato divertente, anche se forse avrei dovuto procedere meno a strattoni nell'ultima parte! Lo dicevo ad Ugo al telefono, quando ho cambiato passo non son stato costante, ma mi son trovato alternare tratti sotto ai 5'/km a tratti sopra nell'ambito di poche centinaia di metri. In pratica ho proceduto come un polpo e questo mi ha fatto sprecar forse un pò di energie, accusando l'eccessiva irruenza in quei km della paura (37-40).
Capitolo recupero post maratona.
Forse perchè mi son risparmiato non ho mai finito una gara in modo così fresco. Già nel pomeriggio di domenica mi son messo a far il turista ed in compagnia di Ele ho camminato almeno una decina di km, a cui ne son seguiti molti altri l'indomani. Come non avessi corso!! Anche il ritorno alla corsa Mercoledì è stato facile. Nessun acciacco postumo o fastidio. Io sarei pronto a ricaricare domani, ma per qualche giorno correrò a sensazione, come è giusto che sia.
Progetti, programmi e ambizioni..li riservo ad un altro post..

Considerazioni sul programma Ugo Training:
Scrivo postumo rispetto alla data di pubblicazione di questo scritto, perchè mi preme lasciare le riflessioni che a caldo nei giorni appena successivi,non ho saputo dare. Queste righe le leggeranno al 99 % i lettori indirizzati che vi capiteranno dal post di raccordo Ugo training. Dovevo tirare la summa di questi mesi e dare la mia impressione, aldilà di come come abbia interpretato io personalmente la gara (righe qui sopra e post sulla maratona ve ne hanno dato un'idea)
E' un programma che lascia il segno ragazzi. Son mutato nella struttura fisica e nello stile di corsa. Questo vale più di un risultato cronometrico.
Dapprima scettico, ho poi capito le ragioni di questo mutamento strutturale. Il merito è della "qualità frazionata" e spalmata nella settimana, che stimola e tiene vive le componenti neuro-muscolari, che da delle botte al metabolismo e lo fa andare ad altissimo regime.
Posso testimoniare che a parità di chilometri rispetto a periodi passati, quelli interpretati con il sistema di Ugo mi hanno fatto bruciare di più. Non son tecnico (nè medico, né atletico), ma cerco a mio parole di farmi capire. Nella corsa è anni che ci do dentro come un cavallo e di km ne ho fatti seguendo anche altre tabelle in modo metodico. Non ho però mai notato significative mutazioni nel mio aspetto, tante quante ne ho invece avute in questi mesi.
Mi ha drogato il sistema metabolico ed ora son un altoforno che brucia ogni cosa. Grazie alle fisse del suo allenamento: le variazioni di ritmo, le ripetute senza un minutaggio al chilometro da rispettare, in cui si cerca di dar il massimo in rapporto al numero delle prove ecc e tutte le particolarità che si possono trovare scrutando le tabelle.
Questa mutazione di base è la vera chiave vincente poi dei risultati cronometrici. Un corpo più reattivo, che tiene sempre sveglie le sue componenti va più forte. Nei programmi passati non ho mai trovato chi osasse così. Delle ripetute e delle sedute di qualità ho visto si ha sempre paura, te le forniscono centellinate, una volta/due max alla settimana, magari in una seduta corposa(talvolta sproporzionata, come certe sedute di Albanesi). Ugo no te la propone, seppur a piccole dosi, molto più frequentemente e questo per chi è abituato ai programmi dei classici allenatori può esser scambiato per "criminale".
Non c'è evoluzione senza innovazione. Questo credo valga anche per la nicchia dell'allenamento podistico.
Non voglio dire che sia il migliore allenatore del mondo o la migliore metodologia quella di cui vi faccio la summa. E' una via che si può perseguire, che consiglio a chi ha di mira una sua crescita organica prima che cronometrica ed accetta l'evoluzione prestativa come fisiologica conseguenza.
Poi certo tante strade posson portar allo stesso risultato. W il proliferare di allenatori ed idee. La poca offerta che offre la rete, nei suoi siti istituzionali dedicati al running, tende a renderci tutti uguali.
Questo mio tentativo divulgativo di un'esperienza vissuta( e che continuerò a praticare, Ugo ancora mi allenerà) spero che possa contribuire alla causa di chi cerca un allenamento diverso dal solito con il quale colorare le sue corse.

mercoledì 2 dicembre 2009

Emozioni al rintocco delle campane.Firenze Marathon, crolla il muro delle 4ore


(nota postuma: questa maratona è stata preparata e vissuta grazie all'Ugo Training cui rimando)
--
Firenze per me sei il rintocco solenne delle campane di S.Maria del Fiore.
Non me le levo dalla testa e so il perché.
Nelle infinite falcate della mia corsa sono i momenti esterni, fatti di suoni, impressioni, situazioni, volti amici, che marcano il panno del ricordo e fanno elevare certi passi sopra altri.
Eravamo al transito del 28°km circa. Quel contesto monumentale ha reso la mia corsa solenne e adrenalinica. Un'emozione devastante, che a stento son riuscito a trattenere e la cosa più bella è che l'ho vissuta con a fianco un amico, Fabio..che le vie di Internet mi hanno fatto conoscer perchè fu il primo che commentò quel video celebrativo di New York messo su Youtube.
Trovarsi, perdersi e poi ritrovarsi. E' il destino degli amici maratoneti, riproposizione in chiave sportiva di quello che spesso ci riserva la Vita.
E' accaduto più volte nel giorno di gloria sportiva Domenica 29 Novembre.
Vi porto così alla partenza di Piazzale Michelangelo sotto un cielo grigio. Diecimila anime alle prese con la propria battaglia che circolano di qua e di là.. Si parla e si scambiano battute, allungo un the ad Andrea Rigo, poi trovo altri amici blogtrotters, poi Fabio. I minuti passano, Firenze là sotto di noi è già bellissima di prima mattina e tra un pò sarà nostra. Non fa neanche poi così freddo. Che allegria, smorza quella tensione agonistica che lieve sale. Primo rintocco di campana. Cambia la scena. Mi ritrovo così per un momento in un bagno oscuro, uscito dal quale degli amici non c'era più traccia. Solo. Io e la mia passione, che è anche quella degli altri scalmati intorno. Le parole del Mister riecheggiano nella mente. Stai tranquillo per i primi 30km, poi vola. In fondo penso che così interpretata questa sia una maratona sperimentale. Son molto più tranquillo che in altre occasioni, ciononostante una minzione disperata in un angolo tra dei sacchi, poco prima del transito sotto la linea della partenza, mi richiama antichi difetti emotivi. Mi infilo infine tra la selva di gambe giù per la discesa, nel traffico. Il tappo umano è notevole, questa la prima insidia, poi quando gli spazi si fanno più larghi la seconda insidia è dipesa dalla voglia di lasciar troppo andar le gambe per recuperare quei secondi persi. Mi fotto così continuo a ripetermi Piano Piano. Vedo gente che salta le aiuole e fa acrobazie incredibili. Osservo tutto questo mentre le campane riecheggiano lontane e mi portano sul piano. Il primo ritrovo in corsa è poco dopo aver incontrato la pianura. E' l'amico Andrea, Insane, il piacentino (che mi accompagnò per molti km durante la mezza maratona in notturna a Roma) mi sfila e dopo qualche metro con me, va a rincorrer la sua performance. Io viaggio con il freno a mano tirato. I 5km a 5'42 son un pò sporcati dalla lenta discesa e dal minutino perso nel primo mille. Del resto Ugo me l'ha detto di non scostarmi dai 5'35/5'30". Goditi Firenze Math. E così faccio, ma qualcosa già al primo affaccio sull'Arno mi turba. E' la vescica che si sta nuovamente riempiendo e inizia a bussare. Ogni tre respiri il mio pensiero è lì. Cazzo devo fermarmi, ma magari resisto. Mi trascino dietro il pensiero per quasi 7 km. All'altezza del 14° non ce l'ho più fatta, prendo la decisione e mi paro dietro un albero in un interminabile minuto (tondo tondo). Nel frattempo se ne è andata una seconda cinquina a 5'36.. e la terza con pausa a 5'42. In sostanza ci sto dentro nei dettami del mister non fosse per gli inconvenienti avuti!
Tocco di campana. E' un'altra maratona, più godibile. La mia corsa ora è più sciolta e meno pensierosa. Forse per leggerezza(o perchè uscivo dal pit stop) salto il rifornimento del 15°, dove avrei voluto prender una bevanda energetica, ma viene di lì a pochi istanti in soccorso l'amico Fabio, che mi ritrova. Inizian una dozzina di km bellissimi in sua compagnia. L'amicizia in corsa non ha bisogno di parole, ma è fatta di presenze e di gesti. Un pezzo di banana, suo rifornimento personale, condiviso passerebbe nel silenzio se non lo narrassi. Rientra tra i momenti che ricorderò sicuramente. Il nutrimento zuccherino mi dà la carica per mantener l'andatura di crociera e traghettarci nei 6 km sin alla mezza a 5'32"/km. (mezza in 1h58'56").
Faccio il countdown. Dico a mezza voce, non so se Fabio l'ha capito che tra circa 8/9km io cambio passo. Son km transitori, passiam nella zona dello Stadio, poi ci riaffacciamo verso il centro. Ci son decisi di cambi di direzione che fanno un pò rallentare. Passo quasi accanto al mio Albergo vicino a Piazza San Marco che manco me ne accorgo. Sin ai 30 la mia maratona decreta un 5'37 nei 9 km parziali e nel totale sino a quel momento (30 km in 2h49'03"..accidendenti per quei 2'!!).
Ma tornano le campane e l'adrenalina di quel passaggio narrato all'inizio, prepotenti ed in primo piano. Le urla degli amici di Alghero, poi quelli di Roma ai bordi strada. Son stordito e la mia elettricità forse manda in cortocircuito il Forerunner. Il Garmin infatti si spegne un attimo. Lo riaccendo. Son tra il 29° ed il 30° quando accade ciò. Perdo dal primo piano l'andamento della mia gara. Indi resetto in movimento e riparto da lì a cronometrarmi. Approfitto del'inconveniente del gps per anticipar di un 500 metri la decisione. Del resto son troppo gasato dalla folla per trattenermi oltre. Fabio andiamo, voliamo, dai..
Tocco di campana. Ho cambiato passo e mi son librato a scriver una pagina della mia storia podistica. Penso che Fabio sia con me, ma i primi metri son abbondantemente sotto i 5. Mi giro e lo perdo di vista. Perdersi e ritrovarsi chissà dove ora..Grazie Fabio, lo ringrazio con il pensiero per avermi aiutato ed esser stato con me. Mi calmo un attimo, poi mi lascio ancora andare. Procedo a strattoni, senza comunque più guardare l'andatura nè niente. Sono figlio della sensazione e del vento entro nel parco delle Cascine che sono un uragano. Per 8km travolgo tutto. Ricevo una pacca sul culo da Ezio che vedo cammina(mi spiace, ancora devo saper che è successo ai miei amici dei blog), sfilo poi Giampy che da dietro mi urla che i palloncini delle 4h son là davanti e io mi ci avvento. Li voglio e devo prendere. I brevi rallentamenti in questi 8km son dati solo dai rifornimenti che vedono una ressa incredibile. Mi devo fermare qualche istante sia al 30° che al 35° per bere qualcosa. Il parziale dal sito tds mi darà 5'28 in questi 5km, ma sò che son sotto i 5'20 abbondantemente nei tratti corsi.
Il patatrac lo faccio al ristoro dei 35. Salto il rifornimento salino per la fretta e la troppa gente e non reintegro neanche in frutta. Mi accontento di mezzo bicchierino di acqua e non basta. Di lì a due km la pago. Attorno al 37°, che è quello evidenziato in azzurro nel tabellino qui sopra, sento il tocco di campane che decreta l'apertura della sofferenza. Si affacciano degli accenni di crampi. Ora ai polpacci, ora nell'interno coscia. Devo rallentare e stringere i denti. Finisce il parco e di nuovo l'Arno, Ponte Vecchio si avvicina. Entro in piazza della Signoria in "crisi mistica".In sostanza i 3 km sin al 40° son stati quelli della paura. Se il crampo arriva deciso qua zoppico sin al traguardo sussurro. A terra vedo podisti che son nelle condizioni in cui io non vorrei finire. Arrivo sin ai 6'09"/km, poi giunge a salvarmi l'ultimo rifornimento. E' fondamentale, prendo sali e the..è una botta di benessere. Poi gli amici supporter di Alghero, lì poco oltre, fanno il resto. Mi ristabilisco e riesco a correre bene. Le gambe son ancora fresche. Ora Firenze è un casino pazzesco. Io mulino felicità. Vedo l'ultimo palloncino delle 4h lì poco avanti che svolta, sento lo speaker. Piazza Santa Croce è dietro l'angolo, io son in lotta con uno dei miei sogni, questa volta non mi scappa. Svolto, tutto va al rallentatore. Sento una gioia immensa salire, perché guardo il tabellone e capisco. Un rumore sordo è il crollo del muro. Due braccia alzate al cielo di una bellissima Firenze, tra polvere e calcinacci, son le mie a prendersi un 3h58'27 con caparbietà. La storia narra che ho perso un caffè con il Gianca che mi ha dato oltre 35' (e son 2..mi sa che gli regalo una caffettiera!), ma scopro ora in email di aver un record in maratona identico al secondo niente popodimeno che con il mitico Fat e la cosa mi fa un piacere immenso. Fabio arriverà un paio di minuti dopo di me per chi ha avuto a cuore, dalle mie parole, le sorti della sua gara. Sarà record anche per lui.
Questa qui sotto è una tabella riepilogativa
Ai più non diranno niente, ma questi numeri celano delle emozioni. Le ho vissute ed ora son perdute e mischiate tra le tante dentro di me. Come gli amici maratoneti che da qualche parte li rincontrerò, così gli echi di questa giornata e le gesta ad essa connesse, ritorneranno prepotenti a galla al primo rintocco solenne di campana.

giovedì 26 novembre 2009

Risultati Maratona di Firenze in diretta: seguitemi con il live tacking.Pronto alla battaglia

Per seguirmi live Domenica tra le 9 e le 13 collegatevi al sito tds: qui (vi do la pagina diretta alla Firenze Marathon)
Nella pagina troverete il live tracking: cercatemi con il mio numero di pettorale, 6426, oppure nome e cognome (se non lo sapete nel profilo, c'è la mail che lo riporta). Dovreste in questo modo veder i miei passaggi ogni 5km. Se volete riportatemeli nel post o nel chattino..insomma tifate!!!
-
Una gara, una maratona, che gusto ha? Per me ha il sapore di vento salmastro provato su una spiaggia selvaggia, quello che ti scompiglia i capelli sulle note di

Una sfida podistica è anche un bellissimo viaggio dentro se stessi, giù nel profondo a toccar le corda della propria resistenza. E' piacevole allargare le braccia alla fatica.
Son faticatore per scelta, perchè sta Società ci vorrebbe tutti budini di fronte alla tv, ma io no..ho deciso di fuggire a gambe levate da questa logica. Son tignoso e quadrato, da una Vita, Domenica pronto alla battaglia.
ps: ci si sente mercoledì/giovedì prossimo qua sopra.

mercoledì 25 novembre 2009

La settimana prima della maratona: gambe gonfie e pesanti. Tutto normale..

Se non le avessi già provate piu volte queste sensazioni mi preoccuperei.
I segnali evidenti dello scarico del maratoneta si stanno manifestando su di me. Sento le gambe come imbolsite. Mi sento goffo nel muovermi. Se devo salire una rampa di scale in cima faccio quasi fatica.
Copio e incollo un pezzo di articolo che avevo postato sul mio vecchio blog.
UNA SETTIMANA AL VIA
Trappola 1
Gambe pesanti
Sintomi: Una sensazione di stanchezza e pesantezza concentrata nelle gambe, ma che si ripercuote su tutto il corpo, avvertita negli ultimi giorni prima del via.
Causa: «La rigenerazione dei tessuti delle gambe durante il periodo di scarico, associata al fatto che stai immagazzinando una maggiore quantità di carboidrati e acqua, ti farà sentire come dopo un pranzo sostanzioso », sostiene il dottor Smurawa. In altri termini, ti sentirai un lumacone.
Soluzione: Ricordati che non sei l’unico a trovare questa sensazione: «Il semplice fatto di sapere che è normale sentirsi così durante la fase di scarico può contribuire a risollevarti », afferma Robert Udewitz, psicologo sportivo e direttore del Behavior Therapy di New York. Prova anche qualche allungo (accelerazioni di 80-100 metri) dopo le tue corse rilassate. Gli allunghi possono tirarti via un po’ di ruggine, facendoti sentire fresco e pronto a correre, senza esagerare.
Insomma, dovrebbe esser tutto normale. E' un piacere stare ad ascoltare la reazione del proprio corpo al mutare delle sollecitazioni, è una macchina incredibile.
Domani lascerò l'ultimo messaggio con le indicazioni utili per seguirmi live durante la Maratona di Firenze, poi ci si rivede e risente a metà della prossima settimana amici miei.

lunedì 23 novembre 2009

Ciclo Ugo training (-2 week a Firenze): La fine del carico.

Lanciato verso lo scarico. Poco (10giorni) rispetto a quanto son abituato, ma a sto punto son veramente curioso. Le chiavi del mio motore son in mano al Mister..io eseguo ed osservo curioso.
I 62,5km della penultima settimana si fanno portanti dell'ultimo scampolo di km qualificanti.

Lunedì: dell'ora lenta mi faccio mezz'oretta. Ancora molto stanco dalla domenica.
Martedì: 10x400 (rec 1'30 in souplesse) + 10x200 (rec 1' in souplesse) a seguire
Li vado a fare sulla banchina del porto, dopo tempo. Li tiro sull'1'41" di media ciascuno. Sull'ultimo un fastidietto "immaginario"(sparito nel giro di una ripetuta) al retro coscia mi porta ai 10x200 molto cauto. Son allunghi, non 200, svolti tra i 45 ed i 47".
Mercoledì: 1h lenta a 5'28" in compagnia di mio fratello in lievissima progressione. Godibilissima.
Giovedì: La seduta monster, di fatto l'ultima della preparazione
15' risc + 5km (rec 6') + 4km (rec5') + 3km (rec 4') + 2km (rec 3') + 1km + 10' def
Già svolta qualche settimana fa, con la particolarità che c'è 1' in meno di recupero tra le frazioni!
Non riesco a svolgere questa seduta al massimo, la mente vola sempre alla frazione successiva e si preoccupa.
Di fatto i tempi son come quelli di un medio spinto o poco più. (avvertenza ai lettori, ora una selva di numeri, si passi oltre)
Il 5km lo piazzo a 4'53. Belle sensazioni. Mi ricordo a memoria i tempi della scorsa seduta (il primo step a 4'56). Meglio. Non può che andar meglio penso.
Invece non è proprio così. Il 4km a 4'55 già mi riporta seppur di un nonnulla indietro rispetto alla volta precedente (qui 4'54). Poi il calo si fa deciso. Il 3 km a 4'59 (la scorsa volta 4'56). Infine il crollo. Gli ultimi due step incapace di correr più veloce dei 5'15" seppur ci mettessi impegno (invece precedentemente 2km a 4'58 e 1km a 4'51). Defatico un'inezia. Chiudo a 20,5 km. (Ah i recuperi sui 7'/km)
Ma non è che fossi angosciato da tutto ciò. La contentezza di aver finito, non la seduta, ma l'intero training Firenze 2009 era elevatissima.
Venerdì: dell'ora lenta mezz'oretta. La cottura della seduta monster è ancora elevata. Primo giorno ufficiale di scarico vero
Sabato: riposo
Domenica: 15' riscaldamento poi 8 km in lenta progressione + 2km a calare
Esco presto alle 7 già corro. Fresco e riposato. I dolori, fastidi delle settimane passate, veri o presunti non esistono più. Apprezzo il lavoro svolto nei mesi in questa lenta progressione. Mi divido i cambi ritmo ogni 2km (da 5'42 a 5'20 a 5'12 a 4'52). All'8°km mollo e lentamente ritorno a casa. Uao.
Cosa mi attende ora?
Di fatto solo 3 corse. Una seduta di variazioni blandissima Lunedì. 40' lenti Mercoledì ed ancora una 50' Giovedì. Chiudo i rubinetti delle mie energie. Smetto di riversarli sulla strada sino a.. Domenica prossima, dove una belva girerà per le strade di Firenze.

giovedì 19 novembre 2009

A passi di danza..Grazie Nico

Le parole che non ti ho detto l'altra sera, nel vedere i tuoi occhi felici mentre i contorni di una situazione imbarazzante si dissolvevano attorno a noi, le tengo qui ancora sulle labbra.."mi sto divertendo". Ele in quella sala da ballo ieri sera ad un certo punto mi son trovato contento.
Cercando di violentar la mia ritrosia ad iniziative del genere eccomi precipitato in.. un corso di salsa cubana. Merito tuo?
Non proprio..ma di quel "piccolo" mio fratello che ci ha coinvolto nell'impensabile ed inimmaginabile.
I passi di danza l'altra Domenica nel salotto, che lui ci ha impartito con tanta cura, alla fine han vinto la ferma resistenza. "Siam tanti..nessuno vi guarda"
Appena arrivati l'istinto è stato quello di un gatto che si approssima all'acqua. Avviciniamoci piano al salone il pensiero! Che dire quando un'occhiata fugace all'interno della palestra ha mostrato i danzanti dell'ora precedente. Mostruosi nelle loro evoluzioni. Gulp!
Già pregustavo figure di merda di fronte a quegli specchi immensi.
Ci si presenta, piacere piacere ed in un men che non si dica ballerino al centro e noi dietro ad imitarlo.Prima fase: riscaldamento! Passi di qua passi di là. Io cerco di seguirlo alla meno peggio. Non ho tempo e ritmo. Gli altri vanno a destra ed io a sinistra.
Il ballerino con la coda dell'occhio mi vede arrancare e fa il gesto ad una sua assistente che mi si avvicina ed inizia ad impartirmi rudimenti. I primi 5 minuti son stati terribili in effetti. Se questo è riscaldamento chissà il resto.
Poi la musica si è stoppata e per fortuna c'è stata un pò di chiarezza. Il ballerino ha fatto i gruppi. Gli zeri assoluti, me ed Ele da un lato. I bravini di qua, voi di là.
I passi base, la cucaracha, i rudimenti del ballo. Si insomma un bravo ragazzo ci ha preso in disparte e ci ha fatto vedere quei pochi essenziali movimenti. Poi ci ha uniti ed è iniziato il momento più bello. Quello che ci ha portato sino al termine dell'ora in cui non è esistito altro che la mia Ele, nel mentre provavamo incessantemente quei due passetti. Lì, in quel momento la felicità. Indotta. Con la coda dell'occhio lo vedevo di chi era il merito di tutto questo. Sornione Nicola sorrideva nel vederci provare a ballare. Ecco se un giorno ci vedrete far queste evoluzioni il merito è di mio fratello e di quel suo ostinarsi ad infrangere le barriere della mia timidezza.
Se non diventeremo mai bravi? Chissenefrega.. A pensarci su molte volte quel che ci frena non son le nostre capacità, ma il giudizio che gli altri hanno di noi. Ci tarpiamo le ali, perchè influenzati dalle doti altrui, sottostimandoci e perciò non facendo, talvolta così recludendo la nostra forza interiore. Occorre farla esplodere. Essere cattivi e tenaci.
La società ci inculca dei modelli di comportamento, di essere, che non son reali. Ci mette in competizione sfrenata persino sulle stronzate!! Falsamente direi. Il ben comportarsi, il ben ballare, me lo stabilisce chi? Siamo unici ed irripetibili questa è la verità! Occorre fregarsene di sto mondo e di quel che pensa di noi. Invidie, rancori, paragoni sfumano e si dissolvono in frivoli passi di danza.. Balliamoci su :-)

martedì 17 novembre 2009

Ciclo Ugo training (scheda 6 week 5): Perdersi a Villa Pamhpilii. Considerazione sui parchi

Manca poco. Sento quella contentezza di aver fatto il grosso della preparazione. Ora la maratona a cui tanto dicevo di non pensarci si palesa lì di fronte a me. Sotto qualche considerazione, prima l'inframezzo velocissimo della settimana (l'ultima di scheda 6, devo aggiornare e metter in rilievo quel post)

Lunedì: Variazioni senza eccedere, anche se eran quelle 40"-1'20" (15) che solitamente si fanno più veloci (son rimasto sopra i 4'/km)
Martedi: 12x400 in pista(rec 1'30 souplesse). Mi sento bene, ma mi sento incapace di sprintare. Sto sugli 1'43" di media. Solo alla fine mi rendo conto che posso dare gas. Poca voglia di soffrire? Come è sta storia :-p
Mercoledì 1h lento a 5'37". Passo tra l'altro più volte vicino a degli sbandati in una stradina buia dietro Caragol, sino a che li intimorisco e scappano.
Giovedì: 5x2000 a 4'41 (battiti medi 165). (rec 1km sui 6'40-7'/km).
Questa corsa è molto divertente. Contemplativo sino alla metà, poi accelerazione nella seconda parte. Anche qui segno una leggera flessione rispetto a qualche settimana fa quando in spiccicata seduta feci 4'37"(168battiti), ma 4"/km è come fare le pulci ai passeri. Ci sto dentro.
Venerdì: Perdersi a Villa Pamphilii e sentirsi rinfacciare che non ero manco all'entrata. A Roma mi ricavo lo spazio per 1h lenta attraverso le vie Romane. Da Vittorio Emanuele al Colosseo, Vittoriano, lungo Tevere, Trastevere, su su per il Gianicolo attraverso la ripidissima via San Pancrazio e scale (in cima 240 pulsazioni!). Poi smarrito letteralmente nell'enorme parco. Non ne esco più e faccio ben 1h30' (15km)!.
Correre nel parco mi ha esaltato, mi rendo conto che qui ad Alghero, per quanto siano belli la location ed i percorsi non esiste un posto dedicato solo ai runners. Sulle strade siamo sempre un po' ospiti, a dispetto dei padroni automobilisti. Un parco invece, così grande poi, scatena la voglia di correre per sentieri e per prati. Gioia incontenibile.
Sabato: Pausa
Domenica: 2h a 5'40 un pò sofferte. C'è qualche buon tratto a 5'15/20, altri a 6'. Perchè? Perché è una giornata veramente calda (vicino ai 20°), ed io dimentico di ciò, mi infilo più per consuetudine stagionale che altro la maglia termica. Un calvario di sudore. Oltretutto per correre in compagnia dormo poco e questo mi ha fatto presentare non fresco alla corsa domenicale.

Considerazioni:85 km. 3 settimane consecutive che bisso questo chilometraggio. Dinanzi a me, ora che scrivo mi rimane un allenamento serio alla maratona (Giovedì con l'ultimo 54321). Il sapore di questa preparazione assume il gusto corposo di un buon vino rosso, da assaggiare e degustare in tutte le sue sfumature. Voglio ubriacarmi di sensazioni.

domenica 15 novembre 2009

Grazie Yogi!!..ancora echi di cena

Dopo lauto banchetto ecco"lauto ritratto". Tra le nostre fila abbiam un'artista! Grande Yogi. Questa vignetta è già storia.
Al Cantinone che l'abbiam un pò fatto diventar il covo di noi che corriam con le mandibole comunque non ho vinto io, si sappia.
Tra le tante, forse è sfuggita, ma volevo far vedere chi è l'inarrivabile competitor. Guardate la professionalità di Giampy nell'inforchettare. Ha uno sguardo quasi di pietà verso gli spaghetti.
si vabbè..son comunque indifendibile a fronte dei 3 etti di pasta più antipasti più gelato. :-P
Avrei voluto raccontarvi di come mi son perso a Villa Pamphili, ma lascio passar gli echi della cena.
Non avevo messo le foto, ne riporto una fra le molte, che potete trovare anche qui, Ezio ha il book più completo!
Ah merita menzione anche il fatto che ad un certo punto Giancarlo ci ha portato per caso in un vicolo strano..non si pensi male. Ecco se dovessi venire a Trastevere o dovessi eleggerci domicilio, lo farei qui sotto.
Blogtrotters..semo amici!!

sabato 14 novembre 2009

So' ragazzi..

Grande cena romana. Purtroppo son ancora senza foto. Scrivo solo per allineare il titolo a quello (che sarà..) degli altri :-P che poi è stato il leit motive della serata, nato senza neanche saper il perchè.. la tavola unisce senza confini..

mercoledì 11 novembre 2009

Ciclo Ugo training (Scheda 6 week4): Incasinato..

Son un pò incasinato in questo periodo. Mi sfugge il riepilogo della settimana passata e qualche risposta in email ad amici che mi cercano.
Giusto per imprimerlo nero su bianco. 85km conclusi con la cigliegiona del lungo. (forse è il mio record settimanale, quello mensile l'avevo ri-battuto ad ottobre con 312, ma non ci avevo fatto caso..solo l'altro giorno curiosando in sport track ho notato la cosa)

Lunedì: Variazioni sciolte 60"-60" sui 4'15"/km nei veloci.
Martedì: Cala il buio e le ripetute in salita 5% di 500 metri(8) mi riduco a farle su un tratto molto meno pendente, illuminato però dai lampioni. Diciamo 3%. Meglio che niente. Escono a 5'09"/km
Mercoledì: Poco tempo per correre. Corsettina risibile di 20' (a fronte dell'1h lenta) conclusa con qualche allungo (come diceva Giancarlo di fare nei casi di poco tempo a disposizione)
Giovedì: Uno strano 10x1000 rec 500. Non riesco ad andare più di 4'46"/km. I recuperi sui 7'/km. Mi manca l'esplosività di qualche mese fa, ma potrei continuare per molto tempo ancora
Venerdì: Prato sconnesso 40'. Che divertimento. Per render più pericoloso il tutto ho corso nella semi oscurità.
Domenica: Vi avevo promesso i filmati ma non li ho montati. Magari un post sullo stile con raffronto rispetto al passato è più azzeccato. Quasi 36 km e mezzo a 5'21"/km. Record assoluto nella mia storia podistica
Ancora una settimana e termina il carico, poi dieci giorni di relax prima di Firenze!

ps: Venerdì 13 cena romana con i blogtrotters. I romani che non lo sanno e capitano di qui vadano sul sito comune a leggere. :-P

domenica 8 novembre 2009

Lunghissimo con medio interposto, variante rispetto alla tradizione. Ho volato nel "lunghissimo fantasia"

Non potevo esimermi dal raccontare un lunghissimo così. Mi prudono le mani. Vi schiaffo subito la tabellina
Ho fatto anche i video, che magari metterò nel riassunto di lunedì o martedì, ora non ho molto tempo devo fuggire per una "chiacchierata giuridica" con un collega.. Ops.. ma ancora non vi ho detto.
Era l'unico Lungo della tabella Ughesca..ma che lungo ragazzi. Racchiude in se tutte le caratteristiche del suo allenamento. La struttura prevedeva 3h15 così suddivise 1h lenta + 1h 15' media + 1h in cui alternare 2km lenti a 300 metri di allungo.
Sulla carta spaventa un pò, mi spiego. Il medio interposto nel lunghissimo angoscia e mette in discussione tutte le proprie convinzioni sui lunghi. Ritmo costante dall'inizio alla fine, spesso agonizzante sul finire. Questo il mio passato. Quante in memoria di corse così. Il lunghissimo è resistenza al ritmo che ci si prefissa. Altra mia convinzione smontata.
Il lunghissimo che sperimento invece oggi non annoia di certo. C'è sempre qualcosa da fare ad ogni ora, ma lo racconterò strada facendo.
La giornata non è iniziata nel migliore dei modi. Un maestrale assassino spazza la riviera. Nubi rapide sfilano gonfie di pioggia. Io simulo tutto. Pasta la sera prima, prima sveglia alle 6 per colazione a base di fette biscottate con marmellata e frutta (circa 450 calorie). Poi di nuovo letto, infine in strada attorno alle 9, che sarà l'ora X di Firenze.
Parto incosciente, ma corro male..a grandi tratti vi dico che la prima ora passa con un fastidio alla gamba sinistra, non è dolore, ma un indolenzimento che percepisco a livello del tibiale(!?), come se appoggiassi caricando tutto il peso sulla sinistra ed usassi la destra solo come appoggio (che in parte è anche vero per via del mio problemino). Che fastidio..vento freddo e forte, non riesco a correr più di 5'38 e feedback negativi mi girano in testa, andiamo bene penso. E' un tormento correr così! Poi arrivo nelle campagne dietro l'aeroporto (i lunghissimi a Sa Segada son stupendi!..non c'è nessuno, strada larga una macchina e campi e filari a perdersi all'orizzonte). Il vento qui è meno minaccioso, ma quello che mi salva è lo scoccare della seconda parte dell'uscita. L'1h15 di medio mi fa esordire ad una nuova corsa, aumentando l'andatura e portandomi vicino ai 5 si dissolve piano piano la sensazione di disagio ed è un godimento, penso solo a mantener costante l'andatura, rilanciandola di tanto in tanto, di fatto però disattivo il pensiero dal lunghissimo. Sto solo correndo il mio medio. Mio padre, grande nel supportarmi ogni 4/5km mi allunga da bere (gatorade ed acqua). Intanto inizio a riflettere e a domandarmi "Perchè faccio meno fatica a correre il medio che il lento?". Da non medico elaboro tutta una mia teoria e mi dico "Forse correndo lento usavo in percentuale maggiore fibre lente e con quelle mi ci stavo affaticando! Correndo a questa nuova andatura invece ho spostato la percentuale di utilizzo su fibre diverse e più veloci, che son meno stanche delle prime". La sensazione è stata quella di attingere ad un diverso bacino energetico. In questi pensieri rapito è volata un'altra ora. Solo l'ultimo quarto d'ora del medio è stato più sentito. Vedevo prossimo lo scatto alla terza fase della corsa. La seconda ora ha visto due piovaschi brevi ma intensi cadutimi addosso, ma forte di un berretto calato fin quasi sugli occhi li ho ignorati.
Dicevo della terza fase, l'ora rimanente prevedeva un menu vario. Decretava il ritorno al lento, ma solo per tratti di 2km da inframmezzare con allunghi di 300 metri. Credetemi che mi hanno salvato! Come in passato il lascito del medio si è riversato nel lento con un'andatura "drogata".. Era lento, ma senza accorgermene virava ogni tanto verso il ritmo medio. I 300 metri eran "ripetute", le lanciavo con gioia sfidando le mie gambe. Un pensiero lontano mi diceva che forse potevo stare dalle parte dei 30. Ma non ci pensavo minimamente. Avevo le mie brave "ripetute da 300 con 2km di recupero da fare". Mi son ritrovato nel frattempo, non so come, al porto, là dove mio padre aveva parcheggiato la macchina per porre fine alla mia corsa. Dopo lungo peregrinare (ho visto anche Mary, Enzo e tanti altri amici) bè forse un'occhiatina al gps potevo anche darla. Il riepilogativo mi ha stordito..mancavan un paio di minuti allo stop! Certo stanco, ma la fatica non è mai stata severa. Quella mentale nella prima ora, quella fisica un pò nell'ultima mezz'ora, ma senza mai raggiungere picchi da crisi, anche perchè rilanciavo in continuazione la mia andatura rimbalzando il compito di sostenermi alternativamente ai due tipi di fibre (per quel pensiero che avevo maturato nelle campagne di Sa segada).
Ora certo mi si chiederà cosa sogno, cosa spero in maratona. Io dico che lascio fare alla strada..sò che a Firenze sarà dura e ci saranno credo su per giù fino ad un max di 5' in più da aggiungere ai tempi garmin per il solito discorso traffico di gente/zigzag. Però quando si fanno questi lunghi così, che volete..ci si sente leggeri e contenti. Ho imparato cose nuove, l'efficacia delle variazioni di ritmo anche in allenamenti così lunghi è un'alternativa al modo consueto di far i lunghissimi. Lo limitavo, nel mio modo di vedere, solo agli allenamenti brevi od entro un certo chilometraggio. Il lunghissimo non è quindi solo resistenza, ma fantasia..quella a cui mi sia concesso mi abbandono!! :-P
Ops il mio amico..scappoo

sabato 7 novembre 2009

Nella penombra della memoria..

Gli applausi, gli accordi di chitarra nella penombra dello scantinato riadattato a locale. Luci soffuse e cappa di fumo. Io con gli altri schiacciato nel piccolo spazio per assistere ad una esibizione live. Quando gli accordi provati si trasformarono nelle note, chiare e precise di Come as you are, un'onda emotiva mi travolse. Lo sapevo, nella sera di perduta memoria di non so quanti anni fa, che quel momento si sarebbe impresso indelebile dentro di me. Era una sera come tante, più di una decade è passata. Ma quella serata, quel contesto l'ho memorizzato ed ora mi ritorna prepotente ogni volta che ascolto quella canzone. Si fa carica di nostalgia, mi vengono anche i i lucciconi agli occhi, i volti di amici ora lontani, altri persi..conoscenze, tutto mi ricordo. E' tutto volato via. Gli anni spensierati ed in fondo un po' innocenti di quell'epoca adolescenziale si son persi nelle pieghe della memoria, ma le canzoni li cristallizzano e li rendono in un certo senso immortali. Ogni età ha le sue note che la narrano. Situazioni di vita e strade percorse si accompagnano a certe colonne sonore e solo a quelle. Mano a mano che cresco riesco a percepire con chiarezza quando un momento ritornerà a "perseguitarmi" negli anni. Ho percepito così la stessa sensazione quando percorrevo gli ultimi metri della mia prima maratona, sapendo che quello sarebbe stato un momento magico. Vorrei riuscire a diventar sempre più bravo ed ad attivar tutti i sensi di fronte alle onde emotive che talvolta mi colpiscono. Spesso infatti non ne sono consapevole e mi trovo a far i conti con dei dettagli sfumati, non percepiti. Voglio invece ricordarmi di ogni volto, ogni sorriso, prima che l'eterno mutare delle cose me ne faccia perdere i contorni di come era e come non sarà più. E poterlo così rivivere, nitido, in quei minuti in cui una canzone mi aiuti ad evocarlo dinanzi agli occhi!

mercoledì 4 novembre 2009

Antonio Berte Canto notturno di un pastore errante dell'Asia

Il mio amore per la pittura "notturna" mi ha portato a Googlare un attimo. Cercavo un Coccorante, che mi era piaciuto molto visto all'Accademia di Brera, invece mi son imbatutto in un autore morto da poco Antonio Bertè
Tra le opere questa ispirata al Canto notturno di un pastore errante dell'Asia" di Leopardi.

Quasi inquietante quanto affascinante questo dipinto.
Per una rivisitazione della poesia, al quale è ispirato il quadro, qui una interpretazione di Foà.

e dopo questo tutti fuori ad interrogar la Luna..

lunedì 2 novembre 2009

Ciclo Ugo training (scheda 6 week 3): 15km di ripetute..la seduta mostruosa

Quando riesci a finire una seduta del genere capisci che comunque andrà la maratona, il viaggio compiuto per conquistarla ti ha portato ad una evoluzione ed una costruzione impensabili.
Non l'avrei mai detto di riuscir a finir la seduta che vi descrivo sotto il Giovedì qualche tempo fà.
85km settimanali. Dopo la settimana blanda son tornato a pestare. Il fastidio alla gamba sinistra è tornato latente solo il martedì. Poi nulla.

Lunedì: 1h15 di lento. Divido l'uscita in due metà. Nella prima ho quasi difficoltà a star sui 5'32(andiam bene penso!), poi mi sciolgo e la seconda vado a 5'24 facendo fatica a trattenermi. (media finale 5'28 150 battiti)
Nessun fastidio.

Martedì 20x200 rec 1'30". C'è da dire che di solito le faccio sui 43" di media. Son totalmente irregolare. I 46" son frutto della casualità. In alcune arrivo vicino ai 50". Nelle ultime mi sposto vicino ai 40". La gamba da un pò di fastidio in spinta (nel punto solito) quindi credo di imputar ad ELLA la mia bizzaria nell'interpretar la seduta.

Mercoledì: faccio una 50' lenti (ma lenti proprio, corro in compagnia dei reduci della maratona veneziana (Pierpaolo e seba ) e viaggiam oltre i 6. Transitorio

Giovedì: 15' risc + 5km (7'rec) + 4km(6'rec) +3km(5'rec)+ 2km(4'rec)+1km+ 15'def
E' devastante già sotto il punto di vista mentale. Per correrla vi son arrivato dopo mesi di preparazione. Questo è uno degli allenamenti cardine di Ugo in funzione maratona. 15 km di ripetuta da sviluppare frammisti in prove da correr ad alta intensità, almeno con lo spirito, se poi non son riuscito a farlo nella pratica. Non ho mollato un centimetro e mi son immolato sulla strada. Ho creato dei punti di riferimento per l'ultima analoga prova che decreterà la fine della preparazione a -10 giorni dalla gara.
I tempi dicevo non son certo quelli dei best of sulle distanze da me corse, ma pensavo all'intera seduta, ero timoroso sul fatto di riuscire a finirla. Poi forse il Mathias di oggi deve smaltire ancora gli acciacchi. Così quando nei 5km mi son assestato sui 4'56"/km (media battiti 169) mi son detto che poteva andare. Comunque la fatica mi è venuta a trovar verso la fine. Ecco io credo che l'intensità della ripetuta sia giusta quando ad un certo punto, mentre sta terminando, non vedi l'ora sia finita!
Il successivo tratto di 4km son riuscito a correrlo più veloce. 4'54"(172 battiti). Stessa sensazione di volerla terminare a cinquecento metri dallo stop. (I recuperi nota a margine son stati tutti sui 7'/km. ). Qui cosa strana..eran già trascorsi 9km di ripetute e..mi sentivo arrivato. Esaltato per aver già "scollinato". Invece le successive prove son state ancor più dure. Nei 3km son ritornato indietro al ritmo della prima prova 4'56"/km ( 173 battiti) e nei 2km addirittura ho ceduto qualcosa ancora (4'58"/km 172 battiti). Ma senza sconforto. Mi son reso conto che nonostante la fatica del momento, che in ciascuna prova mi ha colto, stavo mettendo insieme un'uscita importante. L'ultimo mille così in 4'51 (171 battiti) mi ha visto quasi esultare. Ne traggo delle ottime indicazioni e son curioso a sto punto di raffrontarmi tra qualche settimana quando questa identica prova mi richiamerà in causa.

Venerdì: corsa a roma di 9km lenta(oltre i 6) con allunghi. Un pò sul lungotevere ora sopra ora sotto (ma ero in un punto dove c'eran solo san pietrini un massacro)

Sabato: pausa

Domenica 1h45' di cui 45' lento + 30' medio allegro + 30' lento
19, 6km totali a 5'22 di media. Son partito un pò addormentato e freddo. Mi son dovuto scaldare e così dopo un paio di km a 6' ho iniziato ad andar sotto i 5'30. (primi 45' però a 5'38!). Il passaggio al medio è stato svegliante. Splendida domenica mattina, in quella mezz'ora a 4'57 (165 battiti), l'ho colta tutta. E' un piacere viaggiare a questi ritmi, questa volta senza il disagio provato (andavo più o meno così) giovedì (ma ero preoccupato dall'uscita là). Avrei potuto continuar per molto. Poi il passaggio al lento di nuovo, sui 5'35 (sporcati ancora da un km di transizione lento nel centro storico. In realtà ero costante sotto i 5'30).

Che dire dopo cotanto parlar di ritmi ed uscite.. me stò a divertì.

giovedì 29 ottobre 2009

Plagio scritto. Arriva la smentita di runners world


E' arrivata la smentita di Runners world per il plagio di quel mio scritto. Si è chiuso il cerchio.

mercoledì 28 ottobre 2009

Mangiatore di panini del MacDonalds e molto altro: record di velocità


Chi lo vuole battere? Secondo me questi son record stupidi. Lo stesso tipo, se entrate nei video correlati su youtube, si cimenta con il record di banane mangiate in 2' e molte altre imprese.
Son per lo slow food, in questo più maratoneta che mai :-)

lunedì 26 ottobre 2009

Ciclo Ugo training (scheda 6 week 2): Fastidioli

Non mi riesco a godere questo periodo di ottobre come vorrei sotto il punto di vista podistico. Quel fastidiolo alla gamba sinistra che avevo un paio di settimane fà, causato dalla mia stoltezza per un uso non corretto di scarpe vecchie viene a trovarmi ancora ogni tanto. Lo localizzavo male oltretutto, come vi dirò ora.
Questa settimana è stata la settimana dello scarico forzato..son stato a Milano e di fatto per 3 giorni (poi diventeranno 4) non ho corso. Lo stop mi ha permesso da un lato di rifiatare, dall'altro di definire l'infiammazione che forse per l'averci sempre corso su non ho potuto mai percepire appieno (ero sempre caldo).
Non è sul ginocchio, sembra esser la parte bassa ed esterna del quadricipite, talvolta si irradia in posizione più centrale (comunque sempre quadricipite basso è!). E' un fastidio, una piccola fitta, che ho sentito in quei giorni di pausa quando ci poggiavo su il peso, quindi camminando in discesa e all'atto della salita e discesa delle scale in particolare. Mi ha creato più noia nella tre giorni lombarda che in corsa a dirla tutta!
Rientrato sabato, ho provato a correrci su. Dopo 1km siccome avevo una corsa molto azzoppata mi son subito fermato per paura e l'ho massivamente trattato con ghiaccio- caldo- ghiaccio, rimanendo a riposo completo. Quello che non ho fatto a Milano insomma (con Ele camminavamo una decina di km al dì per lo meno).
L'indomani, Domenica, cioè ieri, il fastidio da 100 era sceso a 15 ed ho potuto correre.
Come in passato la sensazione è stata di un indolenzimento i primi minuti di corsa, che poi è scomparso a muscolo caldo.
Credo che se avessi potuto osservare i giorni di pausa in riposo completo forse sta cosa si sarebbe dissolta del tutto. Alla maratona non manca molto però. Fermarmi ora per altri giorni sarebbe creare un buco troppo importante. Non è che non riesca ad allenarmi. Son veramente poche settimane alla fine del carico. Io continuo ad applicarci ghiaccio a scopo preventivo come ho fatto sabato e vediamo che succede..

Il brevissimo riepilogo di 3 giorni di corsa:

Lunedì: Variazioni 60"-60" Partito pigro, ma poi andato in progressione. Ne chiudo una per sfizio a 3 16 all'ultimo scatto.
Martedì: 15x400 (rec 2' in souplesse). In pista escono tutti molto regolari, tranne un primo pigro in 1'43". Tendenzialmente in tutti ho chiuso in progressione, dando gas nei 200 metri finali. Dividevo mentalmente la distanza in due, fino ai 200 non pensavo quasi di essere in ripetuta, poi iniziavo ad impegnarmi ed uscivo dalla curva in forcing dando quello che avevo. La media finale è stata di 1'40". (4'10"/km). E' la prima volta che ne sostengo 15.
Mercoledì- Giovedì-Venerdì: Riposo camminato nel viaggio in lombardia.
Sabato: 1km e poi stop precauzionale
Domenica: 20km all'interno dei quali 1h15' di medio. (la seduta era 15' risc + 1h15' medio + 15' def). Il medio non è uscito un granchè, a 5' 08", ma il cappello introduttivo del post è stato esauriente, poi ci metto anche il lascito di giorni di bagordi famigliari. Ero da due giorni in surpluss calorico e quindi la corsa mi è servita più per disintossicarmi che per fare un'ottima prestazione.

I km settimanali son stati 45,5. Mi son saltati in pratica una salita lunga veloce, una corsa su sterrato (quella che avrei voluto provar sabato) ed un giorno di esercizi di potenziamento.

sabato 24 ottobre 2009

Come bovini al pascolo


Le guardi di sfuggita per capire dove posano i loro occhi. Sante donna al nostro fianco, le nostre fidanzate. Spero ci capiscano sino in fondo.. così l'altra sera Eleonora (per me) e Barbara (perLucky), in compagnia di 4 scapestrati (ero con Lucky, Paolo ed Andrea a cena).
Io a volte ho come l'idea che loro donne ci portino al pascolo. Come i bovini sanno che abbiam bisogno di brucar erba..anche se il nostro alimento principe, di cui ci pasciamo ad ogni discussione, quando ci si ritrova tra altri scapestrati, non è fieno, ma è quella passione che ci accomuna..
Le parole di noi suddetti scapestrati hanno trasudato numeri, nomi, posti, ritmi ed ancora distanze, sogni. E' una giostra confusionaria sul quale molte volte son salito. Quando son a cena con amici podisti è sempre così.. smetto di cercar di capire la logica con il quale nascono i discorsi e li lascio fluire in un pantha run (mi si perdoni la citazione..pago i diritti d'autore)..
Dei commensali dell'altra sera l'unico che non conoscevo ancora direttamente era Andrea di Innoland. Ha uno sguardo quasi inquietante. Mi spiego, onde evitar fraintendimenti, gli brillano gli occhi di gioia ogni volta che pronuncia una sua impresa. Ama la fatica e se la va a cercare..ora domani è a Dublino per la maratona e subito in sequenza si farà Reggio Emilia mi diceva quasi a bassa voce. Con orgoglio ha tirato fuori il foglietto stampato con la cartina del percorso altimetrico dublinese e lo ha mostrato alla tavola. Flashback. Io ripenso all'amico Graziano dal Senegal, che qui ad Alghero tirava fuori una cartina gigante della Sardegna per farmi assistere al dipanarsi della sua lunga corsa sarda. Ne ricavo una regola, ogni podista forse che forse, anche se non lo ammette ha nel portafogli una cartina/tabellino di future competizioni?
Poi la scena, come si fosse a teatro, ha illuminato con il suo occhio di bue, la pista di Lucky. Fatica diversa, ma comunque fatica..le riflessioni e le battute che si salverà se arriverà sano a quella tabella del mezzofondo, che ora un pò si sta massacrando!. Paoletto lì vicino a lui, mio unico compagno di birra nella confessione di una settimana un pò così..che se lo si sò in Brasile. Poi mi si chiede di Ugo e delle mie tabelle, che si perdono tutti nella mia scrupolosità nel descriverle.. e bla bla bla pantha run.. prossimo appuntamento da qualche parte in italia o nel mondo


martedì 20 ottobre 2009

Tabelle allenamento corsa Ugo training. Schede di costruzione + specifiche maratona

Un post di raccordo, che serve a me per il futuro e a chi mi segue negli allenamenti per aver un'idea di insieme di che cosa ho fatto da quando son seguito da Ugo.
Che cosa è l'Ugo training?
E' un percorso personale, ricamato su di me da un amico medico, Ugo, con la passione della corsa, che spero però possa essere da spunto anche ad altri amici podisti.
Ugo è quasi un visionario, esponente di una metodologia di allenamento diversa, che rompe gli schemi. Pizzolato, una volta a tavola con lui, commentando una sua tabella disse bonariamente "chi è il criminaleche ha creato questo allenamento?"
Lo schema di allenamento del mio amico, che io riduttivamente ho legato alla maratona nei rimandi, mira alla crescita organica dell'individuo che vi si sottopone. L'obiettivo maratonesco è solo una parentesi credetemi!
Ho corso 6 schede (di 5 settimane cada una), ma ho iniziato ad essere allenato da lui senza avere un obiettivo. La finalità delle prime 4 schede era infatti la costruzione del motore, scevra da un traguardo. Più volte l'ho chiamato non-programma / potenziamento. (Vi sto sottoponendo tra l'altro l'amico blogtrotter Paolo). E' un lavoro di base indispensabile per far le fondamenta, in cui difettavo.
C'è la presenza del potenziamento e di sport alternativo (bici) a spezzare.
Il chilometraggio è rimasto contenuto (Anche se tutto dipende dalla cilidrata di chi lo interpreta. Molte sedute son a tempo e così se io in 1h10' di variazioni calpesto 12km ecco che Paolo, che viaggia sul filo dei 4'/km, me ne può fare 15 e più...). Proprio perchè son schede senza obiettivo potrebbero essere seguite o fonte da ispirazione a chi vuole crescere e migliorare senza necessariamente partecipare ad una 42km!!
-
Dalla 5° scheda si è voltato invece decisamente verso la maratona di Firenze, cui nel frattempo avevo deciso di iscrivermi. I km sono saliti ed al mio livello ne ho calpestati circa 80/settimana.
La nota di questa scheda, in naturale prosecuzione comunque con le altre, è che la maratona sta venendo costruita durante la settimana, con la seduta più importante il Giovedì. Al mio livello infatti non ci son lunghissimi. Ne ho fatto uno da 30(ma per sbaglio direi, ho corso 15' in più) ed in scheda 6 ne avrò solo un altro. Chiaro però che le 2h30' di corsa lenta, per dire, se interpretate da un altro più veloce, posson portar a sviluppare molti km (qui però l'amico Paolo non testerà..non ha intenzione di maratonare a breve. Si accontenta dei miglioramenti che sta avendo ora).
La scheda mi ha fatto caricare ancora, metabolizzando gli 80km settimanali.
Presente un lungo di circa 36km corso in maniera particolare: incastonato all'interno il medio interposto.
Le sedute del Giovedì son culminate nel loro punto di arrivo: la seduta 5 + 4 + +3 +2 +1.
Dal termine di questa scheda mancano due settimane alla maratona, di cui 10 giorni di scarico quasi totale.

Segnalazione articoli esplicativi delle tabelle
Non mi perdo in questo post di raccordo a spiegare l'interpretazione dei ritmi del programma o la dettagliata filosofia che ci sta dietro, ma segnalo alcuni post interessanti, perdonando previamente se ci sarà qualche ripetizione (nel momento in cui scrivevo non sapevo avrei dato organicità al tutto).

1- Il post in cui ho avuto modo di conoscere il programma ed in cui tra l'altro spiego alcuni esercizi di potenziamento, fondamentali da imparare nel corso delle settimane.
2- Il post in cui tiro un bilancio delle prime due schede e spiego la chiave di interpretazione dei ritmi di corsa, in questa metodologia allenamento. In pillole: Non c'è un ritmo specifico da rispettare, ma bisogna lasciar che sia il corpo a dirci qual'è il suo potenziale.
3- Il post, anche se temporalmente precedente rispetto al numero 2, in cui cerco di spiegare il dubbio sull'eccesso di qualità che di primo acchito permea le schede di Ugo.
4- Il post in cui tiro le somme delle prime 4 schede, il non-programma come l'ho chiamato, e rifletto su quale sia la ratio di fondo dello stesso: Correre con un passo migliore, per donarmi in futuro corse sempre più belle, anche quando poi il crono non migliorerà più.
5- Il post in cui racconto la mia Maratona di Firenze

Dopo Firenze tornerò ad un non-programma, non sò se identico o se terra in considerazione della mia evoluzione mutandone la struttura. Vi terrò aggiornati.

Nb. Inevitabilmente questo sarà un post in divenire cui darò una giusta collocazione nel blog. Rappresenterà diciamo il crocevia dove incollerò le schede ed i post riepilogativi delle stesse.

domenica 18 ottobre 2009

Ciclo Ugo training (scheda 6 week 1): nel primo freddo un giovedì esplosivo. Riflessioni sulla costipatezza da week end romano.

Entro in scheda 6, che mi porterà a meno due settimane da Firenze. (mi annoto che devo far fede alla promessa di condivider le prime 5 già calpestate e sviscerate, per dar una visione d'insieme)
Segnalo già nel titolo l'allenamento che mi è piaciuto di più. E' arrivato il primo freddo. ok sarà risibile per qualcuno la temperatura sarda..ma il corpo si abitua. Se abitaste qui percepireste così il gelo a 10°!
Ne beneficia l'arte podistica..correr intirizziti è molto meglio che accaldati..
Questa settimana, nonostante abbia saltato qualcosa, son atterrato a 75km. Il corpo si abitua anche a questi km settimanali. Mi son quasi facili

Lunedì: Variazioni 60"-60" (x40' + risc e def) sulla diga foranea. Il mare ruggie. Spruzza la sua rabbia mediante gli sfiati. Mi è celato, sta poco oltre. E' buio da un pezzo e corro rabbioso su quel cordolo di cemento sospeso. E' forte il sibilo del vento che si infila tra le vele. Alghero in una soffusa luce serale sta poco oltre. Svetta il campanile.
Ho trovato una insolita location al porto per fare i miei 60". E' da esaltazione correr illuminato dai faretti nella notte scura. Dirvi 4'06"/ km il tratto veloce e i recuperi oltre i 7 è poca cosa. Venite runners algheresi qui su questo lembo di porto in una di queste sere di forte vento e capirete che voglio dire.
Martedì: Salite da 500(5%). 8 ripetizioni. Gambe un pò imballate, ma vado avanti e indietro dalla salita del "canale dell'uomo morto", come un selvaggio, a 5' 15"/km. Regolarissimo senza picchi in basso o in alto.
Mercoledì: Era 1h lenta. Tiro fuori un'uscita incredibile e legnosissima. Non andavo più veloce di 6'30"/km. 8,2 km così a chiudere questa corsa che mi è piaciuta per la tranquillità.
Giovedì: 15'risc + 5x2000 (rec 1000) + 20' def
Una delle sedute più belle di ripetute a memoria. Acquisisco una solidità su certi ritmi che prima non avevo. Non ho avuto ancora picchi con abbassamenti di tempi clamorosi, son sensazioni mie difficilmente son trasmissibili. E' una lenta padronanza di un passo nuovo.
Tre righe di dato tecnico poi proseguo sotto:
Primo a media 4' 39 ; Secondo a media 4'37; Terzo a media 4'39; Quarto a media 4'38"; Quinto a media 4'34". (media totale 4'37. Battiti medi nelle ripetute 168). I recuperi da 1000 a media 6'20. Defaticamento di 20' impegnato a 5'17.
Son uscite tutte in progressione. Transitavo alla metà attorno ai 4'40 poi davo quel filo di gas per chiudere in accelerazione. L'ultima è stata la più forte. Avrei potuto proseguire ancora ne avessi avuto da fare un'altra. Esaltato dalla cinquina così mi son dato ad un defaticamento allegro conducendo i 20' finali a 5'17 (che includono un km di salita per arrivare a casa).
21.12 km a 5'24. L'anno scorso ci facevo tipo un primato sulla mezza.
Venerdì e Sabato: a Roma fa riposar le membra.. (per completezza venerdì avrei avuto un'oretta con allunghi di 80metri ogni km)
Domenica:.. e però c'è qualcosa che non và. La corsa dopo il week end romano è sempre bruttina. Son costipato e rattrappito. Parto per un paio d'ore di passo sveltino (3km) da alternare ad un km veloce. Faccio fatica a stare sui 5'20, negli sveltini, poi faccio fatica a stare attorno ai 5'30. Il km veloce..dopo un primo a 4'43 crollo e per stare sul filo dei 5 sudo come una bestia. Non mi diverto quando corro non apposto di intestino.

Devo pensare ad una strategia. Mangio male, tranci di pizza oleosa in quella due giorni, assenza di frutta e verdura, di cui son un grandissimo consumatore. Poi il viaggio in aereo mi scombussola.
Ora se non fosse che la maratona di Firenze la vado ad attaccare dopo il week end romano non me ne preoccuperei (non è infatti un allenamento andato a male che cancella una costruzione solida).
Forse dovrei portarmi le scarpe e correr il venerdì sera?! per fronteggiare le ore che debbo stare seduto nella poltroncina del teatro (si tratta in pratica dell'equivalente di tempo di due viaggi intercontinentali uno appresso all'altro)..o forse dovrei mangiar meglio ed andar a cercar gli alimenti di cui mi nutro solitamente

giovedì 15 ottobre 2009

Creare pulsanti(bottoni) per link nel blog. o sceglierli già fatti

Mi piace sempre indicizzare le discussioni che posson essere utili.
Ho cambiato, con dei bottoni, alcuni orrendi collegamenti a pagine di interesse (orrenda la forma del link, non la pagina di rimando!) qui affianco.
Volendo qualcosa di più carino mi son domandato "come posso mettere dei pulsanti nel blog?"
Ho googlato un attimino e ho trovato questo
- Clicca. Il sito che vi mostro offre una serie di bottoni già fatti.
Per comodità esplicativa ve ne copio uno

Non dovete far altro che copiare ed incollare il codice html e sostituire il link che trovate dopo "a href" (lì per prova) con la pagina che desiderate segnalare. Dove leggete "Testo di Prova" scriver il nome che volete far comparire sul vostro bottone.
Note:
- Il pulsante potrebbe sbordare un pò se il vostro template ha colonne strette. Giocate con l'html, è facile. Io ad esempio ho corretto il parametro larghezza (il primo "width" impostato a 200 e messo da me a 180).
- Volete un bordino al bottone? Mettete un numero diverso da 0 (preimpostato così nel codice che copiate) al parametro border ed ecco che il pulsante si incornicia.
- Potreste poi voler mettere in grassetto la scritta nel pulsante. Evidenziate il testo (quello che avete sostituito al "testo di prova") e cliccate su grassetto (se usate blogger la funzione grassetto la trovate nella finestrella in alto dove incollate il codice).

Se non vi piace ancora e volete creare il bottone del blog da voi ci son due strade:
- lo disegnate con photoshop(immagine gif) e lo caricate in internet su un sito tipo Imageshack
A questo punto dovreste copiare l'url dell'immagine caricata ed inserirla nel codice html del bottone che sopra vi ho segnalato. (Torniamo un attimo a quel codice e notate dopo la scritta background che c'è un collegamento al sito dove è ospitato il bottone. Ecco sostituitela con il vostro link)
- Potreste costruirvi altresì l'immagine del bottone con un servizio on line tipo Buttanotor. Qui una spiegazione in italiano molto dettagliata di questo sito.
Il concetto comunque è lo stesso, dopo aver creato la vostra immagine la dovete caricare in internet e incollare nel codice html come vi ho detto prima.

Ora non sò se ci sian altri servizi, se vi sono codici html migliori per bottoni di diverse dimensioni o forme (tonde?). Ho messo in piedi il post in cinque minuti. Comunque invito chiunque capiti qui (anche per caso) a segnalarmi in commento i siti o suggerimenti che posson essere utili, così tutti si va a vedere :-)

martedì 13 ottobre 2009

Blogtrotters una nuova stagione


Volevo portare all'attenzione dei miei lettori (quelli che non son blogtrotters), la bellissima ed innovativa veste del sito comune. Sarà l'autunno..ma questo sito, che è il collettore dei blog-runners in rete, sta vivendo di una nuova luce. Non è cambiato niente, ma è cambiato tutto.
Prima lo si snobbava un pò. Era come una macchinina con le gomme quadrate, sai che divertimento giocarci! Ora che Paolo (il trotter schiavizzato da Runnerblade) con le sue capacità informatiche ha fatto le ruote tonde ..ecco che tutti voglion contribuire. La macchinina sembra una fuoriserie.
Fioriscono le iniziative, come quella di una nuova maglietta con scritto nome e sito che verrà consegnata a Firenze (trotters sardi se la volete ve la vado a prendere io, segnatevi nel'apposito post), la geolocalizzazione di noi penne veloci, il nuovo logo disegnato da Marco Yogi ( qui alla destra l'ho sostituito al vecchio), il calendario con i blogpoint.
Poi, ulteriore novità, ma lo avrete già notato.. è comparsa una seconda chattina qui nel mio sito. Sotto la personale, in azzurrino ce n'è una comune a tutti i nostri blog. Una vera e propria bacheca trasversale. Lì dentro un messaggio può esser letto da tutti coloro che l'hanno installata.. (manco a dirlo sul sito comune trovate il codice per aggiungerla al vostro blog).
Insomma nella nostra nicchia come vedete facciamo quadrato :-)

ps: Sto notando ci son altre nicchie, dove gli appassionati si allacciano e si cercano tra di loro (mi son imbatutto nei blog di cucina ). E' bello perchè in questo modo si forniscono consigli utili e il navigatore si disperde meno, avendo la possibilità di avventurarsi in blog tematici.

lunedì 12 ottobre 2009

Ciclo Ugo training (Scheda 5 week5):la settimana del ginocchio

Ve ne avevo fatto accenno qualche giorno fa. Lunedì mi son infilato in un errore da principianti andando a far le variazioni con scarpe vecchie. Risultato? Il ginocchio mi ha tormentato tutta settimana. L'infiammazione alla parte esterna è sparita quasi subito, quello che è rimasto è la sensazione di averlo "insaccato". Ho corso quindi male, come se una gamba fosse a gomma bucata.
Non ho potuto far i miei ritmi. Ma son usciti tanti chilometri:83

Lunedi: Variazioni 60" 60"(x30') con parte veloce a 4'05 e lenta oltre i 7. Ho ridato quella velocità che richiedeva il mister, che serviva da richiamo. Nota, mi incasino con la prima, impostando male il gps(avevo messo ripetute da 1000)..sta di fatto non finiva, morale l'ho fatta di 90"!. Poi abortisco l'ultima. tot quasi 13km
Attacco all'uscita serale la prima nuotata in piscina (1700metri)

Martedì: c'era 12x400 (rec 1'30"). In mattinata effettuo un prelievo del sangue. A sera, nel primo giorno di ginocchio insaccato, esco sulla costiera sotto casa. Mi sento debole, penso che il prelievo mi abbia debilato (vengo poi smentito da mio fratello e da Ugo che mi dicon non è percepito un prelievo così). Sta di fatto che son un fantasma. Ne tiro 6, ma son tipo sull'1'50. Dopo 5,5 km sto già camminando e penso sia meglio rientrare. Ho fifa per il ginocchio. Ipocondriaco.

Mercoledì: l'ora lenta passa a 5'40. Fatico come stessi andando 20" meno. Colpa dell"insaccato"
La piscina a seguire però mi rilassa tantissimo (2km) e mi riappacifica con il mondo

Giovedì: risc + 5000+ rec 6' + 3000 + def
Era un'uscita serale tosta. Il gps decide di abbandonarmi (sto pensando ci sia un bug nel software, non mi si può spegner dopo mezz'ora, devo aggiornare il firmware) ai 3,5km dei 5 lanciati. Stavo andando a 4'50. Termino ad occhio. Conto a mente i 6' e mi butto nei 3000 circa. La sensazione era di andar più piano dei 5000.

Venerdì: 20' risc + salita lunga veloce. rientro lento. Scala Piccada me la conquisto senza guardare ritmi. Ho capito non ha senso sta settimana. Salgo a 6'/km. Faccio fondo letteralmente. Sto iniziando a pensar quanti km ho già fatto. L'insaccamento del ginocchio oggi, vuoi che corro in salita, si è ridotto della metà!

Sabato: pausa. Ne avevo proprio bisogno. Cerco di ridurre all'essenziale i movimenti corporei :-P

Domenica: Era il grande giorno de 1h lenta + 45' medi + 45' lenti (2h30).
Conscio della durezza dell'uscita allargo le maglie del recupero e decido di correre nel pomeriggio, concedendomi la mattinata di relax.
Son fresco e riposato quando esco. Il ginocchio sembra apposto. Il giorno e mezzo di quiete l'ha sistemato. Posso giocare quindi ad armi pari con il lungo. Ho voglia di mordere la strada, ma parto accorto, perchè l'ultimo lungo con partenza flash mi avevo visto crollare miseramente nel finale. La prima ora scorre correndo fino alla fine della strada vicinale di Carrabuffas (6km da casa) che si riallaccia alla statale che porta ad Olmedo. Passo per belle campagne. Una salitella da affrontare sia all'andata che al ritorno. Son sui 5'39/km quando bippo la fine della prima parte. Mi sembra di star iniziando a correre ora. Innesto infatti da lì il medio, in pieno centro abitato, di rientro. E' domenica pomeriggio e la gente torna dal mare, è un casino, arrivo sul lido che ci son file di macchine, gente che passeggia..io sta di fatto che sino a Fertilia riesco a star sui 5'09, non di meno. Devo spezzar ogni tanto l'andatura per evitar gente passeggiante, che vuol attraversar la strada ecc. Comunque è medio. Bevo dalla bottiglietta, son leggero oggi. Mi faccio supportar da mio padre per un paio di cambi volanti di acqua, così evito di portarmi lo zaino idrico. Entro nei 19km alla fine del medio e mi sembra incredibile quella sensazione di freschezza che ancora sento. Per la seconda volta mi ripeto inizio ora. Penso al singolo parziale, oramai per quanto son lontano da casa so che dovrò correr un quarto d'ora in più e che sforerò i 30. Ma non son pensieri negativi. Gli 11 km rimanenti son a sè stanti. Non fanno parte del giro lungo. Corro bene e senza fastidi. Queste sensazioni le stavo cercando tutta la settimana!. La media non è da fulmine di guerra, ma è un 5'38 senza patimenti nell'ultima ora. 30,24 km in 2h46' (media 5'28) con la possibilità di andare avanti ancora parecchio, data l'assenza di crisi. Credo sia primato sulla distanza, dovrei controllare. Sta di fatto che il mio lungo si è trasformato in lunghissimo

Conclusioni: 240 km in tre settimane (80-77-83). Senza lunghissimi sino a ieri sera (c'era un 26km !camminato nel finale! soltanto). Tra me e me rifletto che la maratona Ugo me la sta costruendo durante la settimana. (In passato sarò stucchevole, sarei già stato al 3° o 4° lunghissimo!). La paura di aver la crisi, dato che non faccio spesso lunghissime distanze, si dissolve quando mi ritrovo, come ieri sera, dopo 2h30 di corsa ancora a cercarla, ad aspettarmela. Dovrei fidarmi di più. Smantellare il muro delle proprie consolidate convinzioni è comunque operazione seppur lenta molto godibile.