Credimi Mathias.. nemmeno gli allenamenti di Ugo riuscirebbero ad inquinare i miei pensieri e le mie emozioni.. sono strutturata bene..! E non solo fisicamente ;-) .... e tu sai benissimo tutto questo....
La mia avventura è iniziata circa tre mesi fa, quando, dopo alcuni anni di ripensamenti, decido di prendere seriamente in considerazione di affrontare il tanto temuto "Passatore"... la motivazione di questa mia ardua decisione, fa parte di un mio percorso personale; decisione, oltre a tutto, molto sentita e meditata. Ero consapevole che tutto questo avrebbe scatenato perplessità e stupore.
In effetti, viene da chiedersi: "Ma che senso ha correre 100 km?esporsi con la salute fisica e poi, per cosa?" Qualcuno ha anche insinuato che sarebbe stato un modo come un altro per stare in prima linea... Sorrido.
Tuttavia, condividere il mio pensiero con chi avesse potuto capire, era fondamentale per ricorrere, all’incoraggiamento esterno che potesse sostenere la mia consapevolezza della fatica, dei sacrifici e delle rinunce che la preparazione della gara, avrebbe comportato. Nell'ambito della corsa, conosco solo una persona capace veramente di guardare "oltre" avendo una spiccata sensibilità da rendere condivisibile qualsiasi emozione delle diverse situazioni della vita... Mathias Grandi. o meglio.. il GRANDE Mathias!
Mi parla di Ugo e della possibilità dell’essere allenata da lui considerando che all'attivo ha ben sei gare del Passatore. ...detto fatto.
Allenare una persona a distanza non è per niente facile e questo è stato il primo ostacolo.
Oltre a tempi, alla dinamica di corsa e a tutto ciò che serve per organizzare un programma a distanza e soprattutto, giusto e corrispondente alla mie caratteristiche fisiche , Ugo ha voluto capire se ero anche strutturata caratterialmente.. ossia... la domanda che si è posto prima di ogni altra cosa:c'è una testa per affrontare tutto ciò che comporta una preparazione di tale portata?!"
Ugo è una persona che lavora dalla mattina alla sera, e perdere tempo di certo non è il suo sport preferito... è la corsa, il suo sport preferito! Lui si è presentato come un tale "cattivo" ed io come una persona "tosta"... entrambi non ci siamo smentiti per nulla....!!! Credetemi... con Ugo anche per preparare una maratona ci vuole determinazione e tanta buona volontà.!! Vuoi risultati'? Non tralasciare niente dal programma e credi in quello che fai...
Lavoro sempre per tutto quello c'è da fare e non mi risparmio niente, anzi... capita spesso che faccio più del dovuto..! Non è facile organizzarsi con allenamento il lavoro, casa e famiglia, rinunciando, spesso, a del tempo tutto per me, e tra questo, anche la possibilità di fare qualche commento ai post dei vari blog (Mathias ci teneva tanto che facessi almeno questo...)
Dei miei mezzi sono sempre stata consapevole, ma è anche vero che non ho mai avuto delle vere e proprie ambizioni agonistiche, piuttosto ho sempre corso per il semplice piacere di farlo. Forse è vero, Ugo ha scardinato il mio modo di correre, sto scoprendo cose di me impensabile prima ..!!
Hai ragione Mathias.. la mia corsa è molto più godibile...
La mia prima maratona l'ho corsa a Roma quattro anni fa, mi è rimasta nel cuore.!!
Ma quella di quest’anno, l'ho vissuta da vera protagonista.. che emozione ragazzi...!!!!
Ugo ha contribuito molto a tutto questo, facendo in modo che questa gara la sentissi mia.
Mi ha sempre ripetuto che sarebbe stato il mio momento, sembrando quasi, più emozionato di me... tutto è stato enormemente bello.. dal ritiro del pettorale il sabato all'expo,dalla cena con tutti i blogtrotters... e poi la gara... L'ho corsa con il mio caro amico Stefano Benatti.Molti di voi lo conosceranno.. è il Patron della "Traslaval", l'affascinante gara a tappe sulle dolomiti... con noi alla partenza sarebbe dovuto esserci anche Ugo, ma in mezzo a quella calca ci siamo persi. Alla partenza ero stranamente troppo tranquilla, ma il fatto che mi ha meravigliato è che ho tenuto un passo costante a circa 4' 48 per oltre 28 km parlando e scherzando. Stefano che è un podista di quelli bravi (abbondantemente sotto le tre ore...)ed un precisissimo pecer di gara, mi diceva: "E' incredibile come sei migliorata dalla maratona di Firenze..!!!!" e continuava " Cara Mary sei bravissima!! ", io ero euforica.. padrona delle mie forze.. una sensazione incredibile..!! Mi sentivo spettatrice di me stessa, ed anche dopo il 35^ km, dove il percorso è notevolmente più ostico e dove c'è stato un evitabile rallentamento, ero tranquillissima, sapevo benissimo che anche i pochi secondi che avrei perso per tutto il resto della gara, non avrebbero compromesso il tempo che mi ero prefissata... insomma avevo tutto sotto controllo e mi ripetevo: "Sì, Mary questa è la tua gara!"
Ogni passo, le gambe e la lotta interiore contro la fatica immane, sapevo che mi avrebbero condotto verso la fine e che io avrei esultato trionfante!
Al traguardo d’arrivo l’orgoglio di aver sostenuto la gara con un tempo sorprendente, ha cancellato i sintomi postumi della fatica e il mio primo pensiero oltre a quello di abbracciare con gratitudine il meraviglioso Stefano Benatti, la cui professionalità ha fatto si che mi sostenesse psicologicamente, è andato al ritiro bagagli per raggiungere il cellulare e rendere partecipe i miei affetti più cari di questa grande emozione.
Mancava solo una persona con la quale condividere il mio trionfo e anche il suo: Ugo. Sapevo di ritrovarlo in seguito e di rendergli tanta soddisfazione.
E così è stato. Devo ringraziarlo in modo particolare perché in tutti i momenti, prima e dopo, in cui costantemente ha saputo infondermi fiducia e incitazione esaltando le mie potenzialità che gli hanno dato ragione in questo momento indimenticabile.
La soddisfazione e la gioia di quest’ avventura oltre a quella di aver disputato una splendida maratona, sono state la condivisione in seguito con i blogtrotters di questo evento.
I pranzi e le cene successive mi hanno fatto conoscere delle persone meravigliose,facendomi respirare in una atmosfera sportiva,il sapore dell’unione e della complicità di una vera squadra.
In particolare tengo a risaltare la conoscenza di Giampiero,la cui simpatica personalità scoperta anche in uno solo confronto su argomenti inerenti al mondo della corsa,ha messo in luce una profondità e sensibilità che hanno reso ancora più piacevoli i momenti trascorsi insieme.
Aggiungo che in una situazione di grandi emozioni che una maratona di Roma è capace di riservare, essere sostenuta da persone sbalorditive che si sono rivelate grandi conferme oltre la gara, hanno reso questo passo della mia vita davvero senza confronti e che forse, con le sole parole non è possibile descrivere il dono di tanta bellezza che solo il mio cuore può raccontare.