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sabato 30 maggio 2009

X terra Nico ce l'ha fatta.Blogtrotters al mare


Mi veniva in mente quella canzone di sottofondo del film Mediterraneo di Salvatores, mentre correvamo là tra le lingue di sabbia di Biderosa. Persi in un paradiso alla portata..di runner. Fratello ce l'hai fatta..sei un finisher della tua prima mezza maratona e non una mezza normale, ma la Xterra italy(risultati saranno qui), un trail run concepito per ..far stancare.
Vederti correre e faticare al mio fianco, o meglio io a fianco tuo è stato bello. Hai bevuto più di un cammello, le bottigliette da mezzo litro ai rifornimenti si son sprecate, ne prendevi a manciate, me le facevi portare a me, ti sei ingozzato di banane, ma questo è un dato di colore. Il fatto è che la fatica è stata più lieve in quel contesto.
Siamo partiti accorti nelle intenzioni, cercando di seguire blogtrotter Ivo che faceva esordire un amico suo, lettore di questo  blog tra l'altro(se ci sei..batti un colpo :-)  ). Però l'andatura era troppo elevata per i nostri piani. Così li abbiamo lasciati sfilar via ed è iniziata la battaglia..
La novità di quest'anno è stato un mega salitone che inopinatamente è stato messo nel primo tratto di 5km che portava alle spiaggie. Zitti e incassiamo. Io esitavo ad andar avanti, con la paura di far un ritmo troppo veloce. Poi alla prima discesa..ecco che mi stacchi tu. Sarà la stazza o le lunghe gambe, ma allunghi scendendo come bisonte dalle montagne. Fortuna non fatico a riprenderti. Arriva la spiaggia, stiamo andando alla grande. Ecco però il primo imprevisto, è mio. Ho le scarpe bucate, vecchie di allenamenti si son riempite di sabbia e..azzo..in punta ho già un bel grumo. Qualcosa non va nella gara frattanto..alzo lo sguardo..vedo una frotta di decine di corridori che arrivano da dove non dovrebbero, son usciti dalla boscaglia e si son immessi nel tracciato che in quel momento stavamo percorrendo(sulla spiaggia di ritorno a Cala Ginepro). Incredibile, gente velocissima è ad un passo da noi che stiamo andando a 6'/km.. come mai?  Mi viene quasi da ridere per la comicità della scena. Scopriremo che veramente tantissime persone si son perse ed hanno fatto una deviazione, chi di un km quasi (Davidee.. ma quante volte ti sei perso quest'anno?..5 forse!), chi finanche di quasi 3(Paolettoo.. la prima volta). Gente arrabbiatissima abbandona, lamentandosi con l'organizzazione e per la segnaletica difettosa, chi invece la prende più serenamente, come si dovrebbe e continua la sua gara.
Noi indenni a ciò passiam ai 10km in poco più di 1h e ci rincuoriamo che manca solo un giro + un km bonus, la cui natura nascondo a mio fratello.
Fermi non proprio indenne per me è stato il primo giro. Poco prima del ponte tibetano mi tolgo l'impiccio di levarmi la sabbia dalla scarpa. Inciampo e rotolo per terra per il sentiero, la scarpa destra vola in alto finendo nei cespugli. Mi graffio un pò..ma posso dirlo di averlo fatto apposta. Eh si che la corsa tra una spiaggia e l'altra, sugli scogli aveva decretato percorso netto!!Sgrunnt!!
Il secondo giro è più sofferto. Nicola nelle salite deve camminare. Io gli corricchio avanti una ventina di metri, per non farlo adagiare su una definitiva passeggiata. Il passo quando corre è sempre quello, molto buono, i minuti fisiologici persi sul percorso son tutti per far passare quella momentanea crisi che lo prende nei punti difficili (un altro paio di camminatine in spiaggia), ma chissenefrega..la gara è finire, mica conta il tempo. Alla prima poi
Ecco arrivar il km bonus, che Nico pensa all'ombra. Invece triste è la verita. 1km di sassi..grossi, da saltare..mentr il campeggio si avvicina. E' stremato ma ce la fa e arriviamo a braccia alzate. 2h19 per una prova..estrema
E'stato anche una bellissima giornata coi blogtrotters. Per la prima volta tutti e 4 presenti. Purtroppo non siamo riusciti nella foto ad esserci tutti in contemporanea, per un gioco di sfortunate coincidenze. Propongo 2 foto..nella prima manca Paoletto, ma ci siam io Ivo e Davide
Nella seconda non c'è Ivo, che purtroppo non è riuscito a venire in spiaggia nel più bello degli epiloghi: blogtrotters al mare a mangiare un panino e a far il bagno.

Scrivo questo post mentre arrivano notizie incredibili dal passatore..sarà un'altra cosa da raccontare. Lasciamo arrivare i protagonisti al traguardo

venerdì 29 maggio 2009

Sfide..Tra Biderosa ed il Passatore

Caro fratello Nicola..domani verrai coinvolto nella tua prima gara agonistica(21km). Son quasi più emozionato io di te. Lo so che forse è solo una parentesi, comunque  ti presti curioso a veder come il tuo consaguineo si sfoga le domeniche ed è bella e simbolica questa tua vicinanza alla vorace mia passione. Sarà una sfida da vivere assieme, e perchè no poi sarà da raccontare quanto proveremo sulle strade..mi correggo tra i sentieri e le lingue di sabbia di Biderosa..i ponti tibetani ed i fiumiciattoli. Il tuo traguardo domani varrà più di qualunque primato personale.

Cara amica Mary..lo stesso giorno, domani, lanci l'attacco al tuo sogno. E' lunga la strada e quei 100 km che da Firenze ti porteranno a Faenza. Saranno un giorno ed una notte che ti rimarranno impressi sulla pelle. La notte del Passator cortese ora già la immagino nelle tue parole del post impresa..il mio orecchio incantato ad udire le tue avventure, mentre un retropensiero sfiora la mente..è una domanda della mia Ele, che ci ha sentito parlare l'altra sera "ma non vorrai anche tu far il Passatore?".No Amore..non è nei miei pensieri(ora)

Rimango sullo sfondo, lascio che ad essere protagonisti siano loro. Io narrerò o farò narrare le loro imprese..datemi una chitarra, ci vuol una musica d'accompagnamento.. Coraggio ragazzi!!

giovedì 28 maggio 2009

Mathias intervistato da runners world :-)


Hanno pubblicato la mia intervista(clicca sulla foto per allargare)..su Runners World di Giugno, nel contesto di un bellissimo servizio di SEI PAGINE dedicate al nostro mondo (non ci son solo io eh, ma tra gli altri anche Claudio trop runner e giampy). E' sicuramente un bellissimo riconoscimento..da questo mese forse qualche nuovo lettore, qualche nuova amicizia, nascerà. Consiglio a tutti di andarlo a leggere. Io per il momento rimango qua, insieme a voi, a narrar di una passione che spero possa fare ancora molte "vittime"..

lunedì 25 maggio 2009

Alguer sospiro nelle onde


L'Alguer..sospiro nelle onde. Di canzoni e feste perdute, di una Vita che è corsa spensierata sulle tue rive. Malinconico sguardo verso Capo Caccia a trovar un perchè..la tua bellezza uccide, a capir perchè c'è chi invece dentro il tuo splendore non trova consolazione e cade a piombo dentro se stesso. Un male oscuro ne avvolge l'animo, avanza come l'ombra nera della pineta si protende a sera verso il mare. Ed io mi affanno a comprendere come mai persone felici, un giorno d'improvviso si spengono e prima che il respiro sia negato, cadono nel pozzo senza fondo di uno stato d'animo, per loro, privo di ritorno. 
Alguer mia, io corro di rabbia oggi. Se potessi ridar colore, con la forza delle mie gambe, a chi soffre mi getterei  ancor più d'impeto nel vento, fino a straziarmi le carni. Altruismo e amore, se fossi capace li donerei così.  Veloce scivolerei sul filo di un tramonto, il tuo, ben sapendo che non è lì per decretare la fine. E' solo una fase.. prima di una nuova giornata di sole..

Ciclo Ugo training Scheda1 (Potenziamento).Week 5- Tra il Parco degli Acquedotti e il Vivaro.La flessione

Che cosa mi rimarrà di questi anni?
Sicuramente le giornate come quelle del passato  week end. Tra il parco degli acquedotti e il Vivaro. Tra Luciano ed Ugo. Non ho parole per ringraziarli. Mi hanno portato a correre in posti stupendi. Venerdì c'è stato l'antico acquedotto romano. Quale miglior teatro per le ripetute da 200 sotto gli occhi di un finto distratto Luciano. Che bello correre con lui. A proposito, è leggerissima la sua falcata. Seppur abbiam fatto una velocità ridicola, che a suo dire gli accentua i difetti, corre che sembra fluttuare. Questa l'impressione..
 Ugo invece domenica mi ha portato a far il "cinghiale" in un posto incredibile. 21km praticamente di intero sotto bosco, sui collinoni, per meglio dire nel folto della loro vegetazione che salgon sino ad un pianoro chiamato Vivaro. Un divertimento unico, con incluse corse nei prati. Mentre mi divertivo, mi hanno studiato e credo che..non ci sia niente di più piacevole di essere oggetto di considerazioni da parte loro. Perchè ho voglia di imparare. Sono umile e ascolto tutto quanto può entrar nel mio bagaglio cultural-sportivo. 
Che ridere se penso che sono persone che ho incrociato sul mio sentiero per caso. Chi l'avrebbe detto che internet avrebbe creato queste amicizie..rido a pensar al web che isola. Noi blog-runner per lo meno siamo schegge impazzite e tendiamo a socializzare come non mai, lo ripeto spesso. Emblematico poi che loro(Luciano e Ugo) siano commentatori di questo spazio. La presenza dei commentatori lo rende una cosa viva, che lo stacca dall'essere un semplice block notes di appunti e primati. 
Di fronte a tutto questo diveritmento del finesettimana scompare la flessione decisa di questa week. Il carico a cui son sottoposto doveva portare a questo calo. Ci sta. Ci si sarebbe stupiti non fosse arrivato.E' giunto alla 5° settimana.
Sono stanco e non allego i soliti schemi, che tanto le sedute me le ricordo a memoria.
Lunedì:
Variazioni di ritmo 40"/1'20 Con parte veloce a 3'44/km, ma crolli decisi di velocità in 4 occasioni oltre i 4'km. Recuperi tutti sopra i 7. Ed accorciamento del defaticamento. Uscita veramente "disgraziata".
Martedì:
Ripetute 6x500 in salita 6% (con recupero tornando alla base)
Anche qui fatica, tanta. Le ho fatte a media 5'05 (tre settimane fa fu meglio sul filo dei 5'). Mi spegnevo verso i 400 in preda all'acido lattico. Poca voglia di far velocità.. sia oggi che il giorno prima.
Mercoledi:
Lento 30' più potenziamento. Tutto bene..anche se per scoprir un sacco di cose che cannavo dovrò aspettare Venerdì.
Giovedì: Avete letto del record dei 5000 e del fatto sia maturato in progressione, con 3 soli km di sofferenza. Io credo che, anche se 23'24 sia il mio nuovo record,  sia stato un pò penalizzato dal carico. Posso valere qualcosa meno. E' un 5000 imbalsamato dal potenziamento. 
Venerdì 10x200(rec 1'30 lento)
Torniamo alla giornata con Luciano. Gli acquedotti son un luogo fantastico, ma lo sterrato sul quale mi son prodotto nelle ripetute era un pò sdrucciolevole. Slittavo quasi. Son usciti tempi moolto irregolari (44, 41, 39, 41, 44, 43, 45, 43, 45, 43). Poi il top, e qui mi riallaccio al richiamo del Mercoledì, è stata la visione di alcuni esercizi di potenziamento che Califfo mi ha mostrato in esecuzione. Mi ha corretto alcuni che praticavo in modo errato, fatto vedere altri.. Son scoordinato e con equilibrio precario, legato..ma piano piano voglio acquistar un pò più di efficienza in questo importantissimo settore. Intuisco che è da qui che devo passare giocoforza per migliorare il mio stile e, de relato, la mia corsa. Fondamentale per me veder qualcuno praticarli, dal momento che li ho visti solo sulle riviste. I prossimi Venerdì romani Luciano ha la carta bianca per far l'allenamento. In tabella c'è scritto solo "Califfo" ( i due si son messi d'accordo!!!)

Domenica: 21km al Vivaro (2h20 di corsa circa). Ci son stati dei piccoli strappetti ma veramente notevoli, oltre il 15% e poi corsa su sentierini al fresco della vegetazione che..mi hanno richiesto una ocncentrazione doppia. Correre su sterrato è mentalmente più impegnativo, ma è appagante il doppio. Lo spirito trail calerà anche su di me?

giovedì 21 maggio 2009

Sotto la saracinesca..record di 3" nei 5km

In scivolata..di forza. E' ancora record. Non posso relegarlo in un misero resoconto di finesettimana. Trova posto in una delle più belle corse che ho mai fatto questo 5km di stasera. Prorompe nel secondo post di giornata.  Una progressione cercata, una partenza accorta dopo il riscaldamento abbondante. L'ultimo fatto 5 settimane fa infatti mi aveva visto sbandare ad 1.5km dalla fine. Oggi no. Non doveva succedere. Il caldo delle 18 è pesante. Ancora 28° dice il mio termometro in macchina, mentrte parcheggio in una delle strade secondarie vicino all'Ospedale marino.
Mi trasporto dalle parti dei bastioni. Son già moderatamente sudato. Ma io vado. La mia corsa lanciata in direzione Fertilia inizia dribblando bambini obesi in sella a biciclette ciondolanti. Controllo mi aveva suggerito Ugo la sera prima e così mi tengo a freno. Corro facile, ma la tendenza ad aumentare ritmo è una brutta bestia da domare. 4'41 il km che mi fa abbandonare la pista ciclabile della passeggiata busquet e mi da in pasto al Lido. Frena cavolo, devi partire più in là. E' un bel correre. Non mi sembra neanche di star facendo un 5mila. Che arrivi in fondo senza soffrire? 4'46 il secondo split. Sbadiglio. Metaforicamente s'intende. Iniziamo a soffrire dai.. smetto di controllarmi e mi getto all'inseguimento di quel 23'27 di una sera d'autunno. Sfilo l'ospedale marino ed ecco Maria Pia, la pineta che bordeggia il mare da un lato e la strada dall'altro..là dove sono io che salto tra un dosso e l'altro della strada, creato dalle radici degli alberi che si protendono in ogni dove. Sono decisamente partito. 4'37, Il 3°..la rimonta è partita. Ora son  impegnato e subentra l'altra lotta, quella col mio cervello che mi dice "mò scoppi mò scoppi". La strada curva leggera a sinistra. Eccola Fertilia, un km lontana in linea d'aria. La pineta finisce e ora l'arenile lambisce la strada, diviso solo da una fila di palme. Lungo rettilineo dove un 4'34 al 4° mi proietta in orbita. Non riesco a contare chi sia più avanti, se il Mathias di Ottobre o quello odierno. Intuisco che è una lotta disperata agli ultimi secondi. La fatica che era stata messa da parte nei primi due km si risveglia prepotente ed ora mi fa sbuffare ed ansimoare Gli occhi sono socchiusi come quelli di un uomo mediorientale. Cerco di chiudermi in me e di non cedere. E' dura sento le forze mancare. Mi butto in metafora per farvi capire. Là in fondo una saracinesca inizia lentamente a scendere. Io son ancora lontano, è la mia unica via di fuga. Sono proteso verso di essa con ogni muscolo adesso. Se dovessi ascoltar le sensazioni della "macchina", mi butterei sulla soffice sabbia alla mia sinistra, ma..lo spiraglio si fa sempre più piccolo. Non  ho più tempo..Sento gli ultimi bip del garmin, mi dice che tutto sta per finire. E' il momento della verità,MI GETTO.. quasi in in scivolata sfilo sotto la saracinesca..son di là giusto per 3", 3 miseri secondi.. il tempo che si chiuda dietro di me. 23'24. Record in rimonta. Tutto va al rallenty, ora. Mi vedo, da che dimensione ora rivivo questo ricordo?Non lo so.. E' dolce e tutto ovattato..sono io quello che si siede esausto sulla sabbia ed esulta, non curante di sporcarsi. 
E' tremendamente bello..se è un sogno non svegliatemi

Domenica dove ci si allena?(Roma)

Un appello ai romani trotters che volessero unirsi alla corsa che vado a fare Domenica con Ugo(in bici povero, che deve studiarmi la corsa) e forse Califfo da qualche parte..  o è troppo complicato organizzare? Io domani parto, ma il post lo lascio..che magari poi salta fuori un dove e un quando...
Ps: se non venite vengo a farvi gli scherzi suonando ai campanelli :-)

lunedì 18 maggio 2009

Ciclo allenamento Ugo.Scheda 1(potenziamento).Week 4 Escalation criminale

Il cantiere è in pieno fervore. Muletti che vanno a destra e sinistra..operai che poggiano infila i bulloni e li lucidano. Così mi immagino dentro di me le trasformazioni in atto, come in quel caro vecchio cartone di "Esplorando il corpo umano".
"Questi 57 km dove li mettiamo?" Poggiali lì insieme agli altri, che dobbiam costruire una macchina da formula uno. Per adesso forse che forse guido un fiorino.
Aggiunta:
Prima di lasciarvi alla settimana, molto intensa, una riflessione: La mia corsa lenta sta diventando moolto più lenta. Cosa curiosa. Se prima mi riscaldavo a 6, ora quando inizio faccio fatica ad andare a 6'30, andrei anche più piano.  Una volta scaldato invece reggo ritmi che prima non avevo. In sostanza, sembra come se si sia allargata la forbice della velocità a mia disposizione.. Bo

Lunedì: Variazioni di ritmo 40" veloce- 1'20" lento.
In tre settimane, dacchè mi cimento nelle variazioni, sto notando una cosa veramente curiosa. Guardate che escalation, oserei dire criminale. I 40" veloci la 1°volta furono a 4'02"'/km, la  2° volta a 3'44"/km e stavolta.. a 3'33'/km. Con dentro una variazione a 3'16"/km!!..Ok 40" raga, ma 3'16"/km.. mi impressiona! Durante questa, incrocio uno che conosco di vista che mi dice "ma stai venendo inseguito da qualcuno?" Forse l'ho anche salutato non mi ricordo, talmente tanto ero concentrato. Verso la 10°variazione un momento di difficoltà con stoppaggio di qualche secondo del cronometro, poi ripresa sin alla fine senza problemi. 
Martedì: Salità veloce a Scala piccada (2,5 km 5% +pianoro 400metri + 2,3km 5/6%)
Lucky, Davide e Paolo..questa è per voi. Prometto che a Luglio arriverò in cima senza farvi aspettare un granchè. Non voglio mi accusiate di malanni da raffreddamento. 
I 5’12 della prima parte di salita son un record assoluto (3 settimane fa 5’31). Anche i 5’33 del secondo tratto son un mai fatto (3 settimane fa fu 5’52, in assoluto ho un 5’40 a luglio). I battiti,  si son abbassati, senza raggiunger le punte della volta precedente (179). Son arrivato in cima avendo ancora tanta forza da esprimere

Mercoledì:
Solito potenziamento, anche se non ne avevo tanto voglia

Giovedì: 10x400 (rec 2' in corsa)
Le ripetute da 400. Chesstoria!! I 400 ad 1'36,6 di media (4'01"/km). Le prime le prendevo di petto, quasi in apnea, poi iniziavo a faticare e..non mi divertivo. Così ho smesso di pensare al tempo concentrandomi sulla falcata, percepondola rotonda, regolare..alla fine non ho perso neanche tanto. Ho tirato fuori dei bei tempi in una giornata non al massimo. Nel mio database, a sera, ho visto un pò la storia dei miei 400. A parte che agli inizi del 2008 le facevo a cavallo dei 2', poi mi son spostato sull'1'45. Ed ora eccomi atterrato qui. 

Venerdì: Bici
1oretta facendo 6/7 salite da 800 metri, alternando metà salita in piedi, metà da seduto spingendo il rapportone duro per dare potenza. Stanchezza.. che si inizia ad accumulare
Sabato: Gara da post sotto con record nei 10km in 48'19
Non l'ho scritto, ma la mattina le mie gambe eran veramente stanche..anche a camminare. Le "sentivo", poi nel pomeriggio si son sciolte alla grande!
Domenica: Ozio

domenica 17 maggio 2009

Corrinuoro 2009 Il sogno è realizzato 400 metri dopo la linea















Risultati
Classifica Corrinuoro 2009:cliccate qui (info per chi arriva da google..se poi avete piacere di legger il mio racconto, sta sotto :-)
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I sogni più dolci non finiscono sulla linea del traguardo, ma 400 metri dopo. In una via solitaria, nell'urletto di gioia per un 48'19 (4'49"/km) che è.. una delizia di primato, da gustare e rivivere in ogni sua piega . Voglio partire dal fondo, da quello scatto che vola oltre il pallone della fine, vola alto a superare lo sguardo del giudice incredulo, che mi dice hai finito.. lo passo a velocità di gara, incrocio lo sguardo dell'amica Daniela di Alghero, che invece sa che cosa vado a fare e mi incita. Non mi avrebbe fermato nessuno, l'ho detto e l'ho fatto. Il record è qui con me e mi suggerisce le parole, qualcuno sorriderà se dico che sto diventando "forte". Non l'ho detto io lo dice lui..e mi dice che se non fosse stato per quella salita da 540 metri da far 4 volte sai che ne saltava fuori? Lo vedete mi stuzzica, non so se frenarmi o lasciarmi andare nelle più torbide proiezioni.
Forse è tutto dentro la mia testa e non son mai stato in grado di esprimerlo. Il mister mi sta indrizzando verso gli allenamenti giusti, ma c'è anche un grosso contributo sotto il punto di vista della motivazione. Uno smantellamento scientifico delle mie remore, dei freni miei, dei " Ma io no che non posso.." Io posso, graffiare, qui a Nuoro. E posso tenere questi ritmi, in mezzo alla bolgia insieme a tutti gli altri. Pronti via, il primo giro già vedo un panorama umano nuovo. Sembra di correre una gara diversa. Chi mi circonda son volti noti, ma non quei noti di qualche gara fa..gente che prima vedevo solo quando mangiavo il panino nel dopogara ora è qui con me a faticare. Per inteso la fatica è sempre uguale, anche se a 22"/km più veloce rispetto all'anno passato. L'emozione è minore, la gestisco meglio. Non so dirvi come si sia sviluppata la gara, perchè la velocità non la guardavo durante il giro. Sicuramente ho preceduto a strattoni. Il rettilineo, con falsopiano a salire, poi la leggera discesa, ancora un piccolo dosso che introduceva la discesa ripida e infine la salita da 540, prima della volata finale. Una giostra di 2400 metri, sul quale il rischio di scoppiare era reale. Ne ho visti parecchi fermi durante il mio peregrinare per le vie nuoresi.
Il mio leit motiv : sicuramente sin sotto la salita finale accumulavo un vantaggio che poi mi permettevo di sprecare sulla pendenza del Corso. Non posso darla, nel complesso(perchè c'èqualche punto più pendente e altro meno), guardando sporttracks a più del 4%, Il primo giro se ne è andato ad uno stratosferico 4'46(167 bmp). Sicuramente la salita l'ho mangiata sotto i 5'/km. Un bicchiere d'acqua per sciaquarmi la bocca e via col secondo giro. Perdevo per inciso già da subito contatto coi miei compagni di squadra. Massimo questa volta per un problema alla schiena rallenterà al 2° giro. Bruno il finanziere l'unico nel mirino, là lontano in lentissimo allontanamento (finirà 1' meno di me) a scoprire i suoi limiti, dopo che per tutto il viaggio in macchina l'avevo convinto di farla a tutta a mò di test (prepara la sua prima maratona, ma sottostimandosi di brutto secondo me) .
Il secondo giro è stato il più difficile. La paura di andar troppo forte ancora albergava in me, ma non lo sapevo ancora che ora dalla mia ho il rilancio. Si quello della mezza maratona scorsa. Se sto calando, posso allungare e riportarmi in assetto da guerra. L'ho dovuto sperimentare per rendermene conto. Nella seconda salita, condotta grosso modo come la prima, prendevo qualche atleta partito troppo forte poi.. il vuoto, in concomitanza con uno split a 4'50"/km(172bmp). Dal 3° giro raga, ma che è..nessuno ha corso più con me. E dove son finiti tutti. Ma come "si stava meglio quando si stava peggio". A questo ritmo non viaggia nessuno in Sardegna? Tutti più lenti o tutti più veloci?. Lo sguardo spazziava il rettilineo e niente, qualche cartaccia sollevata dal vento. Solo un signore lontano. Con gioia ho accolto l'arrivo dei leaders che mi hanno doppiato per involarsi verso il loro traguardo "Ciaoo.. vai che vincii" e frasi senza senso, rivolte a quelli che "corrono come fossero una muta di cani". Meno energia, ma tanta grinta..al culmine del 3° Corso.La dove finisce la pendenza, un'occhiata per un confermato calo di velocità l'ho data: 5'15'/km la risalita. 3° split a 4'53"/km (172 bmp). Una certezza, nei miei pensieri ansimanti..seppur accuso in salita, sto diventando più lesto negli altri tratti. Ho retto ed ora ultimo giro. Inizio a mulinare, so che devo metter tanti secondi da parte.. Corro bene, l'affanno sembra quasi sparito. Vado via decontratto, la mia ombra si allunga lungo la strada, disegnata da un tramonto nuorese. Chissà se sono io quello lì.. e mi rincorro come nello scritto dell'anno scorso pubblicatomi su RW. Salita mia salita. Ti regalo un 5'30'/km e che devo fare..son stanco, ma lo split mi proclama vincitore. (4'53 ancora, 172 bmp ancora). Giro di valore ancor più rilevante data l'ulteriore flessione sul corso. La gara di 9600 metri finisce Lì in 46'15(nel 2008 49'35). Mathias no, va avanti..a finire solitario la sua epica fatica. Ma come è andata a finire lo sapete..

Storia del record personale sui 10 km
Oggi: 48'19"
06.10.2008 49'15: as an american runner
28.09.2008: 50'11 (gara ufficiale Colonna)
27.06.2008: 51'02" record nell'afa più totale
31.01.2008: 51'39" solo due righe
1.12.2007: 51'45" record con cronaca in progress
27.02.2007: 52'52" Nuova scarpa nuovo primato (vecchio blog)
13.02.2007: 56'00" Record dopo un pò di ripetute (vecchio blog)
28.12.2006: 58'51" Test del moribondo (vecchio blog)

giovedì 14 maggio 2009

Annuncio gara.. Corrinuoro 2009: io tirerò dritto

Ebbene si, che si sappia..a me sta storia delle gare con gli sconti non mi piacciono :-P 9.6 Km sabato sera alle 19 alla Corrinuoro, ma stiamo scherzando? Se, e sollineo se, sarò in linea con il battere il mio primato dei 10 km, al traguardo non mi fermerò e tirerò avanti per un "defaticamento" che si concluda con il primato. Ora non credo sarà uno scherzo, quella salita di 540 metri nell'ambito di un giro da 2400, da ripeter 4 volte si farà sentire. Poi sarà anche problematico svincolarmi nel traffico del dopo traguardo. Che non mi si abbracci, che mi si faccia strada, ho lanciato la sfida ad un primato..lasciatemi arrivar in fondo alla via ad esultare solitario.. o alpiù accompagnatemi in questa pazzia.. 
Sarà la seconda gara che bisserò, avro i riferimenti dell'anno passato. L'anno scorso la gara era stata bella sotto il punto di vista culinario/pappatorio..non vedo l'ora

lunedì 11 maggio 2009

Ciclo allenamento Ugo.Scheda 1(potenziamento).Week 3 con pensiero su Vento nei capelli

E via anche la terza settimana. Oramai i chilometri non li conto più. Un tempo ero più attento alle statistiche settimanali dei km percorsi. Oggi invece mi trovo più a pensare ai km di qualità..alle singole frazioni. Così ad esempio se vado a far tre 2000 saranno 6 i km che la mia mente percepisce, mica i 15 che nel totale dell'allenamento avrò alla fine calpestato. Sarò il solo?

Lunedi era iniziato con le variazioni di ritmo da 40" alternate al 1'20 di recupero. Il grafico sotto per chi ama annoiarsi. Chi vive solo delle mie parole sappia che son uscite 15 frustate a media 3'44 (una la più veloce a 3'27, solo una sopra i 4) ed un recupero a media 6'34.
Finchè la gamba gira veloce lasciala andare..
Martedì 12 salite brevi da 80 metri al 12 %. (rec 1'15)
Via Carbia, la salita di casa mia non son andato neanche tanto lontano. La parte più dura mica è stato scattare in salita. (che poi per sbaglio ne ho fatta una in più..il tutto media 4'38), ma il recupero successivo. Niente non avevo voglia di farlo. Mi son dovuto violentare per quei fottuti venti minuti di defaticamento. :-)
Mercoledì Potenziamento
Nulla da segnalare se non un nuovo esercizio. Mimo una seduta su una sedia che non c’è spalle al muro. E’ durissimo e fa lavorare tutti i muscoli della coscia glutei compresi. Quando arrivi in posizione bisogna resistere..io riesco a farlo per pochi secondi. Sarà anche il fatto che è inserito nel contesto di tutti gli esercizi, già di per se affaticanti. Bello e devastante

Giovedi Ripetute 3 x2000
Una piccola storia da raccontare queste ripetute.
Le prime due identiche quasi al centesimo, in 9'04 (media 4'32). Che roba..e chi si sognava un passo così, 15"/20" meno delle migliori mai fatte (e non è che vado indietro di molto, poco prima di Parigi)
Uguali anche nello sviluppo..a ritmo decrescente. Nel senso che tra prima e seconda metà della ripetuta perdevo 6" (nella 1°) e 4"(nella 2°). Forse perchè partivo troppo forte.. La seconda ripetuta oltretutto mi vedeva in affanno dai 1700 con "voglia di chiuderla lì" (scoprirò poi che i battiti del cuore eran a 178, rispetto ai 171 della 1°)
La terza ripetuta è un discorso a sè. Ero già sul cotto..transitavo ai mille "lento" in 4'41. Poi è arrivato l'affanno a partire dai 1300..poi, nonostante stessi soffrendo ho iniziato disperatamente a recuperare facendo "negative split". Guardo l'orologio e mi dice 9'18 (media 4'39 secondo mille a 4'37..battiti ancora alti a 178). Fa caldo, molto caldo.
Venerdi e Sabato: niente perchè a Roma e mi è saltata la bicicletta!!! 
Domenica: Lungo lento in compagnia di "Vento nei capelli" Mary.. oggi ingabbiata in 5 ore di lento lentissimo in vista del Passatore. Passo di 6'20 senza potersi muovere da lì. Alghero- Capo Caccia e ritorno. Un'avventura che..ho condiviso per 21 km sulla strada del suo ritorno. Mi son fatto accompagnare là, lontano sino ad intercettarla e son passate più di 2ore chiacchierando in allegria. Mi sconcertava veder la sua assenza di crisi, la sua voglia di acellerare, che ogni tanto tenevo a freno ricordandole il passo che doveva tenere (eh già mica come i 52km con salite  dell'altro giorno che se li è andati a fare a 5'/km). Son contento di veder la sua incredibile evoluzione..di scoprire nei suoi numeri traguardi più ambiziosi (pensiero nato dalla selva di ripetute da 1000 tra 3'37 e 3'44 che mi ha raccontato) alla quale può puntare. Si spaventa se un giorno le dico che le 3h son alla sua portata(now 3h26). Lo rifiuta, quasi un timore di perder contatto con la parte ludica di questo sport. E' anche giusto che non ci pensi forse. Io credo che Vento nei capelli andrà lontano e qui oggi 12 maggio lo scrivo. Il resto lo dirà la strada..

domenica 10 maggio 2009

Una pizza con Luciano Er Califfo..un personaggio!

Alla fine la pizza col Califfo l'ho presa e direi che.. va raccontata. Perchè Luciano è una persona troppo simpatica. E' così come te lo immagini. Romano inamorato del Brasile, ma alla fine della serata mi faccio l'idea che gli piaccion più le brasiliane che il Brasile in sé. L'ho trovato lì fermo fuori dalla fermata del Colosseo, in anticipo più anticipo del mio..(che chi mi conosce sa che son di una puntualità talmente maniacale che..arrivo anche prima). Lo riconosco subito. I capelli un pò spuntati perchè "là costan du euro". Lui che mi confessa che son la prima persona che conosce su Internet ed io..bè è un già provato. Ci parliam da così tanto tempo che  il dialogo è subito naturale. Siete più di 30, eh si mi son messo a contarvi, oh voi amici che ho già conosciuto e che frequentate questo spazio. Come diceva già Califfo da qualche parte i discorsi variano impazziti, da un argomento all'altro. E' troppo forte la mia curiosità di saper la sua vita brasiliana. Mi racconta dell'innamoramento per questa terra e delle 7 fidanzate in 21 giorni di quegli inizi anni 90. I brasiliani son così, socievoli, aperti..al punto che poi ha deciso di andar a star tra loro. La sua casa è immersa in una via dalla festa perenne, ci son arrostite per strada e gente che si diverte, sterei a palla tutto il giorno (ho cercato di immaginarmi la scena), talvolta ecco che arrivano le sparatorie perchè la zona di San salvador dove sta lui non è delle più tranquille, ma da come le racconta sembra sia una normalità convivere con le bande di banditi che si sparacchiano tra loro. Risate e pallottole. Quasi un eccesso di socialità da quelle parti, causa per cui da un paio d'anni ha fatto la svolta che l'ha fatto virare deciso verso l'incontro con il nostro mondo blogger. Si è comprato e ricavato col pc un suo eremo per sfuggire alla "festa continua"(parole mie, ma è come mi immaginavo la scena). La corsa mica penserete sia l'unica cosa che gli piace, se ne intende di film pure..ed in giro sui forum scrive recensioni (lucià ricordami quel sito che frequentavi).
Si bè la corsa nelle nostre parole saltava fuori, inevitabile, perchè è una sua grandissima passione. Mi ha racconta dell'innamoramento per le gesta di un mezzofondista degli 800 alle Olimpiadi a Montreal..e di quando ancora ragazzino per cercare di imitar quella corsa faceva delle tirate allucinanti al parco. Pronti partenza via..senza risacaldamenti, senza alcuna cognizione in corse a 3'30. Eran corse istintive, mica inserite sotto l' egida di una programmazione, interrotte dall'estate, riprese quando gli pareva.  Pure corse in cui il giovane Luciano faceva crescere la propria passione per questo sport. Mi ha detto dell'incontro con il primo allenatore e della frequentazione di atleti di grandi livello alla pista delle terme di Caracalla. Parla di qua parla di là ne è saltato fuori il personaggio che tutti conosciamo. E' un cultore dell'allenamento, studia i programmi di chi si allena, forte e meno forte, li correla con le prestazioni e ne trae spunti. Archivia dati. Così oramai da 30 anni. Noi bloggers che corrono eravamo nel suo destino penso..avevamo solo da nascere e svilupparci per entrar in contatto con lui.
Ha un bel sorriso quest'uomo. Quegli infortuni che l'hanno azzoppato in giovinezza lui vorrebbe non li provasse nessuno. Per questo poi si lancia in accorati suggerimenti in chi vede rischia farsi male. Lui scrive come parla..molto diretto, solo che qui noto il limite di internet. Se una cosa schietta te la si dice in faccia, sotto forma di consiglio la si apprende senza problemi e ci si fa su anche una risata. Su internet invece la comunicazione è appiattita.. e penso alle volte in cui i suoi scritti hanno creato zizzania. Mi viene da ridere, anche io ai primordi mi ero forse incavolato con lui, quando mi diceva che non dovevo far solo maratone. Ora che lo conosco sono in grado di decriptare il suo atteggiamento al di là della tastiera, il suo bonario sorriso. E mi piacerebbe che tutti quelli che hanno avuto da battibeccare con lui potessero conoscerlo per rendersi conto di come sia gradevole come persona, da passarci insieme 4 ore che manco te ne accorgi. Vi risparmio il discorso sulle sette religiose che si stan diffondendo in Brasile e stanno distruggendo lo spirito espansivo dei brasiliani e delle canzoni di Chiesa cantate che i suoi vicini diffondono nell'aere tutto il giorno. Ancora delle corse alle 4.30 del mattino per sfuggire all'umidità e di tante altre amenità di cui abbiamo parlato (che son da censura).. rimane l'idea di aver passato una bella serata, che spero di replicare tutti insieme, con la compagnia di qualche altro amico blogtrotter.

giovedì 7 maggio 2009

Rapporto tra infortuni e carico degli allenamenti:qualche mumble sugli allenamenti che sto facendo

Domani sera forse ci scappa una pizza con Califfo dalle parti del Colosseo. Chiunque voglia venire mi/ci contatti.. Rimaniamo dalle parti delle linee metro perchè siamo esseri appiedati.

Carico-rottura. Lavori di qualità-Infortuni. Sono parole che ho letto sotto  e che noi che corriamo usiamo associare, vuoi come monito per esorcizzarne la verificazione(bravo Mic a ricordarmelo), vuoi per dimostrare l'idea che certi lavori siano invece  compatibili con una crescita organica armonica, al riparo dall'infortunio. 
Non voglio certo dare giudizi sulla metodologia di Ugo, che non son neanche due settimane e mezzo che mi segue, però do voce ad alcune sensazioni che provo. 
Sicuramente come allenatore si inserisce nel quadro di quelli che ti fanno sgobbare parecchio e che sfida certe concezioni.
Di primo acchito una sua scheda ti spiazza. Troppa qualità, assenza di ritmi..e che cavolo uno pensa.. muoio e mi faccio male!!
Di primo acchito. Poi però poi si approfondisce il tutto  e si scopre che in certe sedute la qualità è dosata in piccolissime percentuali. Esempio.. prendo la sessione delle variazioni di ritmo 40"/1'20", che lui ti dice di fare per mezz'ora, una di quelle che non manca mai nel menu che ti propina. Alla fine ne saltano fuori 70' di cui 60'di corsa lenta e di cui solo 10' di velocità, distribuiti in mini allunghi di 160/180 metri. Una cosa molto simile agli allunghi che Jeff Galloway già un sacco di anni fa proponeva nel suo libro completo della corsa(penso io). Piccoli shock come dice lui. Cui segue il recupero. Minime dosi di shock. 
Ora, è inutile star a scimiottare certi suoi concetti, ancora a me sconosciuti e che debbo approfondire(lo shock porta ad un risveglio del sistema neurologico bla bla..taglio :-) ), però qui voglio dire che in un contesto di corsa lenta, che lui infido ti infila ovunque (chi ha mai fatto 20' di defaticamento al termine degli allenamenti?) innesta piccole scariche, cui da ogni giorno un colore diverso. Talvolta sono gli allunghi, talvolta i brevi scatti in salita e così via. La qualità è si presente, ma diluita e differenziata. Per dire tra le salite del martedì e le ripetute del venerdì, mi son trovato due giorni di non corsa (potenziamento a corpo libero + bici). Forse in questo senso lui dice che ancora non sto caricando.. 
Il rapporto con l'infortunio dipende credo dall'irruenza con cui si interpreta tutto. Non so se mi farò male un giorno. Di certo credo che sia cosa da imputare al singolo atleta. Solo noi stessi possiamo conoscerci a fondo e sapere quanto possiamo calcare la mano. Questa è la parte più difficile. In questo momento non ho ritmi cui obbedire e quindi devo stare molto attento a non esagerare. Mi dice del resto che senso ha darti un ritmo, che magari per tutte le condizioni metereologico-psico fisiche(extra corsa incluse) io non son in grado di rispettare? (Qua c'è un pò di Speciani, Mente e Maratona, grazie Lucky per avermelo fatto avere :-) . La sensazione di fatica è quella del qui ed ora, è quella del particolare del momento in cui ti alleni. Solo tu la puoi percepire.

Certo io mi accosto al suo programma con un minimo di conoscenze e questo non so se sia un bene un male . Il margine di interpretazione che ho è ampio, anche se so che non deve finire nell'anarchia. Talvolta son lì ancora che mi domando sarà giusto il ritmo da tenere..oppure son  ancora in preda alla paura di andare troppo veloce e di non fare un lavoro qualificante.. o di stimolare meccanismi differenti (anaerobico piuttosto che aerobico). Insomma, a volte forse è meglio correre gnoranti. Chiudo qui questi pensieri estemporanei e..riprendo a correre.

martedì 5 maggio 2009

Ciclo allenamento Ugo.Scheda 1(potenziamento).Week 2- Fuori sella

Eh si..anche la settimana scorsa se n'è andata veramente alla grande. Iniziano a comparire delle cose nel programma che lo rendono vario. Una di queste: la bicicletta.
Ugo ha pensato per me di dare potenziamento mediante questo mezzo meccanico che è antica passione. Una preoccupazione però, mi chiedeva di trovar un percorso collinare e cercare di dare agilità alla pedalata, sforzandomi di pedalare in piedi nei tratti in salita. Volevo scriverglielo: guarda che io, per il minus alla gamba destra, nella mia storia passata NON SON MAI STATO IN GRADO DI PEDALARE IN PIEDI. Ma poi mi son censurato e ho lasciato arrivare il giorno. E' stata un emozione veramente grande..mi son scoperto in grado di fare una cosa che non credevo possibile. Ho affrontato la prima salita scettico. Provo ad alzarmi, tanto subito mi risiedo da buon "navarro"(l'appellativo che i miei amici mi davano per la tendenza a far tutti i giri in bici da seduto, salivo di potenza come il buon Indurain, navarro appunto). Non una, non due pedalate, ma parecchie decine di secondi..la gamba destra era in grado di sorreggere il gesto, certo un pò goffo, ma salivo di polpacci, per la prima volta nella vita ciclistica. Mi ha inondato un brivido a tutto corpo.. arrivavo al culmine di una salita, o finchè ero stanco e poi giù di nuovo per riprovarci ancora. Di sicuro se salgo di potenza vado più veloce, ma credo che la finalità dell'uscita fosse quella di tornar a casa con i polpacci stanchi e così è stato.
La gioia per questa cosa oscura un pò tutta la settimana, ed è capace di brillare quasi più del record sulla mezza.
Comunque altre che ho fatto, in ordine sono state

Lunedì: SALTATI causa nubifragio persitente i 50' di lento defaticante post gara domenicale. Mi son goduto una giornata di ozio
Martedì: 20' riscaldamento + 6 salite al 6% da 500 metri + 20' defaticamento.
Questa è stata una corsa veramente tosta. Le salite son difficili da affrontare, diventano terribili attorno ai 400 metri quando l'acido lattico inizia ad inondarti le gambe e il gesto tende a scadere. 
I primi metri del recupero sono ugualmente devastanti, il cuore in gola e tu, quasi ubriaco e barcollante cerchi di recuperare un passo accettabile per preparati alla successiva. Son uscite sul filo dei 5'/km qualcuno sorpa, qualcuna sotto. Peccato che da oggi il cardio ha deciso di smettere di funzionare(si vedono i battiti tutti farlocchi)
Giovedì: Bici, come da intro. Bellissimo cross training
Venerdì: riscaldamento 20' + 5ripetute da 1000 (recupero 1000 metri) + 10'defaticamento
Dopo due giorni, mercoledi e giovedì, tutto sommato tranquilli, dove ho potuto recuperare eccoci ad un'altra corsa tosta.
A farmi compagnia di mattina alle 7 Sebastiano e Pierpaolo, per i 1000 tirati senza alcun rispetto di ritmo, così.. come vengono. Che poi tanto è il corpo a regolare inconsciamente l'andatura calibrandola allo sforzo che durerà 5 tirate. E' buffa come cosa ed inizio a notarla. In passato avrei avuto timore di scoppiare, ora so che i miei muscoli sanno interpretare la corsa in rapporto a quel che c'è da fare. E che ho fatto. 5 1000 così non son mai usciti.
Son partito a 4'30 e son poi andato in progressione fino all'ultimo in 4'25. Gli amici, più veloci fuggivano in avanti e mi aiutavano ad avere un riferimento. Non troppo tempo fa sui 1000 viaggiavo 20" più lento. Certo sono però conscio che il recupero di 1000 tra uno e l'altro è ampio e questo mi ha permesso di esprimermi quasi "da nuovo" ad ogni ripetuta. Con recuperi più brevi forse valgo qualcosa in meno.

Sabato pomeriggio: gara, che avete letto nel post sotto
Domenica: ozio.. :-)
Chiudo con 56km una settimana veramente intensa sotto il punto di vista delle emozioni. Mi sto divertendo.

domenica 3 maggio 2009

Mezza maratona di Nurachi:Sotto il muro dell'1h50..accensione del motore di una macchina dalla cilindrata sconosciuta..


Risultati Classifica Mezza maratona di Nurachi(Pischeredda) 2009: cliccate qui e accedete al calendario Regionale fidal. Scegliete il mese di maggio e vedete alla data del 2 maggio. Al momento non le hanno ancora pubblicate (info per chi arriva da google..se poi avete piacere di legger il racconto, sta sotto :-) 
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La stanchezza di ieri sera ancora mi pervade, ma prima che si assorba voglio ricordare ai miei muscoli dolenti quello che son stato in grado di fare.. ho abbattuto un muro, podistico si intende. Scendere sotto l'1h50 in mezza maratona è un piccolo sogno e traguardo insperato. Certo che se lo racconti e provi a condividere la gioia del tuo 1h49'40(circa, aspetto il definitivo), non tutti lo percepiscono quanto sia un.. "risultatone". Una critica zuccherata nei confronti di quelli che..misurano il tuo valore parametrandosi alle loro performance. Incosapevoli "Dai la prossima volta andrà meglio". Pensiero con sorriso: "Forse è solo quando li superi che si rendono conto effettivamente che stai diventando più spedito.".
C'è anche chi sa gioire e condividere con te un percorso di sofferenza, come è stata la mezza maratona delle zanzare..ops Pischeredda. Provincia di Oristano, zona lacustre, lo stagno di Cabras. Un paesino Nurachi, lì a due passi dal bacino ed una mezza disegnata su due giri da 10,5km.. che escono dal paese, si infilano per viottoli di campagna, bordeggiano lo stagno e poi rientrano verso le case. Sterrati, quanti sterrati amici miei.. nel giro ne ho contati 7km (a scapito di solo 3,5 di asfalto). Piccole buche, ghiaia, a volte sabbiolina, niente di fortemente sconnesso, ma è una bella rogna correrci su una gara tirata.. e son sicuro l'andatura ne risente un pochetto.
Il primo che condivide con me la gioia di questa gara è Davide. Con questo blogtrotter è nata una bella amicizia, cosìcchè alla gara siamo andati insieme. Internet non divide, ma crea amicizie..che non rimangono virtuali. Questa è uno dei capisaldi del nostro movimento!
Cielo minaccioso. Il verde degli sconfinati campi fa da contrasto con un temporale che si forma in lontananza nell'interno. Arriverà? Qualche goccia di pioggia bagna un caldo pomeriggio..25° a quel momento. Fortuna che poi in gara non si è presentato e la copertura del cielo ha mitigato un pò la temperatura.
Poi mi ritrovo lì sulla linea di partenza, attorno alle 17:30  insieme all'altro personaggio che con me sa condividere le gioie della corsa. Massimo.. quello che alle ultime gare (Mezza di Siurgus, Sassari Osilo) è sempre stato al mio fianco a farmi compagnia. Qui è una gara condotta insieme, dall'inizio alla fine. Ha deciso di farmi da angelo custode, pace maker o come volete definirlo. Forse si diverte a sentirmi sbuffare, ad ascoltare le mie freddure, battute smozzicate tra una falcata e l'altra.
 E come si è sviluppata questa gara?
Da subito a ritmo forte..son partito decidendo di seguire la sensazione di fatica più che il ritmo del garmin ed ho fatto bene. Le strettissime curve a gomito, in paese e nei campi che portavano verso lo stagno, hanno fatto sballare paurosamente l'aggieggio che alla fine segnerà 500 metri di più.. Inutile guardarlo nel computo dei metri persorsi( per poi demoralizzarsi nei passaggi).. però si nei rettilenei, laddove non sbaglia, una sbirciatina al passo gliela davo e.. adrenalina pura: velocità sempre attorno ai 5'/km, con molte divagazioni in basso sino a 4'45/km. Per lunghi tratti riuscivo a tenere quest'andatura, saltando tra una buca e l'altra..e dentro impazzivo di gioia: ma che succede, sono ritmi da ripetuta sino a un paio di mesi fa.
Poi tornavo concentrato, perchè Massi aveva la tendenza a sfuggirmi avanti di una 30 di metri ogni tanto..però non lo faceva per abbandonarmi. Infatti poi rallentava o mi chiamava per sincerarsi delle mie condizioni. Ed io a lui" Eh.. Eh.." Monosillabi fiochi.. mentre lo sguardo si perdeva tra gli spazi immensi dei campi, per poi soffermarsi sullo stagno,  lì un passo alla nostra destra. Libertà assoluta e gioia di vivere e correre!.
I moscerini però ti riportavano alla realtà. Quanti negli occhi ed in bocca.. il mio compagno di avventura mi testimonierà che in faccia ero pieno! Poveri piccoli esseri,  morti nel frontale sudato e appiccicoso della mia faccia. Il primo giro si chiude lasciando alle spalle dei "drogati"(perchè sfalsati) parziali di garmin ( primi 5km a 5'00, secondi 5 a 5'04). So che vanno corretti all'insù..ma sarà operazione che farò alla fine. Per il momento rimangono lì, a testimoniarmi comunque un ritmo mai tenuto. Una particolarità: le gambe sono sempre in spinta e l'andatura la rilancio quando voglio.
L'inizio del secondo giro mi porta un altro compagno d'avventura..Enzo, il missile di Alghero, quello che preparerà Berlino sotto le 2h40 e che, ieri,dopo 10,5 km in 40', per un problemino d'indurimento alle gambe ha deciso di rallentare e di farci compagnia. Ora ne ho due, lui e Massimo al mio fianco. Vedere Enzo correre fa impressione. A quel ritmo per lui è poco più che una camminata. Mi chiama, inizia a cantare canzoni..ed io cerco di far parte della compagnia cantante. Contagiamo anche gli altri corridori, che al nostro arrivo si girano. Non passiamo inosservati noi algheresi."Anem, anem anant al camì de Valverd". Andiamo andiamo avanti sulla passeggiata di Valverde, nostro luogo caratteristico qui ad Alghero. Quando si soffre pensare a luoghi di casa aiuta. Ecco che ora è Massimo a ricordarmi che la distanza tra noi e l'arrivo è come quella che c'è "tra l'Istituto d'arte e San Giovanni". Sbuffo.. ma il cuore è sotto controllo. E' solo una sensazione ovvio, perchè oggi il cardio non lo indosso. Sono fresco e la percezione di rilancio del passo, che poche righe sopra ho marchiato in rosso è realtà anche dopo il 3° 5km (drogato garmin dice a 5'03). Sono euforico..vedo Nurachi riavvicinarsi, oramai lo sterrato è ininfluente, correrei a quel ritmo anche sopra le pietre.. La stanchezza arriva un pò nel 4° 5km (drogato garmin dice a 5'08), però manca un niente.. e che vogliamo fare, sederci qui ad un km e mezzo dalla fine? Accellero e  vado via a 5'02"/km, uno schiaffo alla crisetta. Entro in paese, curva, contro curva.. sguardi di amici. Il pallone dell'arrivo ed uno scatto a denti digrignati per un tempo che..non ci credo. Sono sotto il muro.. il papà di Davide mi mette in mano una coca cola, cammino..ringrazio i pace, lì al mio fianco.Sono ancora in trance. Sono la felicità a persona.
Lo sfalsamento tra il ritmo reale(5'11) e quello del drogato garmin(5'04) è pensiero che viene a freddo. E' di poco conto. Conservo dentro di me il pensiero più vivo e caldo: sto accendendo i motori di una macchina dalla cilindrata sconosciuta..

venerdì 1 maggio 2009

1 Maggio: un anno fa nascevano i blogtrotters

Vi rimando al post sul sito madre. 
Qui ho solo la voglia di ricordare a tutto il mondo la nascita del grande movimento che ci ha unito. Vivere la corsa tramite di voi ha dato tridimensionalità a questo che, altrimenti rischiava di essere un semplice diario di numeri e di impressioni. Mi dite sempre che scrivo belle cose, bè io vi dico una cosa.. molte volte siete voi ad ispirarmi. Il sapere che c'è qualcuno che mi legge mi spinge a scavare a fondo dentro di me, per estrapolare le sensazioni che provo. Molte volte poi la corsa è solo un pretesto per raccontare la vita che gira attorno..
Blogtrotters..We'll never run alone..